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Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Tremezzina

lunedì 3 Agosto 2020

Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Tremezzina


ROMA, 03 agosto 2020 – La Canottieri Tremezzina, nata nel 2010, in soli dieci anni si è ritagliata uno spazio adeguato nel panorama remiero nazionale, attestandosi sempre nella zona alta delle classifiche nazionali, e fornendo alle nazionali giovanili atleti di tutto rispetto come Greta Martinelli. Un’atleta che, da junior, prima ha vinto ai mondiali junior due medaglie di bronzo nel 2016, nell’ammiraglia, e nel 2018 nel singolo, poi al suo esordio nelle categorie superiori ha vinto nel 2019 nella categoria pesi leggeri, e in una sola stagione, il titolo mondiale under 23  e quello assoluto nel quattro di coppia. La società, presieduta da Riccardo Cadenazzi, ha sede a Colonno, cittadina situata nel ramo sud-ovest del lago di  Como.  Un’associazione nata con l’intento di formare atleti da avviare alla pratica del canottaggio, ma il tutto all’insegna della totale condivisione e divertimento.


Una realtà che, con grande vitalità, continua il suo lavoro di promozione, ed è per questo che chiediamo al Presidente Cadenazzi di illustrarci come vede il futuro del canottaggio nel suo territorio: “Sono abbastanza preoccupato perché il canottaggio, oltre a richiedere a volte più sacrifici rispetto ad altre discipline, per la conformazione del nostro territorio non può usufruire di un grande bacino di utenza e, quindi, i numeri degli atleti sono sempre abbastanza limitati. Quello a cui aspireremmo, anche grazie all’aiuto di un nuovo giovane allenatore, è diffondere sempre più questo sport anche tra i più giovani attraverso iniziative organizzate con le scuole secondarie di primo grado”. 


Ci può illustrare a quali programmi stava lavorando lo staff tecnico remiero della sua Società prima del lockdown? “I ragazzi più grandi si stavano preparando in previsione degli impegni nazionali e delle qualifiche per affrontare gli eventi internazionali. Alcuni tra i più giovani iniziavano proprio allora ad acquisire sicurezza nelle uscite in acqua”. La normalità è tornata con le uscite in barche multiple, ma come hanno vissuto il periodo di quarantena i suoi tesserati? “I ragazzi più grandi hanno seguito un programma preparato dall’allenatore e hanno avuto la possibilità di utilizzare presso le proprie abitazioni remorgometri e alcuni altri attrezzi. È stato più difficile coinvolgere negli allenamenti i più giovani che si sono rimessi di nuovo al lavoro costantemente solo al via dei programmi di allenamento a loro dedicati dal Comitato FIC Lombardia”. 


Da più parti si sente affermare che la nostra vita e i nostri comportamenti non saranno più gli stessi di prima della pandemia, lei ritiene che anche nel canottaggio questo sia vero, ma soprattutto lei ritiene che andiamo verso un cambiamento delle nostre abitudini? “Indubbiamente abbiamo tutti già cambiato le nostre abitudini. Quello che mi auguro è che si possa presto tornare alla normalità anche se, nonostante le difficoltà incontrate, i ragazzi si sono adattati ai cambiamenti con disciplina. La mia speranza, dopo quello che è accaduto, è che si possa valorizzare uno sport come il canottaggio che si svolge prevalentemente all’aria aperta. Un valore aggiunto per chi ha la fortuna di abitare vicino ad uno specchio d’acqua”. 


Presidente Cadenazzi, tutti si sono trovati nella condizione di doversi reinventare durante la quarantena, lei come valuta le gare virtuali organizzate dalla Federazione durante il periodo di chiusura? “Le gare virtuali sono state una buona occasione per mantenere vivo l’entusiasmo e lo spirito alla competizione nei ragazzi”. Presidente, nel concludere questo dialogo, alla luce della riprogrammazione del calendario remiero nazionale le chiediamo in che modo il team affronterà l’ultima parte di questa funestata stagione remiera? “I ragazzi più grandi si stanno allenando a pieno ritmo presso le strutture del Centro Remiero di Pusiano, mentre i più giovani si allenano nella sede della Canottieri Tremezzina. Tutti si allenano con l’intenzione di partecipare a quante più competizioni possibili e questo è anche il mio auspicio”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”