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Antonio Catalano:Abbiamo riportato Lago Patria agli antichi splendori””

domenica 14 Giugno 2015

Antonio Catalano:Abbiamo riportato Lago Patria agli antichi splendori””

NAPOLI, 14 giugno 2015 – La scelta di Lago Patria è stata senza dubbio una grossa scommessa per tutta una serie di condizioni che potevano lasciar intendere l’impresa di difficile riuscita. Una scommessa tuttavia vinta dalla macchina organizzativa, orchestrata dagli esponenti del canottaggio campano. Con noi in quest’intervista  Antonio Catalano, Presidente del Comitato Regionale FIC Campania, che dice: “La riuscita dell’evento è sicuramente attribuibile alla sinergia con cui hanno interagito tutti gli agenti coinvolti quindi il Comitato regionale campano della Federazione Italiana Canottaggio, la Regione Campania, la Polizia di Stato, il Comune di Giugliano, il Comune di Castel Volturno, e poi tutti gli sponsor che si sono avvicinati: SNAV Collegamenti Veloci, Peroni, la Wincom, presente anche con uno stand. Tutti si sono mossi e nel complesso siamo riusciti a portare avanti una buona manifestazione. Ricordiamo ben 1000 atleti coinvolti che non sono pochi, portandoli in una zona socialmente difficile come la nostra, superando tutti i pregiudizi”.

E proprio in una zona così difficile è spiccata la presenza del Procuratore Nazionale Antimafia, la quinta carica dello Stato, Franco Roberti, che ha consegnato agli atleti vincitori dell’Otto Ragazzi, nello specifico all’equipaggio della Canottieri Napoli, il Trofeo della Legalità “E’ un segnale importante perché punta a far capire che la legalità esiste. E questo segnale è ancora più rilevante proprio perché è rivolto in maniera particolare a dei giovani atleti. In questo modo – dice ancora Catalano – riteniamo di aver messo un ulteriore tassello importante sul loro percorso di crescita, per questo mi sento di ringraziare profondamente il Procuratore Franco Roberti”.

Un segnale concreto è stato mandato anche grazie ai lavori operati sul campo di gara: “Mi piace precisare che – chiosa il Presidente del Comitato campano – il lavoro di restauro ha coinvolto il completo rifacimento della torre d’arrivo, costruita negli anni sessanta ma mai ristrutturata, e delle strutture circostanti. Abbiamo voluto, in questo senso, mandare un ulteriore messaggio, ossia l’utilizzo di soldi pubblici per fini sociali, per potenziare le strutture territoriali. La Campania ha un grande potenziale se le risorse sono sfruttate al meglio e questo è il messaggio che ci premeva passasse. Nello specifico, questa opera di ricostruzione è stata resa possibile grazie al canottaggio. Da parte nostra, volutamente abbiamo rinunciato a qualche abbellimento per investire su qualcosa che durerà negli anni”.  

Quindi ancora una volta lo sport si pone come vettore culturale che punta ad una società migliore? “Tutti noi che abbiamo lavorato per organizzare questo evento siamo fermamente convinti di questa cosa. E siamo convinti che questo messaggio debba essere fatto riverberare ad ogni livello della società. La responsabilità di cui ci siamo caricati in questo senso ci ha dato una grossa spinta ad andare avanti e nonostante la stanchezza siamo contenti dell’aria che si è respirata durante il campionato. Per concludere vorrei ringraziare tutte le persone che si sono adoperate a che questo evento avesse una buona riuscita”.