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OLIMPIADI, PARALIMPIADI ED EUROPEO DI CALCIO

giovedì 11 Luglio 2024

OLIMPIADI, PARALIMPIADI ED EUROPEO DI CALCIO

Mercoledì 10 luglio, con inizio alle ore 18, presso il Salone d’Onore del CONI, il Presidente Federale Giuseppe Abbagnale e il Direttore Tecnico Francesco Cattaneo alla presenza del Presidente del CIP, Luca Pancalli, e del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, hanno presentato i 43 atleti, unitamente allo staff tecnico, che parteciperanno alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024.

E’ stata l’occasione per conoscere tutti gli atleti e le atlete che scenderanno in acqua sul campo di gara olimpico di Vaires-sur-Marne, e tra questi, dal FVG, la monfalconese Stefania Buttignon (Fiamme Oro/Timavo), riserva della squadra femminile, il triestino Marco Frank (VV.FF. Ravalico), titolare del 4 con PR3 e la lignanese Alice Gnatta (Fiamme Gialle/CUS Torino) titolare sull’otto, assieme a loro, i consiglieri nazionali Massimiliano d’Ambrosi ed Simone Martini.

Tempo di Olimpiadi e Paralimpiadi, ma anche di Europei di calcio, ed abbiamo approfittato per chiedere agli atleti olimpionici e paralimpici della regione, qualche impressione sul campionato in corso.

MARCO FRANK: “Ho seguito le partite delle varie outsiders (Slovenia, Austria, Georgia) e poi alcune partite dei quarti. Le squadre che più mi son piaciute sono Spagna e Germania: iberici per il gioco spettacolare, tedeschi per la caparbietà e l’intensità agonistica. Tra i giocatori Müller per la determinazione e volontà di provarci sempre, Vanja Drkušić per la tenacia e lo spirito di sacrificio. L’Italia del calcio la trovo in crisi di valori, giocatori e tecnici, non è stata una sorpresa l’eliminazione. Credo che la Spagna abbia buone possibilità, anche se l’Inghilterra é sempre brava a sorprendere.”

STEFANIA BUTTIGNON: “Ho seguito l’Italia e mi è dispiaciuto molto vederla uscire dall’Europeo in quel modo dopo il titolo continentale di 3 anni fa. Mi è piaciuta molto la partita Spagna-Germania veramente bella ed aggressiva. Ora tifo per la Spagna mi piace molto il loro gioco.”

Maurizio Ustolin