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#fdg2015. Fabrizio Quaglino: il Festival dei Giovani, una  manifestazione importante

sabato 4 Luglio 2015

#fdg2015. Fabrizio Quaglino: il Festival dei Giovani, una  manifestazione importante

CANDIA, 04 luglio 2015 – Presente questo fine settimana qui a Candia, dove si sta svolgendo la 26° edizione del Festival dei giovani, anche gli atleti del Centro Remiero del Lago di Pusiano, una società di recente costituzione che nasce sul Centro Remiero di Euplio: “L’idea di fondo era appunto quella di ristrutturare il Centro Remiero di Eupilio” spiega Fabrizio Quaglino, Presidente del Centro Remiero Lago di Pusiano “per consentire alle società remiere limitrofe di poter sfruttare il Lago di Pusiano, uno specchio d’acqua molto valido per quello che riguarda la pratica remiera. E’ stata fatta un’operazione finanziaria molto importante che ha coinvolto le due provincie di Lecco e Como e poi i sette comuni di Erba, Eupilio, Pusiano, Merone, Rogeno, Cesana e Bosisio Parini, che si affacciano sul Lago di Pusiano stesso. E grazie al contributo dell’Autorità di Bacino, che ha fatto un’opera eccezionale, è stata realizzata un’opera che è costata meno di 2 milioni di euro ma che oggi rappresenta un centro importantissimo con 16 posti letto come foresteria. Peraltro si avvale di un lago eccezionale per gli allenamenti, tanto è vero che abbiamo avuto ospiti per un anno e mezzo gli atleti della Russia poi anche il Giappone, i cubani, ora tornerà anche l’America”.

Veniamo alla vostra partecipazione al Festival dei Giovani qui a Candia, cosa vi ha spinto a partecipare?: “Il Festival è importantissimo perché è una manifestazione che da spazio al settore giovanile, la vera forza del canottaggio e quindi eventi come questo sono fondamentali. Dal mio punto di vista le società devono muoversi costantemente nell’ottica del coinvolgimento di forze fresche. In più c’è da dire che qui a Candia c’è un lago che consente di praticare agevolmente canottaggio. In generale comunque manifestazioni come questa servono come volano per ampliare il bacino dei praticanti, persone che un domani potranno crescere e, in alcuni casi, anche provare a dire la loro ai vertici”.