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Alessandra Patelli a fianco di Admor-Adoces per “Match It Now”

giovedì 22 Settembre 2016

Alessandra Patelli a fianco di Admor-Adoces per “Match It Now”

TREVISO, 22 settembre 2016 E’ in corso “Match It Now”, la prima settimana nazionale dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sulla tematica, e a Treviso con l’associazione Admor-Adoces e l’azienda Ulss 9 si fa il punto: la Marca si conferma una provincia generosa (il Veneto è la seconda regione italiana per numero di donatori), ma è necessario trovare nuovi iscritti affinché il “match” genetico possa essere possibile per tutti i pazienti in attesa di trapianto (tra i donatori trevigiani sono già 122 quelli giunti alla donazione).

Solo il 63% dei pazienti trova nel Registro IBMDR che raccoglie tutti i dati genetici dei volontari iscritti un donatore geneticamente compatibile.

Dal 17 e fino al 25 settembre è in corso Match It Now, la prima settimana nazionale dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sulla donazione di midollo e cellule staminali emopoietiche, promossa da Centro Nazionale Sangue, Centro Nazionale Trapianti, Federazione Italiana Adoces (di cui l’associazione trevigiana Admor-Adoces fa parte) e Admo, e sono previsti oltre 150 eventi in tutta Italia: anche a Treviso è in corso un ricco programma, che dopo aver toccato Conegliano, Oderzo e Vittorio Veneto approda nel capoluogo per proseguire nei prossimi giorni a Castelfranco Veneto, Montebelluna e Tezze di Piave.

Treviso si conferma una provincia generosa e sensibile all’importanza della donazione di midollo e cellule staminali emopoietiche (di cui sono fonte anche il sangue cordonale e il sangue periferico): i donatori volontari trevigiani iscritti al Registro nazionale IBMDR sono oltre 11.000, mentre sono 1.023 le unità di sangue cordonale donate da altrettante neomamme al momento della nascita del bambino e crioconservate presso la Banca di Treviso.
Ad oggi tra i donatori volontari di midollo 122 sono giunti alla donazione con altrettanti pazienti risultati compatibili, mentre 18 sono le unità di sangue cordonale inviate ai centri di trapianto.

Midollo, sangue cordonale e sangue periferico, fonti preziose di cellule staminali emopoietiche, sono una risorsa vitale per i pazienti affetti da gravi malattie del sangue (leucemie, linfomi, mielomi, ecc.) per i quali si renda necessario il trapianto.
Nel Trevigiano gli incontri programmati, iniziati lunedì 19 settembre, sono in tutto 7: si è iniziato con l’incontro di informazione e di sensibilizzazione sulla donazione in collaborazione con Avis all’Ospedale di Conegliano (lunedì 19), poi ad Oderzo (martedì 20) e quindi mercoledì 21 è toccato al Centro Trasfusionale di Vittorio Veneto, venerdì 23 i volontari saranno a Castelfranco Veneto nell’area di ingresso dell’Ospedale in collaborazione con Avis e Ail e all’Ospedale di Montebelluna e, in serata, a Tezze di Piave al Ristorante Villa Dirce per la “Cena del cuore” con il gruppo RiusiAmo. Per concludere, lunedì 26 si svolgerà la giornata dedicata alla donazione di midollo osseo nell’ambito del progetto dell’Azienda Ulss 9 Treviso “Volontariato in Ospedale”.

I potenziali donatori di midollo osseo, ai quali gli appuntamenti di Admor-Adoces sono rivolti, devono avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e godere di buona salute, per iscriversi al Registro nazionale IBMDR è necessario che si rechino in un Centro donatori per la tipizzazione. Admor-Adoces sottolinea come sia fondamentale che il progresso terapeutico abbia inizio con una corretta informazione. “La mancanza di riferimenti certi – spiega Alice Vendramin Bandiera, presidente di Admor-Adoces e referente nazionale del Programma sangue cordonale della Federazione Italiana Adoces – ha fatto esplodere in tutta Italia il fenomeno degli appelli alla donazione, promossi dai pazienti e dai familiari e rimbalzati poi, in maniera incontrollata attraverso i media e i social network. La pratica sempre più diffusa dell’appello pubblico, che crea clamore attorno al singolo caso ma non aiuta a veicolare notizie e concetti corretti a favore di tutti i malati, è stata la molla che spinge ad una riflessione approfondita su tempistiche e modalità dell’informazione a pazienti e donatori. Ben venga dunque questa importante occasione informativa nazionale e speriamo che molte persone, in particolar modo i più giovani, possano entrare a far parte della grande fondamentale rete dei donatori”.

“L’area trevigiana si mantiene su un numero di donazioni tra i più alti a livello nazionale in ogni ambito. – sottolinea Francesco Benazzi, Direttore generale dell’Azienda Ulss 9 – Così è anche per il midollo osseo il cui Centro Trevigiano Donatori Adulti conta oltre 14.000 iscritti delle province di Treviso e Belluno, in quanto Area Vasta . Ma ancora più rilevante è il dato che un iscritto su 78 ha donato a fronte di una media nazionale di 1 su 120. Sono dati di una grande sensibilità da parte della popolazione, d’impegno delle associazioni e grande capacità professionale dei nostri professionisti e operatori. Ci auguriamo che una sempre maggiore informazione e sensibilizzazione favorisca il raggiungimento di nuovi traguardi”.

“Sicuramente è riconosciuto che sia il sangue cordonale che il midollo osseo raccolto nel nostro territorio ha una varietà genetica più spiccata e composita. – sottolinea Alessandro Dal Canton, Direttore del Dipartimento Interaziendale Medicina Trasfusionale – Questo fa in modo che soddisfi più facilmente le richieste. Ma per questo successo è stato ed è fondamentale il lavoro svolto dal volontariato di Admor-Adoces e dalle ostetriche territoriali e dei vari reparti di Ostetricia. Garantiscono una informazione capillare, costante e di ottimo livello e rinnovano continuamente una cultura della donazione che trova una grande risposta anche grazie alla predisposizione dei cittadini di queste terre”.

L’invito di Admor-Adoces intanto è stato raccolto da Alessandra Patelli, nazionale di canottaggio originaria di Conegliano che con la compagna e amica Sara Bertolasi ha rappresentato l’Italia nella specialità del due senza alle Olimpiadi di Rio: l’atleta è testimonial dell’associazione trevigiana e presto procederà alla tipizzazione, per entrare a far parte della grande famiglia dei donatori volontari di midollo e cellule staminali emopoietiche.
“Come nello sport anche nella vita è necessario essere in due, – ha ricordato – c’è bisogno di donare e di ricevere. E’ insieme che si raggiungono i grandi risultati: Match it now!”.

Ufficio stampa
Koiné Comunicazione – Ilaria Tonetto