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Focus sulle Società Remiere: il Circolo Canottieri Saturnia

venerdì 3 Luglio 2020

Focus sulle Società Remiere: il Circolo Canottieri Saturnia


ROMA, 03 luglio 2020 – Ancora nel Nord Est d’Italia per riparlare di canottaggio. In questa occasione ad intrattenerci è Gianni Verrone, vulcanico Presidente del Circolo Canottieri Saturnia, che fa una lunga disamina su quanto accaduto durante tutto il lockdown. Con lui iniziamo subito col chiedere quali erano i programmi che la sua realtà remiera stava predisponendo prima della chiusura per l’infezione pandemica: “Alla Vigilia del lockdown la società era impegnata a trecentosessanta gradi nell’avvio della nuova stagione agonistica. La squadra stava rifinendo la preparazione invernale, in vista dei Meeting Nazionali alle porte, mentre la compagine dirigenziale era impegnata nella preparazione dell’Assemblea Ordinaria dei Soci oltreché nella prosecuzione di importanti lavori di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria e nella scelta del nuovo Gestore del Servizio di ristorazione interno a beneficio dei Soci. Il lockdown, per quanto ad un certo punto fosse nell’aria, ha provocato un congelamento di tutte le attività portandoci a dover adattare tutte le attività in essere alla nuova situazione”.


Presidente, come hanno vissuto il periodo di quarantena i suoi tesserati e il 25 giugno, con la possibilità di poter utilizzare le barche multiple, si è tornati alla normalità? “Tutte le realtà del Saturnia hanno avuto un atteggiamento molto responsabile e collaborativo e il settore tecnico, su nostra sollecitazione, ha organizzato sessioni di allenamento via web sia per gli atleti che per i soci riscontrando notevole partecipazione. Questo è stato il modo migliore per far intendere a tutti che il Circolo Canottieri Saturnia era ancora attivo dando continuità alle attività in programma. I tecnici hanno individuato allenamenti alternativi, a quelli canonici, e questo è stato recepito positivamente dagli atleti. Il gruppo dirigente ha lavorato alacremente per fare in modo che, non appena la Regione Friuli Venezia Giulia avesse dato il via libera all’apertura dei Circoli Sportivi, il Saturnia fosse pronto con tutti gli adempimenti previsti e così è stato consentendo a soci ed atleti di entrare in sicurezza al Saturnia. Fondamentale, tra le decine di misure adottate, è stata l’adozione di un’applicazione telefonica in grado di far prenotare ai soci ed atleti le proprie attività consentendo la tracciabilità delle presenze come richiesto dai protocolli. Il 25 giugno lo interpreto non come un ritorno alla normalità, ma come un naturale percorso iniziato settimane prima, con le uscite di soci ed atleti in imbarcazioni singole, ovviamente gli atleti sono stati felici di allenarsi in imbarcazioni multiple anche se sono convinto che un periodo in singolo, seppur forzato, abbia contribuito alla crescita tecnica individuale delle nostre atlete e dei nostri atleti”.


Ritiene di poter ripristinare la programmazione pre-quarantena e svilupparla ulteriormente? “Assolutamente sì, poiché tutti i progetti che erano in itinere sono stati ripresi senza esitazione. Questo anche perché l’attenzione che abbiamo avuto sugli stessi non si è mai fermata. Ovviamente ci troviamo tutti a ragionare in termini diversi e condizionati dall’emergenza, ma stiamo imparando che vi sono molti modi diversi per affrontare le stesse attività”. Presidente Verrone, ci fornisce una sua valutazione sulle gare virtuali organizzate sia dal Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia e sia dalla Federazione durante il lockdown? “Sarò franco e sincero. Non le ho vissute molto bene poiché se da un lato mi rendo conto che il settore tecnico abbia bisogno di avere il polso della situazione sulle condizioni degli atleti, dall’altro mi sono interrogato sull’opportunità di far svolgere nelle proprie abitazioni gare di remergometro che, per loro natura, sono massimali e si sono svolte senza alcun presidio medico. Questo ha riversato sulle famiglie ogni responsabilità in caso di infortunio o malore dell’atleta. La Regione Friuli Venezia Giulia, fortunatamente, aveva emesso un’ordinanza che consentiva la riapertura dei Circoli per cui abbiamo fatto disputare le gare dei nostri atleti in sede organizzando un’adeguata presenza medica durante le gare. La sostanza delle responsabilità però non cambia, poiché vi sono state anche molte prestazioni vanificate da un sistema di controllo della gara tramite video in time laps da cellulare non ottimale. A tutt’oggi le risposte che mi sono dato non mi hanno convinto in maniera positiva”.


In che modo il CC Saturnia affronterà l’ultima parte della stagione remiera programmata da settembre a dicembre? “Lo farà come sempre con il massimo dell’impegno e della responsabilità possibile. Questo anche se va considerato che il lockdown, ed il perdurare della situazione di emergenza, hanno creato una situazione economica e finanziaria molto pesante per i circoli sportivi. Sono perplesso della scelta di far disputare i due eventi nazionali principali nella regione che ancora adesso risulta essere la più colpita dall’epidemia. Ritengo che il solo confidare che la situazione volga al meglio potrebbe non essere sufficiente. Per ora stiamo riscontrando difficoltà nelle prenotazioni alberghiere in quanto molte strutture sono ancora chiuse il che provoca degli aumenti dei prezzi considerevoli. Siamo inoltre preoccupati dal fatto che le strutture alberghiere chiedono caparre per le prenotazioni con il rischio che queste non vengano restituite nel malaugurato caso vi siano degli annullamenti”. Cosa pensa abbia lasciato questo periodo di lockdown? “Mi fa molto piacere poter sottolineare che, soprattutto nel periodo di quarantena, tutte le società remiere del Friuli Venezia Giulia con il prezioso coordinamento del Presidente del Comitato regionale, abbiano dialogato molto spesso in video conferenza per cercare di interpretare correttamente quanto emanato dagli organi competenti su come affrontare l’emergenza trovando sempre comunione d’intenti e reciproco aiuto”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”