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CANOTTAGGIO E SCOLIOSI

venerdì 11 Novembre 2022

CANOTTAGGIO E SCOLIOSI

Sala gremita, quella della sede del Circolo Canottieri Saturnia, giovedì sera, per la presentazione della pubblicazione “Canottaggio e scoliosi”, scritta a 4 mani da Tarlao e Parma, rispettivamente fisioterapista e tecnico del club di viale Miramare.

Un incipit coinvolgente quello di Piero Spirito, noto giornalista e scrittore, che dopo i saluti portati da Gianni Verrone Presidente del Circolo, Daniele Scaini Presidente del Comitato della Federcanottaggio del FVG e Dario Crozzoli, in passato Presidente del Saturnia e componente del Consiglio Federale FIC, andava a presentare i due autori: Mauro Tarlao, fisioterapista e docente universitario, con all’attivo esperienze nazionali ed internazionali che lo fanno uno dei più competenti esperti nel suo settore, e Federico Parma, laureato in scienze motorie, atleta medagliato a livello nazionale ed internazionale, tecnico del Saturnia e da quest’anno collaboratore della squadra nazionale femminile di canottaggio.

Alle domande con filo conduttore la pratica del canottaggio, da parte di Spirito, seguivano agili risposte, chiare ed esaustive dei due protagonisti della serata, che spaziavano dalla genesi della pubblicazione, che faceva bella mostra di sé in sala, alle esperienze di Tarlao e Parma in particolare con gli atleti del Saturnia, che si avviavano allo sport del remo.

Una sintesi importante quella più volte ricordata dai due autori, che si può remare anche se affetti da scoliosi, se la tecnica è quella adeguata. Una variegata platea composta da tecnici, atleti, famiglie e dirigenti, ha seguito ed apprezzato l’esposizione dei due esperti, condotti per mano dai sapienti interventi del moderatore della serata.

Interessanti le parole del dott. Auro Gombacci, specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport, autore della prefazione della pubblicazione, che rimarcava come la figura del medico sportivo sia cambiata in questi ultimi anni, e che da “bordo campo”, il suo intervento si sia spostato sulla prevenzione e su una condivisione nella somministrazione dei programmi d’allenamento, in stretta collaborazione con i tecnici, passaggio che ha sortito dei grossi risultati, a vantaggio dell’atleta al quale non si richiede soltanto la migliore prestazione, ma al modo in cui questa viene conseguita, e delle famiglie, che hanno la possibilità di constatare come gli allenamenti vengano proposti sempre su base scientifica.

Una serata nella quale si è parlato di sport a 360° ed in particolare di canottaggio, che oramai da tempo, lasciate le pratiche obsolete, si avvia con coscienza e conoscenza verso un terzo millennio in cui i risultati fanno rima con salute.

Maurizio Ustolin