Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Luino
Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Luino
ROMA, 20 luglio 2020 – Dal Nord Est con un salto virtuale ci spostiamo a Luino, sul Lago Maggiore, per dialogare con il Presidente della Canottieri Luino, nata nel 1888 e, quindi, con la stessa anzianità della Federazione Italiana Canottaggio. A presiedere questa storica società c’è Luigi Manzo, un uomo impegnato, da sempre, nell’organizzazione sportiva che ha nel suo curriculum la Direzione Generale del COL di Varese e, dal 2019, quella del COL Sabaudia MMXX. Ma non basta perchè, come Presidente della Canottieri Luino, ha anche organizzato con successo il FISA World Rowing Tour 2015. Insomma un Presidente tra i più attivi al quale, senza indugiare oltre, chiediamo di illustrarci i programmi che stava predisponendo con la sua società prima del lockdown: “Prima della quarantena avevamo avviato, ancora un volta, un importante lavoro di promozione sulle scuole che avrebbe dovuto sviluppare i suoi effetti proprio da marzo in poi. Purtroppo è saltato tutto e abbiamo dovuto rinviare la programmazione al nuovo anno. Nel contempo stavamo preparando per l’esordio alle prime regate ed al Festival dei Giovani alcuni giovanissimi che si erano avvicinati al Canottaggio durante i corsi estivi. Nutrita anche la programmazione dei tour remieri, da effettuare durante tutta l’estate, che avrebbe visto ospiti provenienti dai Club di cinque Continenti; tutto cancellato a seguito delle limitazioni ai trasferimenti imposti dai vari governi. Un vero peccato. Abbiamo perso un anno”.
Una situazione di chiusura e rinuncia che è stata vissuta da tutta l’Italia, ma che a fatica ora pare alle spalle e tutto sta tornando lentamente alla normalità. Presidente, ci racconta come hanno vissuto questo periodo di quarantena i suoi tesserati e se anche nel suo sodalizio la possibilità di tornare in barca ha rasserenato gli animi? “Indubbiamente ci si è dovuti adattare ad una situazione tanto inattesa quanto stravolgente per la vita privata di ciascuno, oltre alla preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari. E’ mancato a tutti il contatto interpersonale, la ‘sana abitudine’ di trovarsi quotidianamente in Canottieri, gli allenamenti insieme e le uscite in barca. Emozioni e sensazioni non facilmente replicabili utilizzando i ‘social’. Ovviamente l’allentamento di alcune limitazioni, seppur con le regole imposte dai protocolli regionali lombardi, è stato accolto con entusiasmo e come un passo importante verso il ritorno, auspicabile, alla completa normalità”.
Lei ritiene di poter ripristinare i programmi iniziali e di svilupparli ulteriormente? “La maggior parte dei progetti iniziali, come detto, ha dovuto essere cancellato o posposto. Lavoreremo per riprenderli integralmente e, ove possibile, perfezionarli e svilupparli. La Canottieri Luino non si ferma mai”. La Federazione durante il lockdown ha organizzato delle gare virtuali, lei che valutazione dà a questa iniziativa? “Direi che hanno rappresentato l’unico momento di confronto agonistico e di finalizzazione delle ‘noiose’ sedute di allenamento tra le mura domestiche. Una positiva iniziativa che ha rivitalizzato l’attenzione degli atleti”.
La ripartenza passa anche dalle competizioni, la sua Società come affronterà l’ultima parte della stagione remiera programmata da settembre a dicembre? “Cercheremo di chiudere l’anno partecipando a tutte le regate in programma, anche per far riassaporare agli atleti il gusto del confronto in diretta sui campi di regata. Rivedremo tutta la pianificazione per la nuova stagione in modo da entrare nel nuovo anno con la giusta velocità”.
Presidente Manzo, nel concludere, le chiediamo se si è mai sentito solo in questo periodo così duro per tutti e soprattutto all’interno del mondo remiero della sua società? “Mai un momento e per questo, in un periodo sicuramente difficile e complicato, non posso non mettere in risalto il grande senso di responsabilità di tutti i Soci e Tesserati nonché il loro attaccamento alla Canottieri. Per questo, grazie a questa opportunità, voglio rivolgere un plauso ai giovani atleti che hanno dovuto subire, per lunghissime settimane, una vera e propria reclusione per poi riprendere il loro sport del cuore con rigoroso rispetto dei protocolli e con la consapevole adozione delle norme comportamentali loro richieste. Un ringraziamento va, infine, ai miei Dirigenti ed Allenatori che stanno conducendo, con un grandissimo lavoro, la nave fuori dalla tempesta verso acque più tranquille”.