Focus sulle Società Remiere: il Gruppo Sportivo Marina Militare di Sabaudia
Focus sulle Società Remiere: il Gruppo Sportivo Marina Militare di Sabaudia
ROMA, 25 luglio 2020 – Torniamo a Sabaudia, città stretta tra le dune tirreniche del quaternario, il Lago di Paola, il Promontorio e il Parco Nazionale del Circeo, per conoscere il Gruppo Sportivo Marina Militare. Un sodalizio sportivo militare che a Sabaudia ha casa. Diretto dal Capitano di Fregata Sergio Lamanna, è presieduto dal Capitano di Vascello Ruggero Battelli che riveste anche il ruolo di Capo Ufficio Vela Sport dello Stato Maggiore Marina. La Marina Militare nello sport, in genere, e nel canottaggio, in particolare, ha tra le sue fila atleti di alto livello che si allenano in strutture all’avanguardia. Da sempre impegnata nell’organizzazione delle regate nazionali e regionali, negli ultimi anni l’Ente è entrato a far parte del Comitato Organizzatore Sabaudia MMXX proteso nell’organizzazione di eventi continentali e mondiali che caratterizzeranno il quadriennio 2021-2024.
Ma conosciamo meglio questa realtà remiera dialogando con il Comandate Battelli al quale chiediamo di illustrarci, come consuetudine per questa rubrica, i programmi che il Gruppo Sportivo Marina Militare di Sabaudia stava predisponendo prima del lockdown: “Tutti gli atleti del gruppo, in ogni disciplina, erano in preparazione olimpica, alcuni anche fuori dall’Italia. A Sabaudia in particolare il Gruppo Sportivo, oltre ad essere impegnato con il collegiale di canottaggio, viveva le ultime e concitate fasi di approntamento degli apprestamenti terrestri che avrebbero ospitato, da li a poco, la 1^ tappa della Rowing World Cup!”. Comandante, oramai si sta tornando alla normalità con le uscite anche in barche multiple, ma come ha vissuto il periodo di quarantena tutta l’organizzazione militare del suo sodalizio?
“Il comando del centro remiero ha reagito esattamente come avrebbe fatto il comandante di una nave, confortato, peraltro, da una logistica assolutamente adeguata a garantire ogni prescrizione normativa nazionale e militare. Tutti gli atleti presenti presso il centro al momento del lockdown, sono stati mantenuti in sede sia per preservare al massimo la loro salute, sia per preservare quella altrui nelle primissime fasi della pandemia, quando ognuno di noi poteva essere esposto a rischio contagio, ma anche al rischio di contagiare. La permanenza in caserma, nel rispetto di ogni prescrizione, ha altresì consentito di predisporre ogni attrezzatura affinché gli atleti potessero seguire il proprio programma di allenamento a secco presso i propri alloggi opportunamente seguiti dai propri allenatori. La presenza degli atleti militari presso il nostro centro a Sabaudia ha inoltre garantito un nucleo di risposta alle numerose esigenze a cui la città di Sabaudia, come tutte, ha dovuto far fronte nel garantire risposte alle numerose esigenze sociali che la situazione emergenziale generava quotidianamente”.
Lei ritiene di poter ripristinare i programmi iniziali e di svilupparli ulteriormente? “Riteniamo che le progettualità possano essere riprese e condotte puntando al raggiungimento dei medesimi obbiettivi, pur nelle opportune cornici di sicurezza. Diverso è per programmi da realizzare per lo sviluppo dei suddetti progetti, questi, come in ogni momento di crisi, dovranno essere modificati ed adeguati alla contingenza in essere”. Durante il lockdown sono state organizzate e svolte dalla Federazione alcune gare virtuali. Ci può dare la sua valutazione su questo nuovo modo di fare canottaggio? “Una grande sfida organizzativa, quella perseguita dalla Federazione Italiana Canottaggio, conclusa con un triplice successo: quello propriamente organizzativo che ha dimostrato e confermato l’assoluta professionalità dello staff federale; quello sportivo, sancito dagli innumerevoli record nazionali ed internazionali registrati; nonché quello, non meno importante, psicologico il cui valore ha segnato positivamente non solo gli atleti di ogni categoria, ma anche e soprattutto gli spettatori e supporter dell’evento nazionale che hanno potuto ritrovare nell’iniziativa la voglia e la determinazione a ripartire con grinta e determinazione!”.
In che modo il Gruppo Sportivo Marina Militare intende affrontare l’ultima parte della stagione remiera programmata da settembre a dicembre? “Marina e Federazione affrontano le stagioni remiere insieme ed in assoluto coordinamento da anni, direi da sempre. La affronteremo cosi anche questa volta, l’unione di professionalità e volontà non può che garantire il miglior risultato”. La Marina Militare è parte integrante del Comitato Sabaudia MMXX il quale organizzerà i prossimi eventi internazionali a Sabaudia. Quale apporto garantisce l’Istituzione all’organizzazione sportiva? “Al di là del supporto logistico, ovverosia la completa disponibilità del Centro e delle sue strutture, opportunamente rimodulate e rinnovate per l’evento anche grazie al concorso dei vertici istituzionali sportivi, la Marina offre un modello organizzativo e lavorativo che può completarsi e completare le professionalità degli altri principali organizzatori dell’evento”.
Comandante Battelli, lei ritiene che la mancata organizzazione della Coppa del Mondo 2020 possa influire nel prosieguo delle organizzazioni di eventi o, nonostante tutto, è servita a migliorare tutta la macchina organizzativa? “Noi crediamo molto nell’addestramento e nelle esercitazioni in eventi simulati per maturare l’esperienza necessaria a perfezionare la nostra risposta operativa. In tal senso il mancato svolgimento della Coppa del Mondo 2020 arricchirà il bagaglio organizzativo dei prossimi eventi”. La Marina Militare affianca, da diversi anni, le attività della Federazione Italiana Canottaggio ospitando la nazionale in collegiale a Sabaudia. Lei ritiene che queste sinergie possano migliorare e consolidarsi negli anni a venire? “Finché ci sarà la reciproca consapevolezza che l’unione di esperienze, professionalità e volontà produca maggiori conoscenze, migliori soluzioni e più grande determinazione, non potrà che essere così!”.
Dai primi anni ’40 del secolo scorso, la Marina Militare è di stanza a Sabaudia. Come valuta attualmente la commistione nel tessuto sociale tra la struttura militare, e ovviamente le donne e gli uomini in divisa, la cittadinanza e l’Amministrazione della città? “La Marina Militare nella sede di Sabaudia ha istituito i propri stabilimenti al fine di coniugare, sin dal principio, le esigenze formative della Forza Armata con quelle di supporto al neonato comune italiano. In tale ambito la Marina ha improntato la sua azione a Sabaudia sullo sviluppo di attività duali che consentissero il contestuale raggiungimento di obbiettivi istituzionali e sociali condivisi; così dalla nascita del collegio nautico Caracciolo, nel 1940, ci si è costantemente evoluti adeguando le esigenze ai tempi ed aggiornando obbiettivi e compiti perseguiti dalla Forza Armata, istituendo dapprima la ‘Scuola Remiera Interforze’ (1960) per poi professionalizzarsi come ‘Centro Sportivo Remiero della Marina Militare’ (2002). In ogni sua accezione il supporto sociale, didattico, formativo e sportivo verso i giovanissimi dell’agro pontino è sempre rientrato nelle finalità dell’Ente, garantendo ai giovani sabaudiani grandi possibilità di crescita e sviluppo sportivo, agevolando e sostenendo la vocazione sportiva della città in ogni sua accezione: agonistica, formativa e finanche economica”.
Nelle immagini:
– “Mariremo Sabaudia (Caserma Piave)”: foto paesaggistica della Caserma Piave, fulcro e location dell’evento Rowing World Cup;
– “Comandante Marisport, Capitano di Vascello Ruggero Battelli”: il comandante Battelli, presidente del Gruppo Sportivo Marina Militare e destinatario dell’intervista;
– “atleta MM, Luca Parlato, impegnato nella gara indoor virtuale”: uno degli atleti che hanno partecipato alla indoor 30′ timelapse e attuale convocato della squadra olimpica;
– “atleti squadra olimpica FIC all’ingresso del CPO – controllo temperatura”: scena giornaliera dell’ingresso degli atleti FIC in raduno presso il Centro di Preparazione Olimpica della Marina Militare, atto a salvaguardare la saluta di tutti gli atleti coinvolti nell’attività;
– “Atleta MM Catello Amarante impegnato nella consegna pacchi solidali – caritas – durante il lockdown”: atleta resosi disponibile, durante l’emergenza, a distribuire alle famiglie in difficoltà. in collaborazione con Comune di Sabaudia, Caritas e Protezione Civile;
– “Atleti marina militare canottaggio Amarante e Soares seduta allenamento”: i Marinai/Atleti durante una seduta di allenamento in barca.
– “Capitano di Vascello Ruggero Battelli, Presidente FIC Giuseppe Abbagnale, Capitano di Fregata Sergio Lamanna“
Speciale “Focus sulle Società Remiere”