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Otto, doppio pielle femminile, due con e due senza pielle avanti: le dichiarazioni

mercoledì 27 Settembre 2017

Otto, doppio pielle femminile, due con e due senza pielle avanti: le dichiarazioni


SARASOTA (USA), 27 settembre 2017
– Sul Nathan Benderson Park di Sarasota nella terza giornata di gare dei Mondiali Assoluti, l’Italremo ha piazzato altre quattro barche ai turni successivi: l’otto Senior maschile, in finale grazie a una batteria sensazionale e spregiudicata vinta sulla Gran Bretagna; il doppio Pesi Leggeri femminile, che agguanta la semifinale grazie a un pimpante recupero; due senza Pesi Leggeri e due con, entrambi in finale dopo i rispettivi primo e terzo posto nel recupero. Ecco le loro dichiarazioni:


Enrico D’Aniello (SC Amalfi, otto Senior maschile, timoniere): “E’ stata una bella gara, siamo partiti molto forte e infatti per un attimo ho temuto di non poter reggere quel ritmo per tutta la gara, come invece poi siamo riusciti a fare. Siamo stati molto veloci e quando abbiamo agganciato il passo la barca correva fluida e distesa, tant’è che avevamo più di mezza barca ai 500 metri e una intera ai 1000 metri sulla Gran Bretagna. I ragazzi a quel punto hanno continuato a crederci e sono stati bravi a lavorare bene colpo dopo colpo, c’era assieme e le pale erano in sincrono sia all’attacco che in finale. Non era facile entrare in finale vincendo ma ce lo siamo meritato, facendo fruttare l’ottimo lavoro svolto a Piediluco nelle tirate contro due barche forti come quattro senza e quattro di coppia. L’equipaggio ha risposto bene in ogni suo uomo: primo e secondo carrello hanno imposto un bel ritmo, sette e otto sono riusciti ad alleggerire la prua mentre la parte centrale ha spinto per tutto ciò che aveva, sono i motori. Speriamo ora di ripeterci in finale, dove potremo anche sfruttare una chiusura che qui non abbiamo avuto necessità di fare. Adesso viene il bello…”.

Leonardo Pietra Caprina (CC Aniene, otto Senior maschile, capovoga): “Siamo partiti forte, e questo ci ha permesso di uscire subito dal gruppo e guadagnare metri sulla Gran Bretagna. Ai 500 metri Enrico ci ha fatto distendere e ci siamo messi su un passo a 40 colpi, tenuto fino a metà gara dove siamo passati con una barca luce di vantaggio sugli inglesi. Abbiamo mantenuto quel vantaggio fino ai 1500 metri, quando Rosetti ha chiamato dei colpi di rinforzo perché la velocità stava calando. A quel punto invece è aumentata di nuovo, la barca si è subito ripresa e siamo andati a vincere. Non ce lo aspettavamo, pensavamo sì di far bene ma non certo di vincere sulla Gran Bretagna, campione olimpica in carica anche se qui con un equipaggio rinnovato, di una barca”.


Valentina Rodini (Fiamme Gialle, doppio Pesi Leggeri femminile, capovoga): “Abbiamo disputato un buon recupero, siamo partite bene, riuscendo poi a tenere un gran passo. Abbiamo dato tutte noi stesse, e per il recupero è bastato. In semifinale sarà ancora più difficile, e dovremo dare ancora di più, e ci proveremo sicuramente, qui non si molla”.

Allegra Francalacci (SC Pontedera, doppio Pesi Leggeri femminile, numero due): “Il recupero è stato affrontato con grande determinazione, volevamo a tutti i costi un posto in semifinale e sapendo che sarebbe stata una gara difficile ce l’abbiamo messa tutta. La barca ha risposto bene sin dal primo colpo e questo è servito a mettere in sicurezza la qualificazione, tant’è che negli ultimi 500 metri abbiamo deciso di risparmiare un po’ di energie per la semifinale, lasciando il passo alla Gran Bretagna che invece continuava ad attaccarci per passare. Siamo contente di come è andata, adesso incrociamo le dita per la semifinale”.


Alfonso Scalzone (RYC Savoia, due senza Pesi Leggeri, capovoga): “Nel recupero ci siamo presentati in condizioni migliori rispetto alla batteria, quando io fisicamente non stavo bene per una lieve influenza. Abbiamo affrontato con la giusta determinazione avversari quotati come Gran Bretagna e Russia, contro i quali ci eravamo già battuti all’Europeo, contenendo i loro tentativi di rientrare su di noi, ed è andata bene”.

Giuseppe Di Mare (RYC Savoia, due senza Pesi Leggeri, numero due): “Abbiamo disputato il recupero non solo con la volontà di vincerlo, ma di sfruttarlo per ritrovare la giusta forma. Gli avversari sono tutti di valore e nessuno è qui per scherzare, noi compresi, che siamo al primo Mondiale Assoluto, siamo contenti di esserci e vogliamo anche dare il massimo per raggiungere il nostro miglior risultato”.


Vincenzo Abbagnale (Marina Militare, due con, capovoga): “Quest’anno il livello della competizione nel due con è piuttosto elevato, basti pensare che la Francia rimasta fuori dalla finale era composta da due medagliati olimpici di Rio 2016. Stiamo crescendo gara dopo gara perché ancora ci manca un po’ di assieme, adesso spero di fare in finale la nostra miglior performance per ottenere il risultato migliore possibile”.

Jacopo Mancini (Tevere Remo, due con, numero due): “Eravamo consapevoli che il ripescaggio sarebbe stato come una finale, perché uno solo sarebbe rimasto fuori tra gli equipaggi e quindi tutti avrebbero dato il massimo, per questo mentalmente eravamo preparati ad una gara dura. Il divario con le altre Nazioni non è così netto, e i tempi lo hanno dimostrato. Abbiamo disputato una gara totalmente opposta rispetto alla batteria, dove trovandoci nelle retrovie abbiamo scelto di gestire le energie, mentre nel recupero abbiamo provato a uscire subito dal gruppo, pagando però sul passo. Negli ultimi 500 metri poi abbiamo trovato un’ottima chiusura, che è un po’ la nostra forza, e ci siamo presi la finale, che era l’obiettivo minimo. Adesso daremo il massimo nell’ultima gara, e anche di più, perché è di quel più che abbiamo bisogno per mettere la punta davanti”.

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Para-Rowing – Sarasota