30° MATCH TRIESTE/ZAGABRIA
30° MATCH TRIESTE/ZAGABRIA
Si disputerà domenica prossima, 1° dicembre, la 30° edizione del Match Trieste/Zagabria sul campo di regata dello Jarun, alle porte della capitale croata. L’importanza di uno degli incontri di canottaggio più longevi e oseremmo dire “storici”, di canottaggio in Italia, risiedeva, al di là dell’aspetto meramente tecnico, nel primo significativo avvicinamento (in piena Guerra Fredda), dell’allora Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito (n. 1892/m. 1980) alla nazione confinante, l’Italia, alla ricerca di un importante contatto.
La volontà di avvicinamento ad un Europa diversa da quella dell’Est attraverso lo sport (in questo caso del canottaggio) dei dirigenti jugoslavi, rispecchiava la politica di una nazione che aderendo al Movimento dei Paesi non allineati (né NATO, né Patto di Varsavia) dal 1961, compiva una precisa scelta politica che poi negli anni avrebbe portato agli eventi che noi tutti conosciamo: un primo simbolico passo verso un’Europa Unita.
Il Match è nato nel 1972 come incontro tra città sede di Fiere Campionarie, dedicato alla categoria seniores, trovava nel 1986 l’ultimo atto di un primo capitolo della sua storia, che risorgeva a nuova vita nel 2005 con un programma dedicato agli juniores. Gli ultimi anni la distanza passava dai 2000 allo sprint dei 500 metri, sfruttando campi di gara alternativi e di grande impatto ecologico, mentre le squadre gareggiavano in 5 discipline: singolo femminile e singolo maschile, doppio femminile e due senza maschile e 4 di coppia misto (2 maschi e 2 femmine).
Domenica sullo Jarun alle porte di Zagabria, la 30° edizione dell’incontro che vede il computo complessivo di 13 vittorie per Trieste contro le 6 per la capitale croata, ed è Stefano Gioia, Coordinatore Tecnico Regionale che fa luce sulle scelte tecniche per la squadra di Trieste: “Sono stati convocati: singolo maschile – Marvucic, singolo femminile – de Vincenzi, doppio femminile Gonano, Ozbolt, 2 senza maschile Germani, Saban, per il 4 di coppia mix devo ancora verificare la compatibilità tra gli elementi che ho a disposizione.”
Maurizio Ustolin