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Lucerna, sei barche azzurre in finale nelle specialità olimpiche

sabato 11 Luglio 2015

Lucerna, sei barche azzurre in finale nelle specialità olimpiche

LUCERNA, 11 luglio 2015 – Nella seconda giornata di gare di Coppa del Mondo a Lucerna l’Italia piazza in finale nelle specialità olimpiche sei barche, che domani dunque sul Rotsee lotteranno per le medaglie contro il meglio del canottaggio internazionale. Vittoria di prepotenza per il quattro di coppia Senior di Paolo Perino, Luca Rambaldi, Mario Paonessa e Luca Agamennoni (Fiamme Gialle), che nella seconda parte di semifinale trova l’assetto e il colpo giusto per puntare dritti alla finale. Dopo i mille il quadruplo azzurro rimangia prima una Svizzera che finisce troppo presto la benzina , e poi trova la brillantezza per sopravanzare la Polonia e infine anche la Russia, che deve inchinarsi agli azzurri dopo aver trascorso in testa praticamente tutta la gara. Autori di un agguerrito testa a testa con l’Olanda, il quattro senza Senior di Giuseppe Vicino, Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Matteo Castaldo (RYCC Savoia) e Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), entra in finale grazie al secondo posto conquistato con una gara tutta all’attacco. Sul finire della competizione, Vicino e compagni sono abili a ritrovare la brillantezza necessaria per non farsi risucchiare dalla lotta forsennata tra Spagna e Gran Bretagna per la terza posizione, e si mantengono secondi alle spalle degli Oranje, conquistando la finale.

Nel doppio Pesi Leggeri Pietro Ruta e Andrea Micheletti (Fiamme Oro) dopo una prima parte a ridosso della Norvegia battistrada viene superata dalla Gran Bretagna; i due azzurri reagiscono poi agli attacchi dell’Olanda e vanno a prendersi la finale con il terzo posto. Con lo stesso piazzamento centra la finale anche il doppio Senior di Francesco Fossi e Romano Battisti (Fiamme Gialle), che dopo una partenza a fari spenti rientra nel lotto delle qualificate con Germania e Australia, ben difendendosi nel serrate finale dal tentativo di rimonta della Norvegia.

Mai in discussione la qualificazione del quattro senza Pesi Leggeri di Alberto Di Seyssel (SC Armida), Stefano Oppo (Forestale), Livio La Padula e Martino Goretti (Fiamme Oro), sempre alle spalle di Svizzera e Francia ma vigile su Germania e, negli ultimi 250 metri, Gran Bretagna, tenuta a bada con una chiusura decisa da parte del quattro senza leggero azzurro, che chiude terzo e va in finale. Terzo e quindi in finale anche il singolo Senior di Francesco Cardaioli (SC Padova). Il giovane sculler azzurro dà anche oggi prova delle sue doti tattiche, lasciando sfogare il tedesco Hartig e schiantandolo poi con una rimonta che parte dai -750 e arriva sul traguardo a impensierire il secondo posto dell’inglese Campbell, che entra in finale così come il vincitore della semifinale, il lituano Griskonis.

Restano fuori dalle finali il due senza Senior di Vincenzo Abbagnale e Giovanni Abagnale (Marina Militare), l’otto Senior di Vincenzo Maria Capelli, Niccolò Mornati, Pierpaolo Frattini (CC Aniene), Luca Parlato (Marina Militare), Fabio Infimo (RYCC Savoia), Matteo Stefanini, Domenico Montrone (Fiamme Gialle), Emanuele Liuzzi (Fiamme Oro), timoniere Enrico D’Aniello (CN Stabia), il due senza Senior femminile di Gaia Palma (SC Lario) e Alessandra Patelli (SC Padova) e il doppio Senior femminile di Sara Bertolasi (SC Lario) e Laura Schiavone (CC Irno). Abbagnale e Abagnale convincono nella parte centrale della loro semifinale salvo poi affaticarsi dopo l’exploit ai mille metri, un appannamento che li porta a subire il sorpasso da parte di Sudafrica e Gran Bretagna e chiudere così al quinto posto. L’ammiraglia azzurra invece, sempre sesta per tre quarti di gara, sul finale trova lo smalto per superare la Francia e si piazza così quinta, dopo una prova generosa che le permette di restare attaccata al treno dei migliori otto, composti a loro volta dai migliori atleti delle varie compagini.

Per quanto concerne le donne, Palma e Patelli, seste per lunghi tratti della regata, restano sempre vicine alle battistrada, e chiudono quinte alzando il ritmo nel finale e superando il secondo armo inglese. Bertolasi e Schiavone invece restano in gara fino a ben oltre la metà gara, lasciandosi scappare la Grecia solo nell’ultima frazione di semifinale e chiudendo quarte. Per entrambi gli armi rosa domani sarà finale B, un ultimo atto raggiunto comunque restando nell’orbita dei piazzamenti necessari per puntare alla qualificazione olimpica.

Foto M.Perna-Canottaggio.org ©