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Coupe: quattro barche su quattro in finale a Poznan per l’Italjunior  maschile

venerdì 29 Luglio 2016

Coupe: quattro barche su quattro in finale a Poznan per l’Italjunior  maschile

POZNAN, 30 luglio 2016 Quattro barche maschili impegnate nelle batterie, quattro finali acciuffate per l’Italjunior impegnata sul lago Malta, a Poznan, nella trentaduesima edizione della Coupe de la Jeunesse. En plein dunque per gli azzurrini, che da questo pomeriggio inizieranno la corsa per le medaglie con gli altri equipaggi maschili già in finale diretta. La prima imbarcazione a centrare la finale è stata il quattro senza di Martin Accatino, Gustavo Ferrio, Leonardo Verrone (CC Saturnia) e Adalberto Rinaldi (RCC Tevere Remo), secondo alle spalle della Gran Bretagna che ha mostrato i muscoli in questa batteria, mentre l’armo azzurro per il pass ha avuto la meglio sull’Austria, attardata di quattro decimi ma comunque qualificata, e sulla Polonia giunta a un secondo e mezzo dall’Italia. In finale con la seconda piazza anche il quattro di coppia composto da Matteo Ciriello (Marina Militare), Alan Bergamo (SC Elpis), Matteo Manzi (SC Lario) e Guglielmo Pacifico (SC San Cristoforo). Terzo all’avvio, il quadruplo azzurro inizialmente terzo risucchia prima dei 1000 metri il Portogallo, che poi sparisce dai radar della qualificazione, e va a prendersi la finalissima alle spalle ancora una volta della Gran Bretagna, prima per tre secondi, mentre l’Austria completa la griglia delle finaliste da questa batteria.

Con il terzo posto passa il singolo di Gabriele D’Alfonsi (Fiamme Gialle), autore di una gara in rimonta. Una rimonta iniziata poco dopo la metà gara e concretizzatasi all’ultimo quarto di regata sul portacolori dell’Austria, coronata con il sorpasso definitivo a meno di 300 metri dall’arrivo, dove il singolista azzurro ha chiuso a due secondi e mezzo dal Portogallo vincitore e a due dal portacolori dell’Ungheria, condannando fuori dalla finale lo sculler austriaco per quasi due secondi. Accede in finale senza troppi patemi infine il doppio di Vittorio Piani e Matteo Amadini (SC Eridanea). Terzo al via alle spalle di Gran Bretagna e Ungheria, con le posizioni che restano praticamente invariate per tutto l’arco della regata, il doppio azzurro tiene sotto controllo le tentate sortite di Olanda e Austria, per poi consolidare sul traguardo la terza piazza valevole per la qualificazione lasciando olandesi e austriaci a circa cinque secondi di distanza.

Le quattro barche azzurre che centrano l’obiettivo vanno ad aggiungersi a quelle già in finale diretta, ovvero due senza, quattro con e otto.