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Focus sulle Società Remiere: la Società Canottieri Pontedera

mercoledì 28 Ottobre 2020

Focus sulle Società Remiere: la Società Canottieri Pontedera


ROMA, 28 ottobre 2020 – Oggi siamo in Provincia di Pisa, a Pontedera in Toscana, sulle rive dell’Arno per incontrare Leonardo Pettinari, una medaglia olimpica che, attualmente, è il presidente della Società Canottieri Pontedera. Con lui conosciamo meglio questa realtà, nata nel 1978, chiedendogli di raccontarci la sua storia e, soprattutto, l’attività che svolge in favore del territorio: “Quando penso alla Società Canottieri Pontedera – incomincia Pettinari – mi vengono in mente molte qualità che la caratterizzano. Qualità che sono la passione, l’essere casa di tutti, per chi ne fa parte sentirsi in famiglia, avere una progettualità e degli obbiettivi da perseguire. Insomma, amare il bianco/amaranto che sono i colori sociali. Già da quando ha preso vita, nel 1978, grazie ai padri fondatori Sergio Marrucci e Angelo Panici, la passione non è mai mancata ed è sempre stata la sua linfa vitale che le ha dato la forza per reagire alle numerose insidie che si possono presentare nel cammino di crescita di una nuova società”.


Presidente Pettinari, ma come sono stati i primi anni di vita di questo sodalizio? “I primi anni sono stati molto duri poiché la nostra sede era solamente un box di lamiera senza nemmeno l’energia elettrica. Le difficoltà hanno forgiato però numerosi atleti che tutt’oggi vivono ancora questa passione incredibile per il canottaggio seppur con altri ruoli. Benché all’inizio quelle ‘quattro lamiere’ non fossero proprio bellissime, per i nuovi canottieri ben presto esse divennero la loro seconda casa dove passare momenti indimenticabili di crescita sportiva e personale. Tutti fattori che hanno contribuito a rendere il percorso di crescita della Canottieri Pontedera costellato di successi che, man mano, sono diventati sempre più grandi fino ad arrivare alle straordinarie medaglie olimpiche di Leonardo Pettinari e Lorenzo Bertini vinte, rispettivamente, a Sydney 2000 (argento in doppio pesi leggeri) e ad Atene 2004 (bronzo in quattro senza pesi leggeri).


Due atleti di grande valore che hanno portato la loro esperienza in società. Lei è uno di questi quindi ce ne può parlare con cognizione di causa, ma quanto è importante avere dirigenti esperti e appassionati per una società di canottaggio? “Ritengo questo aspetto fondamentale poiché è necessario aver vissuto il canottaggio nella sua interezza per essere anche un buon dirigente. Infatti al termine della carriera agonistica, mia e di Bertini, abbiamo affiancato subito Sergio Marrucci contribuendo a prendere in mano le redini della Società. Purtroppo una bruttissima malattia, nel luglio del 2015, ci ha portato via Sergio che era il punto di riferimento della Canottieri Pontedera e dell’intera Famiglia del canottaggio pontederese. Con la sua dolorosa scomparsa ho preso il testimone con la promessa, che sto cercando di mantenere, di continuare a far vivere il canottaggio a Pontedera”.


Presidente Pettinari, i risultati confermano quello che ci ha appena rivelato, per cui la crescita è continua ed anche con un trend positivo. Lei è soddisfatto di questa attività? “Assolutamente sì, poiché la Società sta crescendo molto grazie anche ad un Consiglio formato da giovani canottieri che puntano all’unisono ad un obbiettivo comune. La Società Canottieri Pontedera, che ha sempre basato la sua attività sulla progettualità, oggi sta puntando anche a un ampliamento della sede in accordo con l’Amministrazione locale, cercando di rendere più fruibile il canottaggio a tutti i livelli amplificandone le peculiarità che caratterizzano la nostra disciplina. Stiamo veicolando nel tessuto sociale cittadino, e extracittadino, questi obiettivi poiché il progetto prevede anche la gestione del l’intero Parco naturale dei Salici che ospita il nostro impianto di canottaggio.


Vediamo però che non si è fermato solo al canottaggio, ma ha creato i presupposti per divenire anche punto di aggregazione. Questo lo ritiene fondamentale?
“Direi di sì, perché la condivisione rende sempre più forti e proprio in questa ottica la Società ha voluto creare, all’interno del ‘nostro’ parco, un punto di ritrovo sociale e di accoglienza dove poter parlare di canottaggio. In questo modo è nato il ‘Canottiere Food&Drink’, singolare punto di aggregazione di giovani soci a cui facciamo conoscere e provare il nostro bellissimo sport in un’area relax immersa nel verde. Questo luogo è anche al centro di numerose iniziative con le scuole per aumentare i frequentatori della Canottieri Pontedera, poiché con l’aumento dei numeri aumentano anche i successi che continuano ad arricchire la già prestigiosa scia che ci contraddistingue”.


Ci parli della collaborazione con il Gruppo Sportivo Fiamme Rosse e dell’attuale attività della SC Pontedera: “Da circa due anni la Canottieri Pontedera sta collaborando con il Gruppo Sportivo delle Fiamme Rosse, diretto da Fabrizio Santangelo, ospitando gli allenamenti delle atlete che hanno scelto la guida di Leonardo Pettinari e Antonio Baldacci. Prima del lockdown, a livello agonistico, avevamo ampliato l’offerta aprendo la Canottieri all’attività amatoriale che da subito ha riscosso un grande interesse. Il periodo di quarantena ha rappresentato davvero una bella sfida che ci ha dato però la possibilità di crescere, facendoci scoprire nuove metodologie di comunicazione sociale che i ragazzi hanno metabolizzato velocemente. Figli di un’era di social, i giovani canottieri hanno insegnato a noi allenatori come poter meglio seguire gli allenamenti per far continuare il loro percorso di crescita. Fortunatamente, prima della chiusura l’intera attrezzatura è stata veicolata a tutta la squadra agonistica e gli allenamenti sono potuti continuare”.


La Federazione ha organizzato diverse gare virtuali, lei e i suoi atleti vi hanno preso parte? “La tecnologia comunicativa, sia vocale che visiva, ha permesso alla squadra di principianti e pre-agonisti di essere seguiti, durante gli allenamenti a corpo libero, dai nostri allenatori. Le iniziative Federali, che prevedevano sedute di allenamento seguite da diversi allenatori a cui anche io ho preso parte e che hanno reso meno noioso questo periodo di isolamento, hanno contribuito a fidelizzare l’attività di questo ragazzi. Fondamentale è stata la gara ‘Quarantine indoor Rowing’ che ha dato un obbiettivo a tutti i canottieri anche in presenza di anno anomalo che, come recita un vecchio detto, è stato un ‘Anno bisesto anno funesto’. Dopo il lockdown, per la Canottieri Pontedera c’è stato un bel periodo estivo, con molti nuovi soci, che ci hanno garantito risultati di rilievo, partendo dalla Selezione di Pusiano dove le Atlete delle Fiamme Rosse hanno staccato tutte un pass per l’Europeo Assoluto di Poznan”.


Insomma Presidente Pettinari, si è dato da fare sia come dirigente che come tecnico seguendo anche la nazionale. Un duro lavoro quindi? “Sì è vero, ci siamo impegnati molto mettendoci sotto con gli allenamenti sia in agosto che in settembre per far rimunererete l’intera squadra tutta unita. Quest’ultimo periodo è stato molto intenso e impegnativo sia dal punto di vista fisico che mentale poiché mi sono dovuto dividere tra la trasferta in Polonia, per seguire gli Europei Assoluti, e gli allenamenti della squadra a casa che ha continuato la preparazione sotto l’occhio attento di Antonio Baldacci. Tutto questo mi ha permesso di assistere ad un Europeo con il botto dove Arianna Noseda ha vinto l’oro, alla guida del quattro di coppia pesi leggeri, mentre Paola Piazzolla ha ottenuto una grandissima terza posizione, al termine di una finale entusiasmante nel singolo pesi leggeri, e con Giorgia Pelacchi nel ruolo di riserva della squadra senior femminile”.


Soddisfatto di questi risultati ottenuti con le ragazze della Fiamme Rosse allenate da lei e Baldacci? “Assolutamente sì, anche se sono rientrato stanco da questa bellissima trasferta europea. Non ho avuto neanche il tempo di riposare poiché abbiamo preparato il carrello per Varese, ma comunque incoraggiati e agguerriti grazie alle notevoli prestazioni e alle emozioni che solo il campo gara sa trasmettere. Purtroppo l’aumento degli indici dei contagi dell’infezione da Covid-19, che si è verificato pochi giorni prima dei Campionati Italiani COOP, mi ha fatto piombare in una quarantena preventiva che, fortunatamente, non ha generato criticità e non ha condizionato molto le scelte degli Allenatori riguardo le regate di questo appuntamento tanto atteso da tutti, anche se non posso nascondere la mia estrema preoccupazione per la salute dei nostri ragazzi”.


Presidente per concludere, come è andata la partecipazione della sua società ai Campionati Italiani di Varese-Schiranna? “Varese ci ha regalato uno straordinario titolo di Campione d’Italia con il due senza Ragazze femminile, formato da Isabella Bianchi e Alice Pettinari, oltre a un bellissimo secondo posto con il quattro con Ragazzi maschile con Cosimo Del Corso, Nicola Mancini, Gregorio Menicagli, Garruccio Francesco e Felix Sassidella, della SC Armida, al timone. Purtroppo, a causa delle giuste misure restrittive per contenere l’infezione da Covid-19, un nostro Atleta della categoria Junior non ha potuto disputare la regata e così la squadra è rientrata. Fortunatamente, in seguito, anche per lui tutto si è risolto per il meglio. Ma la Canottieri Pontedera guarda sempre al futuro e si è già rimessa in moto per la prossima stagione, cercando sempre di apprendere da chi fa meglio e metabolizzando gli eventuali errori che contribuiscono alla crescita”.


Speciale “Focus sulle Società Remiere”