News

Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Moto Guzzi

sabato 20 Giugno 2020

Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Moto Guzzi


ROMA, 20 giugno 2020 – Quando si parla di Mandello del Lario e di canottaggio non si può non pensare subito alle “Aquile Rosse”, ai “Guzzini”, al mitico Moioli e a tanti altri nomi altisonanti che hanno fatto la storia del canottaggio italiano e internazionale. Parliamo quindi della Moto Guzzi, la Canottieri Moto Guzzi, e per farlo incontriamo virtualmente la Presidente Rossella Scola, figlia d’arte remiera, che ha investito il suo tempo libero alla società remiera di Mandello. Anche a lei la domanda iniziale tratta questo particolare momento e, quindi, le chiediamo d’illustraci i progetti predisposti prima del lockdown. “I progetti che stavamo sviluppando erano molti e riguardavano diversi ambiti della gestione. Quello al quale sicuramente siamo più affezionati è relativo all’apertura di una specifica sezione per i disabili intellettivi.


Sul nostro territorio ci sono già alcune realtà che si occupano specificamente del coinvolgimento di ragazzi con disabilità e, con la loro collaborazione, stavamo, e stiamo tutt’ora, cercando di costruire un progetto che consenta a questi ragazzi di avvicinarsi allo sport del canottaggio e alle sue meraviglie. Esistono poi tutti quei progetti, volti alla stabilizzazione e al consolidamento dell’ordinaria amministrazione, sia dal punto di vista finanziario che tecnico-amministrativo, in grado di impattare fortemente su una proficua gestione della società: la linfa che ci consente di esistere e ci impone uno scopo restano gli atleti di tutte le età che vogliono entrare a far parte del mondo del canottaggio.


Per questo vogliamo costruire una struttura efficiente che possa non solo accompagnarli in questo percorso, ma verso la quale essi stessi decidano di spendersi come persone. Infine a inizio 2020, attraverso il confronto con alcune realtà del territorio mandellese affezionate alla ASD Canottieri Moto Guzzi e al canottaggio in generale, si è pensato di riproporre una regata storica che si svolgeva tempo addietro sul ramo lecchese del Lago di Como. Purtroppo l’emergenza sanitaria ci ha costretti, per ora, a mettere in pausa il programma sul quale torneremo al più presto in vista del 2021”.


Come hanno vissuto il periodo di quarantena i suoi tesserati? Sono già ripartite le attività sportive? “Certamente la crisi sanitaria ha colpito anche il nostro territorio. Non abbiamo raggiunto situazioni estreme di altre province lombarde, ma ne siamo rimasti colpiti in maniera importante. Come associazione abbiamo provato a fare tutto il possibile per stare vicini ai nostri soci, atleti e ai tecnici, tuttavia le difficoltà sono state comunque evidenti.


Dal punto di vista sportivo le attività della sezione agonistica non si sono mai fermate perché è stato possibile mettere a disposizione di ogni atleta un remoergometro e, in questo modo, i ragazzi hanno potuto proseguire la preparazione in autonomia. Inoltre per mantenere vivo lo spirito di squadra è stato costituito un team, del quale si è occupato il consigliere Paolo Agliati, sulla piattaforma logbook di Concept2 attraverso la quale abbiamo partecipato a diverse iniziative. Per la sezione giovanile la situazione è stata decisamente più complicata poiché le attività si sono bloccate per diversi mesi.


In ogni modo, da qualche settimana, le attività delle squadre sono riprese sotto la guida dei tecnici Giuseppe Moioli e Luigi Riva, con la collaborazione di Marcello Nicoletti per la sezione agonistica e di Giorgio Ronchetti, Marco Zonno e Umberto Scola per la sezione giovanile. Il tutto ovviamente nel pieno rispetto di tutte le normative sanitarie. Sono riprese anche le attività della sezione master, ma purtroppo le condizioni non ci consentono nell’immediato di riavviare le attività della sezione amatoriale. Stiamo lavorando per consentire anche a quest’ultima categoria di ripartire”.


Pensa di poter ripristinare i progetti iniziali e di svilupparli ulteriormente? “Ovviamente i progetti per la stagione 2020 sono stati sconvolti. In ogni caso il nostro lavoro continua con ancora più passione e dedizione di prima: quello che non siamo riusciti a costruire nel 2020 lo costruiremo ancora più in grande nel 2021 …  Perché se credi in qualcosa di grande si deve insistere sempre!”.


Come valuta le gare virtuali organizzate dalla Federazione durante il lockdown? “Tutte le iniziative volte a mantenere gli atleti vicini al canottaggio sono state fondamentali. Anche le gare virtuali organizzate dalla Federazione hanno consentito a tutti coloro i quali sono stati coinvolti di sentirsi parte della grande famiglia remiera italiana, soprattutto in questo momento così difficile. Tornare a confrontarsi con altri atleti su un remoergometro, o tramite i circuiti GBAD, ha consentito di dare ossigeno a quella fiamma di passione che questa quarantena ha cercato di soffocare”.


In che modo affronterà l’ultima parte della stagione remiera da settembre a dicembre? “La nostra prima e principale priorità è la sicurezza di atleti e tecnici. Ci atterremo a tutti i protocolli di sicurezza fino a quando sarà necessario. Per il resto le nostre attività proseguiranno nel modo più completo possibile e parteciperemo, come abbiamo sempre fatto, alle manifestazioni remiere cercando di portare il nostro contributo all’Italia del Canottaggio. Inoltre è soprattutto in momenti difficili, come quello che abbiamo vissuto e che in parte stiamo ancora vivendo, che ci si deve ricordare del valore della relazione e del confronto con altre società, perché è solo così che si può sperare di continuare a crescere!”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”