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Trastevere-S. Maria dell’Orto: 500 anni e non sentirli

domenica 2 Febbraio 2025

Trastevere-S. Maria dell’Orto: 500 anni e non sentirli

A Roma, nell’ambito delle celebrazioni per il Giubileo 2025, la Federazione Italiana Canottaggio ha partecipato alla cerimonia che vede riunita ogni anno la variegata comunità dei “fiumaroli” del Tevere. E’ la Candelora dei Fiumaroli, dove sportivi, lavoratori, imprese ed istituzioni si ritrovano nel giorno che segna l’arrivo della luce sul fiume, dopo il buio dell’inverno. Un momento d’incontro dove si festeggia il ritorno della vita, che trova nell’acqua e nel calore solare, l’orto in cui gettare e fare crescere i propri germogli. Un’acqua, che a Roma si tinge di “biondo”, dove centinaia di persone svolgono giornalmente la loro pratica sportiva nel canottaggio con impegno e dedizione. Un canottaggio a tutto tondo nelle sue innumerevoli declinazioni, dall’avviamento allo sport e il “battesimo dell’acqua”, fino al massimo impegno agonistico. Divenendo anche strumento terapeutico per la prevenzione e la cura di alcune patologie.

Il Consiglio Federale, con la partecipazione del Consigliere Michelangelo Crispi, ha voluto confermare la propria partecipazione, insieme al Comitato Regionale Lazio, alle attività dei circoli canottieri romani; alle associazioni sportive; alle istituzioni regionali e comunali; ai Vigili del Fuoco; la protezione civile; i Corpi Speciali della Pubblica Sicurezza e della Polizia di Roma Capitale e Città di Fiumicino locale e non ultima l’Arma dei Carabinieri. In questa cornice nessuna assenza tra gli storici circoli canottieri di Roma, sentitamente presenti con le proprie dirigenze e una più che importante partecipazione delle rispettive compagini sociali. I labari del R.C.C. Tevere Remo 1872, C.C. Aniene 1892, C.C. Roma 1919, C.C. Lazio 1923 e C.C. Tirrenia Todaro 1945 si sono ritrovati intorno a quello della FIC. Non dimenticando i Circoli C.C. Ponte Milvio, C.C. Salvo D’Acquisto e C.C. Eur, anch’essi presenti.

I rappresentanti della Sanità cittadina, con la loro presenza, hanno confermato l’interesse verso il fiume e la pratica del canottaggio nell’ambito del progetto Sport Terapia Integrata avviato dalla Federazione. Declinazione del canottaggio quale disciplina completa portatrice di benefici specifici in alcune patologie, insieme a quelli fisico-motori generati dal contatto con la natura e uno stile di vita corretto. Un momento toccante è stato vissuto al momento dell’offertorio, quando è stata consegnata a nome di tutti i fiumaroli una Pianeta liturgica finemente ricamata. Sul prezioso dono è stata raffigurata una imbarcazione a remi sul lago di Tiberiade, con Cristo che placa la tempesta, rinnovando il rito di protezione e propiziatorio verso i canottieri che popolano il fiume. Questo nell’ambito delle iniziative assunte dall’Associazione Museo del Tevere, insieme ai circoli storici, per realizzare a Roma un museo dedicato al proprio fiume, sul modello delle altre capitali europee. Iniziativa che ha avuto il patrocinio della Federazione Italiana Canottaggio.