Mondiali di Plovdiv. Risultati e resoconti SEMIFINALI 13/09
Mondiali di Plovdiv. Risultati e resoconti SEMIFINALI 13/09
PLOVDIV, 13 settembre 2018 –
QUATTRO DI COPPIA SENIOR FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: la barca polacca è la più performante e ai 500 metri è prima seguita a ruota dall’Ucraina e dalla Germania, mentre l’Italia è pericolosamente sesta a oltre una barca di distacco dalla terza posizione. Al passaggio di metà gara, mentre la Polonia continua la sua corsa vincente verso il traguardo, la Germania transita seconda davanti all’Ucraina, superata nel frattempo. L’Italia quinta ai mille dopo aver attaccato la Russia, continua la sua corsa per tentare di ricuperare il gap iniziale. Ai 1500 metri però è sempre quinta mentre le posizioni di passaggio sono di Polonia, Germania e Olanda che dal quarto posto ha superato l’Ucraina ed è passata terza. Sul finale la Polonia vince e va in finale insieme a Germania, seconda, e Olanda, terza. l’Italia nonostante abbia provato a risalire di posizione, si deve contentare di uno strettissimo quinto posto e della finale B. 1. Polonia 6.26.01, 2. Germania 6.28.84, 3. Olanda 6.30.65, 4. Ucraina 6.34.28, 5. Italia (Ludovica Serafini, Carmela Pappalardo-CC Aniene, Stefania Gobbi-Carabinieri/SC Padova, Chiara Ondoli-CC Aniene) 6.43.97, 6. Russia 6.45.33.
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Cina 6.26.49, 2. Gran Bretagna 6.29.03, 3. Stati Uniti 6.30.26, 4. Australia 6.31.44, 5. Bielorussia 6.34.62, 6. Romania 6.35.43.
QUATTRO SENZA SENIOR MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Australia 5.57.99, 2. Olanda 5.58.84, 3. Romania 6.00.08, 4. Polonia 6.04.00, 5. Bielorussia 6.15.85, 6. Svizzera 6.17.04
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: si stacca bene il quartetto azzurro che si piazza al comando dopo una prima parte dietro alla Repubblica Ceca. Al passaggio dei 500 metri l’Italia è prima davanti ai cechi e ai tedeschi. Di Costanzo e compagni non vogliono lasciare spazio agli avversari e macinano 41 colpi di passo e ai 1000 metri sono sempre leader della corsa davanti a Germania che con un aumento aveva, nel frattempo, superato la Repubblica Ceca che mantiene comunque la terza posizione. La Gran Bretagna dalla quarta posizione comincia ad aumentare e si porta a ridosso dell’Italia che si presenta sempre prima ai 1500 metri. Sul finale con una barca di vantaggio l’Italia rimane in controllo della regata, mentre alle spalle la Gran Bretagna lotta con la Germania per la seconda posizione. Sul traguardo Italia è prima e va in finale con Gran Bretagna, seconda, e Germania terza. 1. Italia (Matteo Castaldo-Fiamme Oro/RYCC Savoia, Bruno Rosetti-CC Aniene, Matteo Lodo-Fiamme Gialle, Marco Di Costanzo-Fiamme Oro) 6.01.74, 2. Gran Bretagna 6.03.40, 3. Germania 6.04.44, 4. Sud Africa 6.08.00, 5. Repubblica Ceca 6.11.39, 6. Ucraina 6.24.18.
QUATTRO SENZA SENIOR FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Stati Uniti 6.41.10, 2. Australia 6.42.28, 3. Russia 6.44.16, 4. Olanda 6.45.20, 5. Gran Bretagna 6.49.95, 6. Nuova Zelanda 6.57.51
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: è la Romania la barca più veloce in partenza, subito viene riacciuffata sul passo dalla Danimarca che inizia a fare l’andatura con la formazione azzurra che porta un ritmo di 3 colpi che la porta al passaggio del primo intertempo terza dietro alla Cina mentre al comando c’è sempre la Danimarca. Italia terza a poco più di un secondo dalla Germania che continua a mantenere il ritmo elevato per rimanere agganciata alla prime due posizioni. A ottocento metri però subiscono il ritmo della Polonia che dalla quarta posizione si porta a ridosso della barca danese e trascinandosi dietro la Cina che supera l’Italia. Una situazione che destabilizza la barca azzurra che viene superata anche dalla Germania e al passaggio di metà gara è quinta. L’Italia reagisce e al passaggio dell’ultima frazione è quarta dopo aver ricuperato con un attacco il distacco dalla Germania. La formazione azzurra ingaggia un lotta serrata con la Cina che però mantiene la terza posizione davanti all’Italia che chiude al quarto posto in una semifinale che vede il passaggio, oltre che della barca cinese, anche della Danimarca, prima, e della Polonia, seconda. Italia in finale B. 1. Danimarca 6.49.65, 2. Polonia 6.52.55, 3. Cina 6.56.39, 4. Italia (Veronica Calabrese-Canottieri Gavirate, Aisha Rocek-Carabinieri/SC Lario, Ilaria Broggini-Canottieri Gavirate, Giorgia Pelacchi-SC Lario) 6.59.79, 5. Germania 7.04.60, 6. Romania 7.05.00
DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Norvegia 6.23.70, 2. Nuova Zelanda 6.26.53, 3. Spagna 6.27.12, 4. Gran Bretagna 6.28.98, 5. Austria 6.34.99, 6. Giappone 6.41.93
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: parte bene la coppia azzurra con quarantanove colpi di passo. Il ritmo degli azzurri, vice campioni del mondo a Sarasota e bronzo agli Europei di Glasgow, non sorprende il Belgio e l’Ucraina che sono dietro di loro al passaggio dei 500 metri, mentre più attardati, quarti, sono i pericolosi campioni europei irlandesi, i fratelli O’Donovan. Ancora prima la barca azzurra al passaggio di metà gara tallonati in seconda posizione sempre dal Belgio e in terza dall’Irlanda che nel frattempo aveva superato l’Ucraina. Italia sempre al comando anche ai 1500 metri, decisa a vincere la semifinale, e aumenta ancora il ritmo per contenere l’eventuale ritorno di Belgio e Irlanda. Il finale è tutto azzurro con Ruta e Oppo che vincono con mezza barca di vantaggio sul Belgio che sprinta per mantenere la seconda posizione davanti alla barca irlandese. Italia in finale. 1. Italia (Stefano Oppo-Carabinieri, Pietro Willy Ruta-Fiamme Oro) 6.21.94, 2. Belgio 6.22.83, 3. Irlanda 6.23.78, 4. Polonia 6.25.30, 5. Ucraina 6.31.37, 6. Repubblica Ceca 6.31.53
DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Romania 6.59.23, 2. Stati Uniti 6.59.95, 3. Svizzera 7.01.11, 4. Canada 7.01.50, 5. Sudafrica 7.02.48, 6. Australia 7.09.18.
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: con una partenza regolare le due azzurre si piazzano nella prima parte alle spalle della Polonia e sul passo riescono a superare le polacche transitando prime al rilevamento dell’intertempo dei 500 metri. Rodini e Cesarini devono scaricare la rabbia accumulata dopo il quinto posto raggiunto all’Europeo e con determinazione impongono il loro passo alle avversarie transitando prime anche a metà gara con alle spalle la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda che nel frattempo avevano contenuto le altre inseguitrici. L’Italia, oro in Coppa del Mondo, con trentasette colpi a 1300 metri non riesce però a rintuzzare gli attacchi della Nuova Zelanda e della Gran Bretagna e viene sorpresa anche dall’Olanda che a 1500 metri la supera in volata e al passaggio dell’ultimo intertempo sono quarte. Sul finale la bagarre fa scaturire l’Olanda che va a vincere risucchiando il vantaggio alla Nuova Zelanda, mentre la barca azzurra paga la prima parte di gara e, non riuscendo a invertire il passo, chiude quinta, lontana dalle prime tre posizioni. Italia in finale B. 1. Olanda 7.05.62, 2. Nuova Zelanda 7.06.75, 3. Gran Bretagna 7.07.09, 4. Polonia 7.12.72, 5. Italia (Valentina Rodini-Fiamme Gialle, Federica Cesarini-Fiamme Oro/Gavirate) 7.12.90, 6. Giappone 7.14.41.
DUE SENZA SENIOR FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Canada 6.58.57, 2. Nuova Zelanda 7.00.32, 3. Cina 7.14.48, 4. Australia 7.17.40, 5. Ucraina 7.24.72, 6. Ungheria 7.32.07
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: la barca spagnola è la più pimpante nelle primissime palate, ma subito dopo la Gran Bretagna si porta al comando seguita dall’Italia che al passaggio dei primi 500 metri è terza con mezza barca di vantaggio dalla quarta. Patelli e Bertolasi, forti della medaglie d’argento vinta in Coppa del Mondo a Linz e del bronzo all’Europeo di Glasgow, non si perdono d’animo e attaccano prima la Spagna superandola e poi le britanniche portandosi al comando ed a metà gara sono prime con una punta di vantaggio. Arrembanti e decise sono le caratteristiche descrivono le azzurre in questa gara, nella quale continuano la loro corsa verso il passaggio dei 1500 metri che le vede ancora prime sempre davanti a Gran Bretagna e Spagna. Negli ultimi quattrocento metri l’Irlanda dalle retrovie, sempre quinta nei vari passaggi, attacca e risale di posizione superando sul traguardo l’Italia per soli quattro centesimi. Ma l’Italia è seconda davanti alla Spagna e va in finale. 1. Irlanda 7.14.67, 2. Italia (Alessandra Patelli-SC Padova, Sara Bertolasi-SC Milano) 7.14.99, 3. Spagna 7.15.30, 4. Stati Uniti 7.16.61, 5. Gran Bretagna 7.17.95, 6. Russia 7.29.11
SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Gran Bretagna 7.43.01, 2. Stati Uniti 7.44.84, 3. Canada 7.45.85, 4. Polonia 7.52.07, 5. Olanda 8.00.82, 6. Russia 8.05.20.
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: è la Germania, oro in coppa del mondo, la più veloce in partenza ed è la concorrente che inizia a imporre il ritmo alle avversarie tra le quali l’azzurra Clara Guerra, con al collo tre bronzi conquistati durante l’arco della stagione, che dopo trecento metri reagisce e si porta al comando con un ritmo di trentasei colpi. Al passaggio della prima frazione l’azzurra è prima nettamente con alle spalle la Tunisia e la Francia, argento agli europei di Glasgow, che nel frattempo aveva superato la tedesca. Con un colpo in più delle inseguitrici, trentatre, l’Italia è prima anche a metà gara davanti alla Francia e alla Bielorussia, terza e campione d’Europa in carica. A 1200 metri un’arrembante Francia supera l’Italia e si porta al comando trascinandosi dietro anche la Bielorussia e all’Italia non rimane che il terzo posto ai 1500 metri con una barca di vantaggio dall’Australia che cerca di fare pressing per entrare in finale. Negli ultimi trecento metri la Bielorussia passa al comando e vince la semifinale seguita a ruota da Francia e Italia. Italia in finale. 1. Bielorussia 7.43.34, 2. Francia 7.43.41, 3. Italia (Clara Guerra-Fiamme Gialle/Pro Monopoli) 7.44.02, 4. Germania 7.50.13, 5. Australia 7.50.99, 6. Tunisia 8.00.07.
SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: Al via è l’ungherese Galambos a prendere il largo seguito dallo svizzero Schmid ma Martino Goretti fa buona guardia insediandosi da subito in terza posizione, seguito dal cinese Sun, passato al singolo dopo il bronzo iridato conquistato lo scorso anno dietro l’Italia sul doppio pielle a Sarasota. E’ sempre l’Ungheria a fare il ritmo, Galambos cerca di fare il vuoto con i suoi avversari tra cui Goretti che al suo fianco attacca subito la Svizzera per mettere in sicurezza il pass per la finale. A metà gara posizioni e distacchi sono praticamente invariati, lo skiff leggero azzurro è sempre terzo ma insidiato dalla Cina che non demorde mentre il messicano Lopez Garcia e lo sloveno Hrvat sembrano già con la testa alla finalina, impossibilitati a rientrare. Attacco di Schimd che vuole scrollarsi di dosso la scomoda compagnia di Goretti chiamato adesso a guardarsi dagli attacchi della Cina, che ai 1500 metri tallona letteralmente Goretti a pochi centesimi. Nel finale è spumeggiante l’azione elvetica che balza sull’Ungheria fino a sorpassarla, mentre alle spalle di Schmid e Galambos rinviene forte Sun, che sorprende l’azzurro al quale manca lo spunto per controbattere la sortita della Cina, che chiude in terza posizione costringendo l’Italia alla finale B. 1. Svizzera 6.54.03, 2. Ungheria 6.54.92, 3. Cina 6.56.79, 4. Italia (Martino Goretti-Fiamme Oro) 6.59.05, 5. Messico 7.04.49, 6. Slovenia 7.07.70
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Germania 6.52.97, 2. Stati Uniti 6.53.65, 3. Canada 6.55.72, 4. Gran Bretagna 6.59.33, 5. Australia 7.00.64, 6. Francia 7.10.39