Oltre cento allenatori al Cus Milano per la conferenza del DT Colamonici
Oltre cento allenatori al Cus Milano per la conferenza del DT Colamonici

Sala gremita al CUS Milano per l’incontro di Antonio Colamonici con oltre un centinaio di tecnici delle società di Lombardia, arrivati da tutti gli angoli della regione. Già oltre 220 in tutta Italia, alla terza conferenza tecnica regionale dopo gli appuntamenti di Firenze, Torino e, appunto, Milano, in attesa domani di condividere modalità operative con gli allenatori di Veneto e Friuli Venezia Giulia a Lignano Sabbiadoro.

Dopo l’introduzione del Vicepresidente vicario FIC Fabrizio Quaglino, presente insieme al Consigliere rappresentante dei Tecnici Walter Bottega, e il saluto del Presidente del Comitato Lombardia, Leonardo Binda, il DT ha preso la parola introducendo i punti salienti del suo intervento.

Massima attenzione nei volti degli allenatori giovani come degli esperti, concentrati a non perdersi nemmeno un passaggio della conferenza che ha toccato tutti gli aspetti dello sport del remo, dall’organizzazione del lavoro, ai programmi di allenamento, fino alle strategie e gli strumenti per analizzare le performance e ottenere risultati. Punto focale il programma di allenamento che andrà a plasmare l’atleta, attraverso obiettivi successivi, per migliorare la velocità gara, ma con la logica che sia funzionale all’ambiente.

L’atleta sempre al centro. Preparare vogatrici e vogatori ad affrontare le grandi competizioni educandoli e spiegando loro cosa succede al loro corpo, cercando di interpretare le sensazioni perché così potranno esprimere il proprio massimale in condizioni di difficoltà.

Poi spazio alle domande (impalature, remi, dati relativi agli allenamenti a cui il DT ha risposto anche con esempi pratici) e alla metodologia per la raccolta dei dati degli atleti, offrendo strumenti per conservare e studiare il percorso di lavoro di ognuno di loro.

In conclusione Colamonici ha illustrato il programma di allenamento del gruppo olimpico, spiegandone logiche ed esigenze, adattandolo alle esigenze e al calendario delle gare e comprimendolo in un programma nazionale da condividere con le società, tenendo conto dell’età degli atleti giovani.
Cristina Coppola
Ufficio Stampa FIC Lombardia