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Candelora dei Fiumaroli

domenica 5 Febbraio 2023

Candelora dei Fiumaroli

Uno specchio d’acqua, che sia un fiume, un lago o il mare stesso, non è solo una palestra per praticare il proprio sport, ma un sistema sociale complesso, frutto della storia e dell’opera dell’uomo. Oggi a Roma, in Trastevere, la comunità dei “fiumaroli” si è riunita in Santa Maria dell’Orto, come ogni anno da secoli, per partecipare alla loro cerimonia. Atto di fede e di devozione popolare che segna l’arrivo della luce sul fiume, dopo il buio dell’inverno. Tradizione tramandata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto istituita nel 1492 da Papa Alessandro VI. È una grande famiglia che comprende: i circoli canottieri e remieri; le associazioni sportive; istituzioni comunali e autorità pubbliche; vigili del fuoco; protezione civile; polizia locale e fluviale; pubblica sicurezza; carabinieri.

Presente la Federazione Canottaggio e il Comitato Regionale, al fianco dei rappresentanti della sanità cittadina, sempre più vicini nello sviluppo del progetto Sport Terapia Integrata. Una ulteriore declinazione del canottaggio inteso non solo come sport, ma come terapia di prevenzione e cura di alcune patologie. Una disciplina completa con benefici fisico-motori generati dal contatto con la natura e uno stile di vita corretto.

In questa cornice, grande la partecipazione delle compagini sociali della C.C. Tirrenia Todaro 1945, C.C. Lazio 1900, C.C. Roma 1919, C.C. Aniene 1892 e dell’R.C.C. Tevere Remo 1872.

Ieri la Candelora era un rito di protezione e propiziatorio per gli equipaggi che navigavano il fiume con merci e derrate alimentari, in un perpetuo e secolare collegamento tra Roma e il mare, oggi un momento di comunione e unione sportiva e sociale.

Con sportivi che solcano le acque, palata dopo palata, come silenziosi guardiani di questo bellissimo fiume carico di storia e fonte battesimale del cristianesimo primitivo, e tutte le autorità, che sorvegliano e tutelano le attività per garantirne la sicurezza.

Ultima annotazione l’odierno annuncio della nascita dell’ Universitas Populi Tiberis ossia “della gente del Tevere”, sulla scia delle antiche corporazioni romane che univano tutti coloro che praticavano la stessa attività. Un’iniziativa che si propone di promuovere, come salvaguardare il rapporto tra i cittadini e il Tevere, attraverso attività di formazione e avvicinamento al fiume, agli sport che qui si praticano, nonché al ristoro di opere artistiche collegate.

Leonardo Carletti