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Gabriel Soares al camp Filippi sul canottaggio costiero con i Mondiali di Genova nel mirino

lunedì 2 Settembre 2024

Gabriel Soares al camp Filippi sul canottaggio costiero con i Mondiali di Genova nel mirino

Un futuro nel coastal rowing e nel beach sprint, dopo l’argento olimpico di Parigi? Presto per dirlo, ma intanto Gabriel Soares (Marina Militare) dopo un po’ – poco a dir la verità – di meritato riposo dopo l’exploit a cinque cerchi nel doppio Pesi Leggeri maschile all’ultima Olimpiade insieme a Stefano Oppo (secondi dietro l’Irlanda e davanti alla Grecia), si prepara per il futuro. La scorsa settimana infatti, l’azzurro insieme all’intero comparto del canottaggio costiero della nazionale statunitense, ad altri atleti provenienti da Germania, Egitto e Hong Kong e ad un’altra illustre portacolori azzurra – la triestina Maria Elena Zerboni, quattro volte campionessa mondiale nei pielle e argento uscente nel quattro di coppia misto con timoniere alle World Rowing Beach Sprint Finals – ha preso parte al camp su coastal rowing e beach sprint organizzato dal cantiere Filippi, sulla spiaggia di Donoratico a Marina di Castagneto Carducci, presso le strutture del CN Donoratico del presidente Claudio Bagnoli.

Un’esperienza che ha affascinato Gabriel, in preparazione per gli imminenti Mondiali di coastal rowing endurance, in programma questo weekend a Genova: “E’ un bell’ambiente, diverso dal nostro anche per il fatto che in queste discipline c’è un continuo bisogno di aiuto, anche solo a spostare le barche. Questo fa sì che in poco tempo si creino legami importanti con gli altri, come è avvenuto a Donoratico dove in pochissimo tempo siamo diventati tutti amici. Non che nel canottaggio classico questo clima non ci sia, ma nel coastal e beach è più immediato”.

La settimana di camp sotto la bandiera di Filippi, ha aiutato il vicecampione olimpico a prendere confidenza con una disciplina che per lui era ancora molto sconosciuta, ma con la quale è chiamato a familiarizzare presto: “La pratica mi ha divertito, mi sono allenato molto sia in singolo che in doppio, tirando tanto contro gli americani. C’è molto da studiare e da capire ancora, anche se la fatica è la stessa. È uno sport a 360 gradi, c’è molta intensità nel canottaggio costiero, ma mi piace ed è divertente allenarsi in mare aperto e fare gruppo insieme. Normalmente durante una preparazione ci si allena assieme tirando in due barche, poche di più, mentre in questa specialità si esce per allenamento anche in 20 barche tutte insieme, e questo mi affascina”.

Come già detto, Soares sperimenterà il canottaggio costiero gareggiando ai Mondiali di endurance a Genova, ed ovviamente per un peso leggero, la prospettiva di darsi al beach sprint – disciplina olimpica da Los Angeles 2028 proprio a scapito dei Pesi Leggeri, al canto del cigno a Parigi 2024 – alletta e non poco. Tuttavia, Gabriel ammette che è presto per pensarci: “Mi ci vedo in queste nuove discipline, ma ammetto che c’è un problema: io adoro il canottaggio classico. Mi piace proprio, e devo pensarci ancora bene a cosa fare nel prossimo futuro. Amo il canottaggio tradizionale, e non sarà facile abbandonarlo. Vedremo”. Nell’attesa, Gabriel si è goduto questa prima esperienza nel canottaggio costiero, e con essa anche l’abbraccio della gente che ha avuto occasione di conoscerlo e di vedere da vicino la medaglia d’argento olimpica di Soares in un incontro pubblico organizzato da Filippi, e pensato più specificatamente per i più piccoli, al parco divertimenti Cavallino Matto di Donoratico.