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Senior – Mondiali 2017: gli avversari degli azzurri

venerdì 22 Settembre 2017

Senior – Mondiali 2017: gli avversari degli azzurri


ROMA, 22 settembre 2017
– Con la disamina della categoria Senior, impegnata nei Mondiali Assoluti di Sarasota, completiamo il quadro degli avversari azzurri alla rassegna iridata assoluta, il cui via è ormai imminente. Spettacolo garantito, quello della massima categoria, in cui l’Italremo schiera 10 equipaggi complessivamente tra maschili e femminili, in un Mondiale che da tradizione, essendo post-olimpico, può riservare sempre grandi sorprese. Gli azzurri sono pronti a giocare un ruolo da protagonista, con la sua squadra giovane e agguerrita, sapientemente guidata da un gruppo di ragazzi di grande esperienza.


Partendo dai maschi, nel singolo battesimo del fuoco per Salvatore Monfrecola (Ilva Bagnoli) che, dopo l’esperienza ai Mondiali Under 23 di Plovdiv a coronamento di una stagione che dimenticherà difficilmente, si guadagna i gradi di titolare nella specialità dei giganti – ben 39 gli sculler in gara – dove a farla da padroni saranno, da pronostico, il neozelandese Robert Manson, singolista da pochi mesi, ma già in grado di far segnare la miglior prestazione mondiale in singolo, l ceco Ondrej Synek, bronzo olimpico e campione mondiale in carica, il croato vicecampione olimpico Damir Martin e il cubano Angel Fournier Rodriguez, già in medaglia quest’anno in Coppa del Mondo, mentre non c’è l’altro portacolori della Nuova Zelanda, Mahe Drysdale, oro olimpico in carica.


Nel due senza l’Italia arriva in Florida da bronzo olimpico in carica, ma non coi protagonisti del podio di Rio 2016 bensì con il capovoga e il secondo carrello del quattro senza azzurro a sua volta terzo all’ombra del Corcovado: Giuseppe Vicino e Matteo Lodo (Fiamme Gialle), in Florida già da campioni d’Europa in carica. Per stupire nel due senza, l’Italia può contare sull’assenza totale del podio olimpico – gli imbattuti kiwi Murray e Bond non sono presenti così come il Sudafrica medaglia d’argento – ma dovrà fare i conti con i temibili fratelli croati Martin e Valent Sinkovic, che non hanno patito affatto, in termini di risultati, il passaggio dalla coppia (un oro olimpico e tre mondiali tra doppio e quattro di coppia nell’ultimo quadriennio), oltre che con Francia e Serbia, presenti con gli stessi equipaggi argento e bronzo proprio dietro Vicino e Lodo sul podio continentale di Racice.


Passando al due con, l’Italia difende il bronzo conquistato a Rotterdam 2016, ma lo fa con un armo del tutto nuovo, composto dal rientrante Vincenzo Abbagnale (Marina Militare), già iridato della specialità nel 2013, Jacopo Mancini (Tevere Remo) e il timoniere Riccardo Zoppini (SC Varese). Gara tutta da scoprire per loro, dal momento che nessun atleta del podio 2016 è presente: assente il Canada, medaglia d’argento a Rotterdam, è presente la Gran Bretagna campione del Mondo, che tuttavia come gli azzurri ha completamente rinnovato l’armo in ciascun suo componente.


Competizione serrata, quella del doppio con gli azzurri Filippo Mondelli (Moltrasio) e Luca Rambaldi (Fiamme Gialle) che giungono a Sarasota con al collo il titolo europeo di Racice e il terzo posto di Lucerna in Coppa del Mondo dietro Nuova Zelanda e Polonia, biglietti da visita che li erigono al rango di protagonisti della regata. Non sono i soli però, perché il trasferimento alla punta del doppio della Croazia, campione olimpico, è compensato dalla presenza, oltre che di neozelandesi e polacchi primi e secondi sul Rotsee (Da sottolineare che la Polonia a Racice giunse proprio alle spalle degli azzurri), di Lituania e Norvegia argento e bronzo olimpico, coi medesimi equipaggi d Rio. C’è dunque la leggenda norvegese Olaf Tufte, oltre 41 anni, due volte campione olimpico in singolo nel 2004 e 2008, argento nel doppio a Sydney 2000 e che ha festeggiato con il bronzo sempre nel doppio a Rio la sua sesta partecipazione olimpica.


Gli occhi dell’Italia tutta sono sul quattro senza azzurro, armo titolatissimo a Sarasota essendo campione del Mondo e bronzo olimpico in carica, nonché argento a Lucerna in Coppa del Mondo. 16 complessivamente i concorrenti alle medaglie nella “Barca degli Dei”, con Gran Bretagna e Australia, rispettivamente oro e argento all’ultima Olimpiade, che probabilmente continueranno sulle acque del Nathan Benderson Park la propria storica rivalità. L’Italremo, che è anche campione europeo in carica, cercherà di fungere da terzo incomodo con l’equipaggio composto da Domenico Montrone (Fiamme Gialle), Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYCC Savoia), Giovanni Abagnale (Marina Militare) e Marco Di Costanzo (Fiamme Oro). Quattro nomi di garanzia: Castaldo e Di Costanzo vinsero l’oro iridato ad Aiguebelette con il primo a Rio bronzo olimpico sul quattro senza mentre il secondo lo ha conquistato nel due senza con Abagnale; Montrone è invece anch’egli parte dell’armo che è riuscito a salire sul podio a cinque cerchi in Brasile.


Equipaggio totalmente rinnovato, venendo al quattro di coppia, per la Germania campione olimpica in carica, in una gara che vede assente l’Australia argento a Rio 2016. C’è l’Estonia terza invece, con un solo cambiamento rispetto all’armo in medaglia agli ultimi Giochi. In questa specialità l’Italia conferma il quadruplo bronzo europeo a Racice, con i giovanissimi Andrea Panizza (SC Lario), Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/SC Bissolati), Emanuele Fiume (Fiamme Gialle/Pro Monopoli) e il veterano Romano Battisti (Fiamme Gialle). In gara anche Lituania e Polonia con gli stessi equipaggi oro e argento agli ultimi Europei.


Per concludere con gli armi maschili, nell’otto la Germania sembra l’ammiraglia da battere: argento olimpico in carica, i teutonici quest’anno hanno vinto sia agli Europei che in Coppa del Mondo laddove hanno gareggiato, arrivano a Sarasota da imbattuti nel 2017 e imbastiranno una lotta serrata con la Gran Bretagna campione mondiale e olimpica in carica che però finora quest’anno è sempre arrivata dietro i tedeschi. In Florida ci sarà anche l’Olanda bronzo a Rio, e saranno da tenere d’occhio anche Australia e Nuova Zelanda, già sul podio quest’anno nelle regate internazionali. Gli Stati Uniti padroni di casa, tra i maestri della specialità ma da qualche anno indietro rispetto agli avversari, potranno contare sulla spinta del pubblico di casa per sorprendere i contendenti. L’ammiraglia azzurra inizia, invece, in Florida un nuovo percorso con un armo formato da tre reduci della barca di Rio 2016 – Emanuele Liuzzi (Fiamme Oro), Mario Paonessa (Fiamme Gialle) e il timoniere Enrico D’Aniello (SC Amalfi) – dalla riserva olimpica in Brasile Luca Parlato (Marina Militare) e dalle new entry Davide Mumolo, Cesare Gabbia (SC Elpis), Bruno Rosetti (SC Ravenna), Paolo Perino (Fiamme Gialle) e Leonardo Pietra Caprina (CC Aniene).


Venendo agli equipaggi femminili – tre quelli azzurri al via – nel due senza l’Italia si affida all’affiatamento di Ilaria Broggini e Veronica Calabrese (Gavirate), praticamente inseparabili in Nazionale come in società. Specialità difficile quella in cui le ragazze lombarde raccolgono il testimone di Sara Bertolasi e Alessandra Patelli, che riuscirono a portare l’Italremo a Rio 2016. Occhi sulla Nuova Zelanda, argento olimpico in carica che quest’anno ha dimostrato di non soffrire il ricambio di atleti visto che le nuove protagoniste del due senza rosa Kiwi si sono già imposte in Coppa del Mondo e alla Henley Royal Regatta. Gli Stati Uniti giocheranno in casa e cercheranno il colpaccio forti anche degli argenti conquistati in Coppa a Poznan e Lucerna, così come la Romania si presenta da campione d’Europa in carica. Danimarca bronzo olimpico in carica al via con un cambiamento rispetto al podio di Rio, mentre la Gran Bretagna oro a cinque cerchi cambia del tutto formazione.


La Gran Bretagna anche nel doppio, specialità in cui è argento olimpico, cambia completamente componenti dell’equipaggio, mentre la Lituania terza a Rio modifica un componente su due. Assente la Polonia campione a cinque cerchi, mentre è quasi al completo il podio degli ultimi Europei: la Repubblica Ceca campione è la stessa che trionfò in casa a Racice, l’Olanda seconda cambia il 50% dell’equipaggio mentre l’Italia si affida ancora una volta a Stefania Gobbi (SC Padova) e Kiri Tontodonati (CUS Torino), splendide bronzo continentale nel maggio scorso.


Chiude il quattro senza, al suo primo Mondiale da specialità olimpica (a Tokyo 2020 il debutto a cinque cerchi a scapito del quattro senza Pesi Leggeri). L’Italia schiera Ludovica Serafini, Carmela Pappalardo (CC Aniene), Aisha Rocek e Giorgia Pelacchi (SC Lario), che se la dovranno vedere tra le grandi, dopo la finale conquistata ai Mondiali Under 23 di Plovdiv, con l’Australia, che in base all’andamento della stagione si presenta a Sarasota come l’armo da battere. Da seguire anche la Gran Bretagna, iridata in carica ma con armo rinnovato, e Stati Uniti, argento a Rotterdam e che in casa confermano una sola componente della barca che lo scorso anno salì sul podio iridato. Assente la Germania medaglia di bronzo in carica.

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Para-Rowing – Sarasota