Trieste saluta Bruno Bradamante

Se ne è andato nei primi giorni del 2025, Bruno Bradamante, prima atleta, poi socio e appassionato canottiere master del Circolo Canottieri Saturnia. Nato in una famiglia di sportivi di notevole spessore, la sorella Licia (Trieste 5 novembre 1930 – Roma 15 aprile 2016) in campo in 4 edizioni degli europei con la maglia azzurra, è stata una delle più forti cestiste italiane nel dopoguerra, esordendo con la Ginnastica Triestina e poi Bernocchi Legnano e AP Udinese, sposata a Fulvio Antonini uno degli uomini dell’otto del Saturnia, protagonista della scena nazionale nei primi anni ’50.

Nel ’51 a Lecco la barca triestina vinceva sia nell’otto yole che nell’otto fuori scalmo, mentre il 3 agosto 1952 a Trieste ai Campionati in Tipo regolamentare conquistava il titolo italiano nella jole a otto seniores (F. Antonini, G. Tomasi, U. Bradamante, S. Dole, G. Tomsich, C. Pregarz, H. Mamolo, G. Scheimer, G. Rovatti).

Bradamante da socio del Saturnia, si avvicinava all’attività master cimentandosi in varie discipline, tra queste la più redditizia il 4 senza nella quale assieme a Pino Dessardo, Alberto Modugno e Mauro Sarti conquistava il titolo italiano.

Bruno nel suo Circolo è stato anche protagonista e promotore di una cena al fine di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza alle popolazioni colpite nel 2023 dall’alluvione in Emilia Romagna con l’intero ricavato poi devoluto alla Pro Loco di Sant’Agata sul Santerno, comune particolarmente colpito dall’alluvione.

Con Bruno Bradamante se ne va un pezzo di storia del nostro canottaggio fatto di grandi valori sportivi e di solidarietà.

Ciao Bruno!

Maurizio Ustolin