Sabato a Roma al via l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria
Sabato a Roma al via l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria
ROMA, 29 novembre 2018 – L’Assemblea Nazionale Ordinaria o Straordinaria, come recita lo Statuto, è il supremo Organo della Federazione. Un appuntamento biennale al quale le Società, i Tecnici e gli Atleti, che compongono la stessa Federazione, non possono mancare poiché solo partecipando è possibile conoscere lo stato dell’arte dell’organizzazione federale. Inoltre, per far diventare il canottaggio uno sport ancor più moderno, c’è bisogno di condivisione e di dialogo in maniera da governare insieme i cambiamenti, per evitare che questi governino la Federazione facendole subire contraccolpi non controllati. Per comprendere meglio alcuni passaggi di questi cambiamenti che saranno portati all’attenzione dei Delegati, durante lo svolgimento dei lavori romani, abbiamo posto alcune domande al Vice Presidente Andrea Vitale il quale, con il ruolo di Presidente della Commissione Carte Federali, ha lavorato, e continua a farlo, alla predisposizione del documento da portare in Assemblea:
Presidente, prima di parlare delle proposte che il Consiglio intende portare all’attenzione dell’Assemblea, ci illustri quali sono le modifiche introdotte dal CONI.
“E’ presto detto: v’è la possibilità di un terzo mandato per tutti i Presidenti Federali; l’obbligo della presenza tra i componenti del Consiglio Federale di almeno tre componenti di diverso genere; che in ciascuna delle stagioni sportive concluse, comprese nei dodici mesi precedenti alla data di convocazione dell’Assemblea, le Società Affiliate abbiano svolto, con carattere continuativo ed effettivo, attività sportiva. Intendendosi per tale attività sportiva la partecipazione a qualsiasi gara e/o campionato valido per le classifiche nazionali ed iscritto nei calendari ufficiali Nazionali e Regionali della Federazione; è specificato che è da considerarsi attività sportiva, oltre a quella di tipo agonistico, anche l’attività di carattere amatoriale, scolastico e promozionale svolta nell’ambito di programmi federali. Quest’ultima modifica conferma, come avevo già affermato, che scompare dallo Statuto l’obbligo alle Società Affiliate di possedere almeno 20 punti nelle classifiche nazionali per poter esercitare il diritto di voto”.
Quali sono, quindi, le principali proposte che il Consiglio Federale intende portare all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria?
“Potrei rispondere di non avere altro da aggiungere a ciò che ho già rilasciato nell’intervista pubblicata su canottaggio.org lo scorso 12 novembre. Ritengo però che questo nostro appuntamento assembleare di sabato prossimo sia importantissimo per apportare allo Statuto della nostra Federazione dei correttivi determinanti per una corretta gestione dell’attività remiera. Ho già evidenziato prima come il CONI abbia apportato, tramite la nomina di alcuni Commissari ad acta, delle importanti modifiche negli Statuti delle Federazioni Sportive Nazionali”.
Entriamo nel dettaglio ora, e ci spieghi ancora meglio le modifiche statutarie sulle quali l’Assemblea si troverà a decidere.
“Dopo tanti incontri, e lunghi confronti, abbiamo ritenuto opportuno di insistere sulla prima proposta formulata dalla Commissione Carte Federali di introdurre la possibilità di garantire il voto plurimo al 50% delle Affiliate che possiedono i requisiti minimi per votare. Cioè, all’atto dell’indizione dell’Assemblea, sarà stilata una classifica speciale, che sarà a carattere crescente, data dalla sommatoria della posizione che ogni singolo affiliato, avente diritto al voto, ha ottenuto nelle classifiche nazionali nelle due stagioni sportive concluse e che precedono l’Assemblea stessa. Da questa classifica, appunto, scaturiscono i voti anzidetti. Una proposta che garantisce, praticamente, al 50% delle Società Affiliate di avere un voto plurimo: il primo 20% della classifica speciale avrebbe 3 voti in Assemblea, mentre il seguente 30% avrebbe 2 voti. Tutte le altre Società Affiliate che hanno svolto, con carattere continuativo, effettiva attività agonistica, amatoriale, scolastica e promozionale, svolta nell’ambito di programmi federali, avrebbero un solo voto, quello di base, garantito a tutte poiché, con le nuove norme introdotte dal Commissario ad acta, scompare lo sbarramento dei 20 punti minimi per partecipare con voto ad un’Assemblea”.
L’Assemblea, quindi, si troverà a pronunciarsi solo sul voto plurimo oppure ci sono altre proposte cui è chiamata ad esprimersi?
“Assolutamente no, poiché saranno proposte all’Assemblea altre due importanti novità. Una proposta si pone l’obiettivo di contribuire ad arginare l’abbandono dell’attività remiera dovuto a motivi di studio e, spesso, di cambio di residenza. Sarà proposta, quindi, l’introduzione del doppio tesseramento a favore degli atleti/universitari. Si tratta di una grossa opportunità data agli universitari che, pur rimanendo tesserati con la società d’origine, con la quale continuerebbero a svolgere attività regionale e partecipando ai meeting nazionali, potrebbero decidere di partecipare alle regate di Campionato italiano, oltre a quello universitario, con i CUS o con le organizzazioni universitarie affiliate. Altra importantissima proposta è quella che apre la possibilità alle palestre, che posseggono attrezzature propedeutiche al canottaggio, di Aggregarsi alla FIC per svolgere l’attività di Indoor Rowing. Queste società, o associazioni, avrebbero l’opportunità di Aggregarsi tesserando i propri Atleti e prendere parte a tutte le regate Indoor Rowing indette dalla nostra Federazione. Logicamente queste Aggregate dovrebbero possedere dei requisiti ed osservare delle norme specifiche previste dai nostri regolamenti”.
Ultima domanda, prima di darle appuntamento a Roma. Ritiene che le Società partecipanti all’Assemblea approveranno le proposte del Consiglio?
“Ritengo siano tutte proposte importanti. Per la loro formulazione la Commissione Carte Federali, in primis, e gli Uffici ed il Consiglio Federale, dopo, hanno molto dibattuto e studiato. Tutto è comunque perfezionabile. Personalmente penso che tutte le proposte, alle quali se ne aggiungono altre ugualmente utili, costituirebbero una grossa opportunità di crescita. Se alcune o tutte non dovessero passare non sarebbe un dramma, la gestione della FIC non avrebbe nocumento ma, sono convinto, che il mondo remiero italiano avrebbe perduto una bella opportunità di rinnovamento e ammodernamento e di governo del cambiamento”.
Claudio Tranquilli