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Davide Riccardi e la sua Colombia: “Progetto di crescita in direzione Los Angeles 2028”

mercoledì 11 Dicembre 2024

Davide Riccardi e la sua Colombia: “Progetto di crescita in direzione Los Angeles 2028”

I successi internazionali dei tecnici italiani operanti all’estero inorgogliscono il Canottaggio nostrano. La dimostrazione arriva anche dai risultati delle ultime Olimpiadi. Da Giovanni Postiglione, coaching director di World Rowing e collaboratore di diverse Federazioni (su tutte, la Grecia) ad Antonio Colamonici (in predicato di diventare il prossimo DT dell’Italia) in Romania, passando per Francesco Fossi, in Olanda, e Antonio Maurogiovanni in Irlanda. Marco Galeone è, inoltre, head coach della Svezia. Da qualche tempo, la schiera degli allenatori internazionali si è arricchita di un nuovo membro, al lavoro in una nazione che a livello di canottaggio è in piena fase di sviluppo. Si tratta del fiorentino Davide Riccardi, una vita tra la sua Canottieri Firenze e le Fiamme Oro, vincitore tra il 2009 e il 2012 di una medaglia d’oro, due d’argento e una di bronzo ai Mondiali Assoluti nella specialità dell’otto Pesi Leggeri, e che oggi ricopre il ruolo di allenatore della Colombia, paese dove risiede per amore della sua Veronica, dalla quale ha avuto due bambini.

Professore e ricercatore presso la locale Università di Cartagena, Davide recentemente ha accompagnato la delegazione del Comitato Olimpico Colombiano che ha preso parte ai Giochi Bolivariani del Centenario di Ayacucho 2024, in Perù. Un evento multidisciplinare molto rinomato in tutto il Sudamerica, con 25 sport differenti e che ha incluso per la prima volta nella sua storia il canottaggio, con gare indoor sui 1000 metri, essendo la città anfitrione a 2.700m sul livello del mare. 10 le nazioni partecipanti oltre alla Colombia e al Perù paese ospitante (Bolivia, Cile, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Panama, Repubblica Dominicana, Venezuela) che si sono incontrate per celebrare i 200 anni della battaglia di Ayacucho, momento cruciale per l’indipendenza del Perù e ultima delle guerre d’indipendenza ispanoamericane.

La squadra colombiana ha ottenuto in questo evento una medaglia di bronzo con Andrés Mejía e Johann Loewenstein, nella staffetta alle spalle di Cile e Perù. Risultato importante nel processo di sviluppo che la Federazione colombiana sta affrontando in questi anni. “E’ una gioia poter partecipare in questo progetto remiero, mi ricordo che quando vincemmo il Mondiale nel 2009 con l’otto Pesi Leggeri italiano, sulla barca a Poznan avevamo una scritta solidale che diceva Rowing for Peace in Colombia, con l’intenzione di sostenere il processo di pace attraverso lo sport e la cultura. Oggi questa medaglia ci permette di mettere in luce che anche la selezione colombiana di canottaggio”, commenta Riccardi, che auspica per il canottaggio nel suo paese di adozione un futuro sempre più florido. 

Mi auguro che lo Stato colombiano possa finalmente cogliere l’opportunità di appoggiare il Canottaggio nazionale in vista di Los Angeles 2028, approfittando specialmente della nuova specialità del Beach Sprint. A Cartagena, infatti, abbiamo luoghi eccezionali sia in spiaggia che sulla laguna in cui possiamo praticare sia le specialità olimpiche tradizionali che il Coastal Rowing. Anche nell’interno della Colombia ci sono contesti molto buoni come i laghi di Guatapé e Calima, che sono rispettivamente a 1.890m e 1.500m sul livello del mare e nei quali si può fare buona preparazione in altura. Il problema principale sono gli strumenti, barche e remoergometri, speriamo che con l’appoggio pubblico e privato si possa finalmente mettere in piedi un progetto remiero duraturo” continua Riccardi. 

Davide, per adesso, si gode questa medaglia una piccola goccia nell’oceano colombiano, ma dal peso specifico importantissimo per lo sport del remo in Colombia: “Oltre ai ragazzi, ringrazio anche il Presidente del Comitato Olimpico Ciro Solano, il Presidente della Federazione Colombiana di Canottaggio Jhon Yeimer Santos e gli altri dirigenti ed atleti dei Comitati locali che in questi ultimi anni hanno permesso al canottaggio di iniziare a crescere attraverso importanti sforzi personali. Se questo progetto decolla, potremmo avviare una crescente cooperazione con le realtà di canottaggio internazionali, incluso quelle maggiormente mature e avviate come quella italiana”.