Comitati / News

La campionessa Europea Under 19, Melissa Schincariol: “questione di feeling”

giovedì 25 Maggio 2023

La campionessa Europea Under 19, Melissa Schincariol: “questione di feeling”

5 titoli italiani in carriera, tra singolo e quattro di coppia, due vittorie in doppio al Memorial e un sorriso che mette allegria, Melissa Schincariol, atleta della canottieri Cernobbio è tornata dalla Francia con una medaglia d’oro al collo dopo un’ottima performance con la sua compagna di barca Giorgia Gregorutti (CC Saturnia) con cui aveva già condiviso la gioia a Piediluco.

E’ trascorso qualche giorno dalla vittoria di Brive-la-Gaillarde ma l’emozione è ancora palpabile
“Credo che la finale di questo europeo sia una delle gare migliori che abbia mai fatto, proprio perché è un traguardo che sinceramente non mi aspettavo all’inizio di questo campionato. Io e la mia compagna abbiamo avuto la fortuna di trovarci subito molto bene assieme, sia come persone che come atlete e anche a livello di simpatia: abbiamo costruito un bel rapporto e questo sicuramente ha aiutato nella finale dell’europeo”.

Dal racconto della gara emerge tutta la potenzialità di una barca ben assortita
“Ogni gara è a sé, nonostante avessimo già battuto le greche al Memorial, sapevamo che era tutta un’incognita. Ci abbiamo creduto dall’inizio e ci abbiamo creduto fino alla fine, tanto che nella prima parte di gara non eravamo davanti, però sentivamo molto bene la barca, eravamo leggere sull’acqua e le greche non avevano accumulato un grandissimo vantaggio rispetto a noi, anche se erano comunque davanti.  Agli ultimi 500 metri il feeling tra me e Giorgia ha fatto la differenza: noi sappiamo che possiamo contare l’una sull’altra e quindi nonostante fossimo stanchissime, stremate e volevano finire e basta questa gara, siamo riuscite ad aumentare e, con la nostra forza, andare anche a riprenderle e guadagnare anche un po’ di vantaggio. La seconda parte della finale è stata molto molto bella, secondo me, perché è stata tutta in progressione. In realtà nemmeno noi ci saremmo aspettate di riuscire ad aumentare già dagli ultimi 750 metri e tenerla fino alla fine. Pensavamo che saremmo morte prima e non le avremmo recuperate, invece no, ci siamo riuscite e per questo siamo contentissime”.

Una vittoria non scontata per una barca che non si era qualificata direttamente in finale A, ma che aveva dovuto passare dai recuperi e dunque affrontare una gara in più
“Per  quanto riguarda la batteria ci sono stati un po’ di disguidi, non ci siamo capite bene io e Giorgia. Io non avevo intenzione di tirarla tutta al massimo, mentre lei sì, però diciamo che dopo la batteria io ero comunque molto tranquilla perché ho sempre pensato che sia importante cercare di non montarsi la testa quando qualcuno ti passa davanti in batteria, perché le batterie e i recuperi sono fatti semplicemente per passare; le posizioni sonorelative e in finale poi tutto può cambiare. Dopo le batterie abbiamo cercato entrambe di rimanere lucide e di mantenere la calma e questo ci ha aiutato nel recupero che è andato molto bene e poi in finale che abbiamo unito le forze e siamo riuscite a vincere”.

Una bellissima vittoria in doppio anche se, confessa Melissa, non è la sua barca preferita
“Sinceramente è il singolo la barca che preferisco perché i risultati che fai dipendono solamente da te stessa, quindi se fai un risultato e  sei contenta della tua posizione puoi essere soddisfatta e sai che è stato tutto merito tuo, oppure al contrario, se dovesse andare male, sai che la colpa è solamente tua. Ma dopo il singolo metterei subito il doppio, mentre generalmente le barche lunghe non mi piacciono troppo: il singolo è in assoluto la mia preferita, indipendentemente dai risultati che faccio, perché appunto dipende solamente da me. Ma il doppio arriva subito, perché quando hai una compagna con cui c’è feeling, e comunque non è solamente la compagna di barca ma anche un’amica, come quest’anno, ogni gara e ogni allenamento diventa un divertimento e non vedo l’ora di uscire in barca perchè quando sono con lei superiamo ogni volta il nostro limite”.

Un feeling creato a anche a distanza perchè Melissa si allena con la Cernobbio e Giorgia a Trieste con la Saturnia
“Abbiamo avuto modo di conoscerci l’anno scorso al mondiale quando abbiamo fatto il quattro di coppia e ci siamo trovate sempre bene, anche tutte le volte in cui abbiamo lavorato insieme come al Matrix, provando a confrontarci con le altre capire il nostro livello fisiologico. E aggiungo che anche al di fuori del canottaggio ci siamo sempre confidate l’una con l’altra e abbiamo sempre avuto un bel rapporto e che poi è andato ovviamente con l’Europeo in doppio il nostro rapporto si è consolidato”.

Al di fuori del canottaggio Melissa frequenta il liceo delle scienze applicate
“Il mio primo obiettivo è il canottaggio, ma al di fuori degli impegni in barca studio e frequento la terza del liceo delle scienze applicate “Giovio”; dopo le superiori mi piacerebbe iscrivermi a un’università legata alle materie scientifiche, anche se non so ancora precisamente quale.

Dietro alle vittorie ci sono la famiglia, gli allenatori e non solo
“Sicuramente ci tengo a ringraziare la mia famiglia che mi sostiene sempre e mi permette di andare a fare le gare. Per loro è un impegno accompagnarmi avanti e indietro ogni volta che vado in palestra e,  grazie al cielo che mi sopportano, poi ci sono le mie sorelle che mi stanno molto vicino. Al di fuori della famiglia, gli allenatori, a partire da Gaia Tagliabue che per me c’è sempre stata sia come allenatrice che come amica e Samuele Loconsole con cui, nonostante sia arrivato quest’anno, abbiamo costruito un buon rapporto e mi ha aiuto ad essere più determinata. Poi ovviamente c’è Marco, il mio ragazzo, e devo dire grazie anche a lui perché nei momenti difficili cerchiamo di aiutarci e di sostenerci a vicenda”.

Cristina Coppla
Ufficio stampa FIC Lombardia