News

Focus sulle Società Remiere: il Circolo Canottieri Barion Sporting Club

venerdì 7 Agosto 2020

Focus sulle Società Remiere: il Circolo Canottieri Barion Sporting Club


ROMA, 07 agosto 2020 – Rimaniamo in Puglia per parlare del Circolo Canottieri Barion Sporting Club che ha la sua sede a Bari nel prestigioso Molo di San Nicola. Il Barion, come viene comunemente chiamata, è una tra le società più antiche d’Italia che affonda le sue radici nel 1894. Ma prima di parlare con Francesco Rossiello, l’attuale presidente del sodalizio, ci piace ricordare i “Trabaccolanti”, nome dato agli atleti del quattro con del CC Barion Gaetano Caccavallo, Peppino Nacci, Paolo Diana e Vittorio Narducci che ancora oggi sono considerati i pionieri baresi del canottaggio. In quattro con i vogatori pugliesi, attivi nei primi del novecento, vinsero praticamente tutto salendo sui podi dei Campionati Europei dopo aver vinto anche i campioni nazionali. Una delle loro caratteristiche era sicuramente uno stile di voga, certamente non bellissimo da vedere, ma estremamente pratico ed essenziale. Questa loro peculiarità fece sì che gli venne “affibbiato” il curioso nome da battaglia “Trabaccolanti”, appunto.


Il CC Barion è anche la Società di Ruggero Verroca (già presidente del sodalizio) che in doppio, insieme a Francesco Esposito, dominò la scena internazionale negli anni ’80 nella categoria pesi leggeri: firmarono ben cinque titoli iridati dal 1980 al 1984 e si piazzarono quinti nel doppio senior ai Giochi di Los Angeles 1984. Fatto questo condensato di storia remiera del sodalizio, che ancora oggi miete successi in ogni dove, siamo a dialogare col Presidente Francesco Rossiello al quale chiediamo come si è evoluta nel tempo la pratica remiera nella Società, anche in relazione alle altre discipline sportive praticate dal sodalizio? “La pratica remiera è rimasta il fulcro principale del nostro sodalizio, dando modo ad altre discipline, canoa e vela, di crescere parallelamente. Sarà premura mia e del Consiglio Direttivo attuale di mantenere le pratiche sportive come obiettivo principale per la crescita del circolo, affiancandole alle attività come coastal rowing, canoa amatoriale vela e pesca sportiva che saranno ampliate per dar modo a tutti i soci di praticarle”.


Presidente ci può illustrare a quali programmi stava lavorando lo staff tecnico remiero della sua Società prima del lockdown? “I tecnici della sezione canottaggio lavoravano su equipaggi assemblati con atleti della categoria ragazzi e junior in vista delle gare nazionali e campionati italiani, mentre la squadra dei più giovani, allievi e cadetti, si preparava a ben figurare al Festival dei Giovani”. La normalità è tornata con le uscite in barche multiple, ma come hanno vissuto il periodo di quarantena i suoi tesserati? “Gli atleti e i tecnici hanno mantenuto costantemente i contatti con la squadra che si è allenata a casa sfruttando le piattaforme di collegamento più popolari, non è stato facile, ma i nostri tecnici sono riusciti a motivare i ragazzi”.


Come ha valutato le gare virtuali organizzate dalla Federazione durante il lockdown? “Con assoluta positività, poiché le gare virtuali hanno riscosso notevole successo sia tra i tecnici che gli atleti. E’ stata una geniale intuizione che ha contribuito a stimolare tutti, dirigenti compresi”. Da più parti si sente affermare che la nostra vita e i nostri comportamenti non saranno più gli stessi di prima della pandemia, Presidente lei ritiene che anche nel canottaggio questo sia vero, ma soprattutto ritiene che il cambiamento delle nostre abitudini sia inevitabile? “Sicuramente il covid ha cambiato le nostre abitudini e, non essendoci ancora certezza di un futuro migliore, continua a condizionare quotidianamente le nostre vite, le attività sportive e la stessa vita sociale fuori e all’ interno del circolo, quindi ritengo che si andrà verso un cambiamento delle nostre abitudini”.


Il calendario remiero è stato riprogrammato da Settembre, in che modo il suo sodalizio affronterà l’ultima parte di questa funestata stagione remiera? “Il Circolo ha dato piena disponibilità ai tecnici nell’individuazione delle gare a cui avrebbero ritenuto opportuno partecipare. Resta inteso che dobbiamo sempre e comunque prestare massima attenzione alle normative anti-covid. Con questa premessa contiamo di affrontare l’ultima parte della stagione remiera con equipaggi ben preparati”.


Presidente Rossiello, la sede del CC Barion è davvero molto bella, in pratica chiude lo straordinario Lungomare Nazario Sauro. In questa cornice affrontare il mare con una barca di canottaggio lo ritiene qualcosa di esclusivo e di irripetibile? “Il Barion è situato in una posizione particolarmente felice e in questo scenario il nostro circolo ci regala un’atmosfera ed un’ambientazione unica. In particolar modo, per un canottiere, ogni uscita all’alba o al tramonto è un’esperienza che non ha prezzo, anche questa unica e irripetibile!”.


Presidente, nel concludere, ci parla in breve del suo programma che, come Presidente del CC Barion Sporting Club, intende sviluppare? “Il nuovo ciclo che il circolo ha intrapreso vedrà lo sport, e in particolar modo la pratica remiera, al primo posto per poter riportare il circolo ai livelli internazionali che gli sono sempre appartenuti e questo dai mitici ‘Trabaccolanti’ a Ruggero Verroca, senza tralasciare gli innumerevoli atleti azzurri che il circolo ha sempre sfornato per la nazionale. In particolar modo, in questo momento, la sezione canottaggio tra allenatori e dirigenti vanta l’impiego di tre ex maglie azzurre che portano esperienza e lustro a tutto il movimento remiero del Barion”.


Speciale “Focus sulle Società Remiere”