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Il bronzo olimpico di Giovanni Abagnale: emozioni a non finire!””

lunedì 29 Agosto 2016

Il bronzo olimpico di Giovanni Abagnale: emozioni a non finire!””

ROMA, 30 agosto 2016 – Determinazione, voglia di mettersi in gioco ed un talento straordinario: questi sono stati gli ingredienti, al netto dei suoi quasi due metri di altezza, che hanno portato Giovanni Abagnale, l’ultimo pezzo pregiato proveniente dalla miniera del Circolo Nautico Stabia, a guardare il mondo dall’alto in basso. In azzurro dall’età di 16 anni ed oggi solo ventunenne, il giovane vogatore della Marina Militare, sul due senza assieme a Marco Di Costanzo, è riuscito nell’impresa di conquistare una medaglia di bronzo in occasione delle Olimpiadi di Rio. Un risultato arrivato alla fine di un percorso lungo e impegnativo: “Ho incominciato questo quadriennio da Junior e, sin dall’inizio, ho cercato di lavorare al massimo delle mie possibilità per poter avere la mia occasione tra i Senior”. Dice Giovanni, che continua: “Ogni anno gli allenamenti crescevano di intensità ma, d’altra parte, riscontravo anche dei miglioramenti e questo mi spingeva a proseguire sempre con maggiore impegno. I tecnici, da parte loro, hanno fatto veramente un grande lavoro, mettendo tutti noi nelle condizioni di sostenere al meglio gli allenamenti, soprattutto durante i periodi più delicati”.

E prosegue l’atleta di Sant’Antonio Abate: “Di fondamentale importanza è stato anche l’ottimo gruppo che si è creato. Da parte di tutti i tecnici e tra noi atleti reciprocamente non mancava mai il sostegno e questo ci ha permesso di lavorare sempre serenamente”. Alla fine la grande occasione è arrivata: le Olimpiadi di Rio. Un’esperienza unica che però non si è limitata al campo di gara: “Un bel ricordo che mi è rimasto di quest’esperienza olimpica è stata la vita al Villaggio Olimpico. Lì si respirava veramente una bella atmosfera. Condividevo quello spazio con persone che comprendevo perché, esattamente come me, stavano rincorrendo un sogno e per arrivare a conquistare quel sogno avevano affrontato anni di sacrifici. Per questo mi sentivo un po’ a casa mia”. Marco Di Costanzo è salito sul due senza solo poche settimane prima dell’impegno olimpico, ma il cambiamento, per entrambi gli atleti, è stato solo un’ulteriore spinta a mettersi in gioco, come spiega lo stesso Abagnale: “Diciamo che quando c’è stato bisogno ci siamo fatti trovare pronti.

Con Marco sin da subito c’è stato un buon feeling anche se io all’inizio credevo che lui si fosse buttato un po’ giù, invece ho trovato un compagno di barca motivato, che ha lottato come non mai, proprio perché voleva dimostrare che potevamo fare una bella Olimpiade. Siamo arrivati a Rio senza mai fare una gara assieme. Quindi l’unico obiettivo che ci eravamo dati era quello di fare del nostro meglio gara dopo gara e così è stato, a cominciare dalle batterie, passando per la semifinale e poi in finale”. E proprio al termine di un percorso straordinario, l’emozione più grande: “Conquistare quella medaglia è stato qualcosa di indescrivibile. Finalmente avevo ottenuto quello per cui avevo lottato duramente. E’ stato fantastico. Quando sono salito sul podio mi sono sentito un re. E poi c’erano tutti i miei cari, orgogliosi di me, con gli occhi lucidi, è qualcosa che non si può spiegare. Forse, a dir la verità, ancora adesso faccio fatica a rendermi conto di questo risultato. Per me queste sono quelle cose che realizzi pienamente dopo un po’ di anni”.

Anche il ritorno a casa non è stato da meno: “L’accoglienza all’aeroporto è stata bellissima. C’erano un sacco di persone ad aspettarmi, alcuni sventolavano delle bandiere. Anche il mio Comandante, Antonello Alias, era sceso di proposito da Sabaudia per accogliermi. E poi la sera, tutto il paese era in festa, c’era la banda, tantissime persone, veramente bello… qualcosa che porterò per sempre con me”. Poi neanche il tempo di respirare e già di nuovo in barca, stavolta sull’otto per il Mondiale Under 23: “A Rotterdam mi ha fatto piacere ritrovare i miei compagni di squadra, carichi e motivati a fare del nostro meglio. Personalmente tenevo molto a fare bene poiché è il mondiale della mia categoria (l’otto under 23 con a bordo Giovanni Abagnale si è piazzato al 6° posto ndr)“. Chiudiamo coi ringraziamenti: “Voglio ringraziare i miei genitori e mia sorella che per me hanno organizzato di tutto e di più, la Marina Militare, che mi consente di inseguire il mio sogno e poi tutti coloro che mi hanno seguito da casa. Vorrei concludere con un ringraziamento speciale a Nunzio Sorrentino un grande professionista, sempre pronto e disponibile per qualsiasi cosa”.