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Focus sulle Società Remiere: la TeLiMar

domenica 12 Luglio 2020

Focus sulle Società Remiere: la TeLiMar


ROMA, 12 luglio 2020 – Ancora in Sicilia per conoscere la TeLiMar, che ha la sede sociale con vista mozzafiato sul mare palermitano situata tra il Parco dell’Addaura e Mondello con alle spalle il Santuario di Santa Rosalia. Gli allenamenti, invece, nel porto di Palermo. A presiedere il sodalizio, praticamente da sempre, c’è Marcello Giliberti, appassionato di sport in genere e di canottaggio in particolare. I suoi atleti, sempre presenti tra le fila delle nazionali, partecipano a tutte le gare in giro per l’Italia e la società si occupa anche di canottaggio integrato essendo diventato anche polo del progetto “Rowing for Ever”. Parlare con il Presidente Giliberti è come immergersi in un libro di storia sportiva palermitana degli ultimi cinquant’anni e quindi, senza indugiare oltre, gli chiediamo di parlarci dei progetti che aveva in cantiere prima dello stop per infezione da Covid-19:


“Prima del lockdown, il nostro progetto societario prevedeva l’esecuzione del programma di alta specializzazione per i nostri atleti senior Emanuele Liseo Gaetani ed Elena Armeli e per il nostro junior Pietro Alioto. Tutto il lavoro era finalizzato al loro graduale inserimento nelle rispettive squadre nazionali azzurre, oltre all’esecuzione del programma Club per i circa 30 restanti atleti agonisti delle varie categorie. Stavamo portando avanti anche un programma dedicato ai nostri circa 40 atleti master, che costituiscono una parte entusiasta ed importante del nostro oneroso programma. Un programma che prevedeva la partecipazione all’intera attività agonistica e master regionale e nazionale. Ovviamente tutto si è fermato all’improvviso”.


Come hanno vissuto i suoi tesserati questo periodo così inusuale che ha portato ad una quarantena forzata? Ora si sta tornando alla normalità, la sua società ha ripreso l’attività sportiva anche in acqua? “Il lockdown aveva colto impreparati tutti noi, dalla dirigenza, ai quadri tecnici, agli atleti. Dopo una settimana di blocco totale dell’attività, resici conto che la situazione sarebbe perdurata per qualche mese, abbiamo tempestivamente strutturato l’attività a secco in remoto, gestendola su Zoom. In questo abbiamo garantito ai nostri vari gruppi di atleti di continuare a lavorare insieme sotto la guida di alcuni dei nostri appassionati e competenti tecnici.


Per far ciò abbiamo fornito ai nostri atleti, proiettati verso l’attività di vertice, ed a quelli in prospettiva più promettenti, un remoergometro ed attrezzatura specifica da palestra in modo da potere svolgere a casa un lavoro fisiologico assolutamente analogo a quello che avrebbero dovuto svolgere ‘open air’. Dal 25 giugno, nel rispetto di una regolamentazione interna strutturata insieme al nostro consulente ‘supervisor antiCovid19’, l’immunologo dott. Alessandro Bivona, abbiamo ripreso le uscite in barca multipla ed abbiamo strutturato un quotidiano programma di allenamento in acqua presso la Diga Poma, a 30 chilometri da Palermo, per i tre nostri atleti di punta, in modo da recuperare il periodo di mancate uscite in barca”.


Pensa di poter ripristinare i progetti iniziali e di svilupparli ulteriormente “Assolutamente sì, anzi con ancor maggiore proiezione immediata, trovandosi i nostri atleti Liseo Gaetani, Armeli ed Alioto, in uno stato di forma altamente performante, grazie al mirato ed intensivo lavoro preparatorio svolto in remoto nei mesi di marzo, aprile e maggio. Prova ne è la convocazione del nostro senior Emanuele Liseo Gaetani nel collegiale in corso a Sabaudia con la squadra azzurra che, in maniera inaspettata rispetto all’ante Covid, ma strameritata per come abbiamo noi ed il ragazzo gestito questo difficile periodo, potrebbe preludere anche ad una proiezione verso Tokyo 2021”.


Presidente, le gare virtuali si sono rivelate una specie di attività taumaturgica al lockdown, come valuta queste gare organizzate dalla Federazione? “Sono state un importante strumento per interrompere l’isolamento determinato dalla pandemia e per proiettare la squadra verso la ripresa della attività agonistica in acqua”. Vedremo quindi la sua squadra agonistica gareggiare nell’ultima parte del calendario 2020 riprogrammato da settembre? “Assolutamente sì e lo faremo con grande entusiasmo e con grande grinta. Tutto questo grazie alla grande ‘voglia’ che traspare dal nostro staff e dalla nostra squadra che ha vissuto come grande limitazione questo lungo periodo trascorso in casa”.


Speciale “Focus sulle Società Remiere”