Focus sulle Società Remiere: la Società Canottieri Montefeltro
Focus sulle Società Remiere: la Società Canottieri Montefeltro
ROMA, 09 settembre 2020 – Oggi dal cuore della Lombardia ci spostiamo nelle Marche, a Sassocorvaro, per dialogare con Dino Curzi, Presidente della Società Canottieri Montefeltro. Un sodalizio nato nel 1976, ma affiliato alla Federazione nel 2015 e che svolge attività remiera, con la sua squadra, sulle acque del lago di Mercatale. Il lago, un invaso artificiale, incastonato nella natura posto tra il borgo medievale di Sassorcorvaro e la frazione di Mercatale, è chiuso dalla diga sul fiume Foglia. Insomma un angolo di natura, nella provincia di Pesaro Urbino, nel quale il Presidente Curzi, con la sua società, dà la possibilità ai ragazzi del luogo di vivere ancora più intensamente la natura attraverso il canottaggio.
Al Presidente Curzi chiediamo subito di illustrarci i programmi che stava predisponendo prima del lockdown: “Dopo qualche anno in cui l’attività giovanile è stata ferma, nell’estate 2019 abbiamo ripreso ad organizzare corsi di avviamento al canottaggio anche con un buon successo. Attualmente abbiamo un settore giovanile composto da 13 ragazzi ed eravamo proiettati alla prima parte della stagione per riprendere l’attività in acqua. E’ stato un duro colpo, ma dopo un primo momento di smarrimento, per la chiusura repentina, grazie alle iniziative organizzate a vario livello dalla Federazione ci siamo ritrovati on-line con i nostri ragazzi che hanno dimostrato tanta voglia di stare insieme”.
Oramai si è tornati alla normalità con le uscite anche in barche multiple, ma come ha vissuto il periodo di quarantena tutta l’organizzazione del suo sodalizio? “Penso che per noi il lockdown ha dato un segnale ancor più positivo dell’attività promozionale posta in essere. Il gruppo si è compattato mostrando una voglia e vitalità eccezionali. Così ci siamo allenati insieme da casa in attesa che ci si potesse ritrovare in barca. Io personalmente ho partecipato, collegato da casa, a tutti gli allenamenti che i nostri allenatori hanno proposto on-line. Gli stessi atleti junior predisponevano le stanze per gli allenamenti. Sono tutti ‘millennials’ e, quindi, nativi digitali, chi meglio di loro poteva organizzare gli appuntamenti. E’ stato anche un modo per dar loro delle piccole responsabilità”.
Presidente, ritiene di poter ripristinare i programmi iniziali e di svilupparli ulteriormente? “Qualche difficoltà in più c’è stata. Ad esempio non abbiamo potuto organizzare la gara regionale sul nostro Lago di Mercatale programmata per il primo week end di giugno e che avrebbe segnato l’esordio di tutta l’intera squadra agonistica. Ma questa attesa ci ha permesso di migliorare la tecnica e individuare degli equipaggi da fare durante la breve stagione 2020”. Durante il lockdown sono state organizzate dalla Federazione alcune gare virtuali. Ci può dare la sua valutazione su questo nuovo modo di fare canottaggio?
“Il canottaggio è bello perché l’atleta è un tutt’uno con la natura, la barca e l’equipaggio. Questi elementi sono difficilmente sostituibili. Tuttavia organizzare in alcuni momenti della stagione delle attività on-line per potersi confrontare con gli altri, credo sia possibile. Per alcune cose le nuove tecnologie digitali vanno sfruttate”. In che maniera affronterà l’ultima parte della stagione remiera programmata da settembre a dicembre? “I ragazzi sono molto motivati e pronti a confrontarsi con gli altri sia a livello regionale che nazionale. Purtroppo è stata annullata la gara regionale del 30 agosto che ci avrebbe permesso di capire se siamo pronti ad affrontare il livello nazionale. Di sicuro saremo presenti ad uno dei meeting nazionali giovanili e alle regionali vicine”.
Presidente Curzi, secondo lei come si potrebbero aumentare i tesserati nei vari sodalizi e, conseguentemente, anche nella Federazione? “Il tema è molto vasto ed è difficile sintetizzare in un’intervista. Noi cerchiamo di essere vicino al territorio e farci vedere e far conoscere uno sport bellissimo come il nostro a coloro i quali frequentano il Lago di Mercatale. Se i nostri ragazzi e master si divertono, fungono da attrattori per gli altri e quindi si crea un volano positivo”. Si parla sempre più insistentemente del coastal rowing da inserire nel programma olimpico e quindi di un suo sviluppo, lei ritiene che questo possa essere un volano per sviluppare ulteriormente il canottaggio lungo lo Stivale?
“Noi siamo l’unica società marchigiana a remare su un lago. In questo momento siamo, quindi, più concentrati sullo sviluppo del canottaggio in acqua piatta. Ma considerando che le società sul mare sono tante, credo che sia importante, per tutto il movimento remiero, se il coastal rowing possa far aumentare di tanto i numeri. In questa stagione così corta anche noi stiamo pensando a una possibile partecipazione ai Campionati Italiani di Coastal Rowing e Beach Sprint. Questo grazie alla collaborazione con le società della costa che ci hanno permesso di fare qualche esperienza in mare”.
Presidente, nel concludere ha qualche ringraziamento da fare? “Assolutamente sì. Voglio ringraziare, in questo anno difficile, innanzitutto il mio staff che, nonostante le avversità, ha continuato a credere nel progetto di rilancio del canottaggio nel nostro territorio. Voglio ringraziare i ragazzi che in un momento difficile avrebbero potuto mollare tutto e invece si sono ricompattati insieme a noi per continuare a fare lo sport che hanno scelto. Magari quest’anno gareggeremo poco ma l’aver creato un gruppo così compatto lo ritengo un traguardo importante”.