ADRIA E GINNASTICA TRIESTINA: UNA COLLABORAZIONE CON I FIOCCHI!
ADRIA E GINNASTICA TRIESTINA: UNA COLLABORAZIONE CON I FIOCCHI!

Partita in sordina, rappresenta una delle operazioni più interessanti nell’ambito del canottaggio regionale di sempre, si tratta del recente accordo di collaborazione tra la STC Adria 1877 e la Società Ginnastica Triestina Nautica, entrambe con sede sul Pontile Istria in Sacchetta. Abbiamo incontrato i tecnici ed i direttori sportivi delle due realtà remiere centenarie, che alla luce dei recenti ottimi risultati di entrambe, ribadiscono l’intento di proseguire sulla strada tracciata.

Perchè questo accordo?
Mario Ciriello (coach Adria): a metà luglio del 2022, la Ginnastica si è trovata senza allenatore, ed ha scelto di coinvolgere Eleonora Denich fino ad allora aiuto coach all’Adria. I due club presentavano carenze numeriche in fatto di atleti nelle varie categorie e si è provato come primo esperimento a coprire le mancanze con un passaggio di vogatori in entrambe. La vicinanza delle due società ha fatto il resto, in virtù del fatto, che per una serie di motivi i ragazzi già condividevano delle giornate di allenamento assieme. Dopo questo primo passo, la palla è rimbalzata ai Presidenti delle due società che dovevano accettare quanto si stava facendo.

Eleonora Denich (SGT): la collaborazione è nata anche per la carenza e quindi la difficoltà di reperire allenatori in ogni società per ogni settore. Il fatto poi di non poter fare affidamento su tecnici professionisti, ci ha costretti a coprire le varie necessità a seconda delle nostre esigenze lavorative iniziando quindi una collaborazione spontanea. Si è deciso quindi di rivolgere l’attività U14 con i colori della Ginnastica, U17 e U19 con quelli dell’Adria.
Come hanno reagito i due CD?
Claudio Spanghero (DS Adria): Il primo esperimento è stato in corso d’opera nel 2023. 6 U19 dell’Adria, 2 della Ginnastica, siamo stati subito in grado di formare un otto che è entrato in finale ai campionati italiani, stessa cosa in ambito femminile con il 4 di coppia. Visto che la cosa ha funzionato, quest’anno se ne è riparlato ed il nostro direttivo ha espresso parere favorevole.
Andrea Milos (DS SGT): noi ci siamo trovati come l’anello debole, la necessità primaria era trovare persone che gestissero l’attività sportiva. Il nostro direttivo ha compreso e si è dichiarato d’accordo.
E le famiglie degli atleti?
Denich: è stata fatta una maxi riunione a settembre. Quelle coinvolte nella prima operazione erano entusiaste. Titubanti quelle che erano entrate da poco nelle due società. Soprattutto gli allievi e cadetti hanno legato subito senza percepire distinzioni di casacca, utilizzando le sedi dei due club a seconda delle necessità.
Spanghero: i ragazzi mantengono l’associazione con la loro società d’origine ma tesserati agonisticamente a seconda della categoria.
Milos: La cosa si è risolta facilmente in virtù del fatto che poi diventa molto stimolante per i ragazzi, costituendo un gruppo più numeroso, con maggiori possibilità di gareggiare e di fare amicizia in due ambienti sportivi sani.
Ciriello: sono i ragazzi i primi a capire l’importanza di questa scelta e sono entusiasti di fare parte di un gruppo più competitivo. Si pensi che grazie a questa operazione, la Ginnastica attualmente negli U14 è tra le prime 15 in Italia.

Come sono divise in questo momento le categorie?
Ciriello: gli U14 gareggiano per la SGT seguiti da Bolha, lo Presti, Predonzani, gli U17 da Denich e gli U18 da Ciriello, e gareggiano per l’Adria.
Sembra tutto bello, c’è qualcosa che non funziona?
Ciriello: Solo dei piccoli dettagli che abbiamo risolto: l’uso delle barche negli U14 con impostazioni diverse, con gli orari di allenamento ci siamo accordati, anche se ovviamente d’estate possono esserci degli incroci.
Milos: Forse l’unico problema è la palestra. Lavoriamo nelle due palestre delle due società che alle volte sono insufficienti. Una palestra unica più grande sarebbe la soluzione ideale, anche se poi la necessità sarebbe rappresentata da portare lì tutta l’attrezzatura ma nel contempo poter uscire in barca a seconda delle necessità.
I risultati oltre agli U14?
Ciriello: dopo un inizio in sordina nel 2019, nel 2020 ha giocato a nostro favore la pandemia perchè essendo il canottaggio uno sport praticato all’aperto, nei corsi CAS la richiesta si è moltiplicata tanto che avevamo difficoltà a trovare gli spazi dove far lavorare i ragazzi. Da lì abbiamo iniziato con una squadra che poi è quella attuale. La collaborazione tra le due società ha permesso di riuscire a competere a livello nazionale, portando equipaggi in finale ai campionati italiani con l’argento nel 4 senza femminile U16 ed il bronzo nel 2 senza U19, per poi arrivare all’argento di Germani sull’otto U19 all’europeo, Germani e Saban medagliati alla Coupe de la Jeunesse…
Spanghero: La medaglia d’argento del 4 senza femminile U17 è frutto della collaborazione.
Milos: un gruppo più numeroso è stato più stimolante anche per Saban e Germani e per i risultati che sono venuti fuori.

Concludendo…
Denich: È difficile che i più giovani lavorino senza avere degli esempi positivi nel gruppo: adesso sta succedendo questo. I più esperti al di là dei risultati, danno dimostrazione agli altri di come si lavora a terra come in barca, ed i loro risultati importanti sono da sprone.
Ciriello: ci vogliono almeno 2/3 anni affinché i ragazzi “ingranino”, di meno devi avere molta fortuna, dal terzo anno in poi cominci a vedere qualcosa e dobbiamo continuare a lavorare su questa strada, proseguendo anche nel lavoro con le scuole per avere sempre un turn over che ti permetta di lavorare in maniera produttiva.
Maurizio Ustolin