News

Aiguebelette. Risultati e resoconti SEMIFINALI e QUARTI

giovedì 3 Settembre 2015

Aiguebelette. Risultati e resoconti SEMIFINALI e QUARTI

AIGUEBELETTE, 03 settembre 2015

DOPPIO MASCHILE
Primo quarto – i primi tre in semifinale gli altri in semifinale C/D
: 1. Croazia 6.18.48, 2. Cuba 6.20.82, 3. Azerbaijan 6.22.09, 4. Ucraina 6.27.40, 5. Argentina 6.29.64, 6. Slovenia 6.43.83
Secondo quarto – i primi tre in semifinale gli altri in semifinale C/D: 1. Nuova Zelanda 6.17.10, 2. Germania 6.17.49, 3. Bulgaria 6.18.44, 4. Serbia 6.23.34, 5. Polonia 6.27.87, 6. Ungheria 6.35.87
Terzo quarto – i primi tre in semifinale gli altri in semifinale C/D: sono Lituania e Italia le barche che iniziano da subito a darsi battaglia per le prime posizioni. E, infatti, al passaggio dei 500 metri e dei 1000 metri passano rispettivamente prima e seconda mentre per la terza posizione la Repubblica Ceca supera gli USA, terzi nella prima parte. È bella l’azione degli azzurri che, non paghi della seconda posizione, attaccano dopo essere transitati sempre secondi a 1500 la Lituania che però reagisce e si porta a una barca di vantaggio sugli azzurri che, sul finale, subiscono l’attacco australiano e chiudono terzi e vanno in semifinale. Ancora una fatica per poter vedere coronato il sogno della finale. 1. Lituania 6.16.46, 2. Australia 6.19.31, 3. Italia (Giacomo Gentili-SC Bissolati, Romano Battisti-Fiamme Gialle) 6.21.56, 4. USA 6.24.94, 5. Repubblica Ceca 6.25.076. Lettonia 6.41.60
Quarto quarto – i primi tre in semifinale gli altri in semifinale C/D: 1. Francia 6.15.27, 2. Norvegia 6.16.12, 3. Gran Bretagna 6.16.34, 4. Danimarca 6.17.41, 5. Estonia 6.29.92, 6. Spagna 6.36.61

QUATTRO DI COPPIA MASCHILE
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: trentasette la media dei colpi del quadruplo con la barca ucraina a fare l’andatura seguita dalla Svizzera e dall’Australia con l’Italia al passaggio della prima frazione quinta. Una gara difficile per la barca azzurra che si trova a metà gara ancora in quinta posizione pericolosamente troppo lontano dalle tre posizioni valide per il passaggio in finale. Dopo i 1000 metro l’Australia si scatena e passa al comando seguita da Svizzera e Ucraina con la Lituania che spinge dal quarto posto. Negli ultimi 400 metri è un vortice di remi con quattro barche pressoché appaiate che piombano sul traguardo. Ma è la Lituania che dal quarto posto beffa tutti e vince davanti all’Australia prima ai 1500 metri e alla Svizzera che dopo metà gara al comando ha rischiato di restare fuori se l’Ucraina non avesse speso tutto durante il percorso. L’Italia sempre quinta va in finale B e non deve andare oltre la seconda posizione (per ottenere il pass in questa specialità bisogna essere tra le prime otto barche). 1. Lituania 5.46.17, 2. Australia 5.46.40, 3. Svizzera 5.46.59, 4. Ucraina 5.47.30, 5. Italia (Simone Venier, Mario Paonessa-Fiamme Gialle, Francesco Cardaioli-SC Padova, Francesco Fossi-Fiamme Gialle) 5.51.72, 6. USA 5.54.93
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Germania 5.47.29, 2. Estonia 5.49.27, 3. Gran Bretagna 5.49.46, 4. Nuova Zelanda 5.59.66, 5. Canada 5.49.99, 6. Polonia 5.50.39

QUATTRO SENZA MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: buona la partenza dell’Italia che mette subito la punta davanti agli altri, ma non basta perché subito Canada e Gran Bretagna iniziano a inseguire. A 500 metri è sempre l’Italia a comandare il gioco anche se più si avvicina la metà gara e più il gioco si fa duro, ma i quaranta colpi di Vicino sono devastanti e tiene ancora il comando anche a circa 1300 metri mentre il Canada diventa pericoloso e si avvicina molto sospinto dall’attacco inglese. Al passaggio dei 1500 metri solo 61 centesimi distaccano l’Italia prima dal Canada che insiste ad attaccare. Negli ultimi 300 metri l’Italia ancora il comando serra nuovamente i ranghi e aumenta ancora il ritmo, ma nel pieno dell’attacco finale il numero tre del Canada prende un “pescione” e la barca nordamericana si ferma. L’Italia piomba sul traguardo per prima con alle spalle la Gran Bretagna e il Canada che, nonostante il filaremo, riesce a mantenere il posto in finale. Italia qualificata per i Giochi di Rio 2016. 1. Italia (Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Matteo Castaldo-RYCC Savoia, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle) 5.50.92, 2. Gran Bretagna 5.52.52, 3. Canada 5.54.03, 4. Grecia 5.57.88, 5. Romania 5.59.66, 6. Bielorussia 6.02.89
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Olanda 5.54.26, 2. Australia 5.54.84, 3. Germania 5.56.50, 4. Russia 5.56.97, 5. USA 5.57.13, 6. Spagna 6.13.01

DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: i francesi Delayre e Azou sono i più rapidi al via, come da pronostico, ma gli azzurri non si lasciano impressionare dalla grande partenza francese e non mollano un colpo rimanendo attaccati ai transalpini e portandosi dietro i campioni mondiali del Sudafrica. A metà gara le prime tre imbarcazioni transitano nell’ordine già con notevole vantaggio su tutti gli altri concorrenti in gara. La seconda parte della gara, malgrado un tentativo disperato di rientro della Polonia nel finale, non presenta più sorprese per le posizioni valide per il passaggio del turno, con la Francia che va a vincere la semifinale davanti a Ruta e Micheletti e al Sudafrica, che si danno appuntamento alla finalissima per la resa dei conti. Per l’Italia secondo pass olimpico conquistato. 1. Francia 6.15.94, 2. Italia (Andrea Micheletti, Pietro Ruta-Fiamme Oro) 6.17.59, 3. Sud Africa 6.19.50, 4. Polonia 6.20.24, 5. Svizzera 6.27.19, 6. Grecia 6.33.92.
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Gran Bretagna 6.15.21, 2. Norvegia 6.16.71, 3. Germania 6.17.98, 4. USA 6.18.76, 5. Irlanda 6.23.83, 6. Austria

DUE SENZA MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: partenza al fulmicotone dei plurimedagliati in ogni dove della Nuova Zelanda che alzano il ritmo di colpi all’inverosimile. A inseguire la Serbia e gli USA con l’Italia quinta al passaggio della prima frazione. A metà gara le posizioni di comando non cambiano ma l’Italia supera il Sud Africa e si piazza quarta in attacco alla barca statunitense che è in difficoltà e poco prima dei 1500 metri, mentre i kiwi volano sul traguardo, l’Italia la supera e si piazza terza. Sul finale la Nuova Zelanda alza il ritmo e si trascina la Serbia in seconda posizione, mentre l’Italia impegnata a contenere il ritorno USA si piazza al terzo posto valido per la finalissima e intasca il primo pass per i Giochi Olimpici del prossimo anno. 1. Nuova Zelanda 6.26.60, 2. Serbia 6.30.27, 3. Italia (Niccolò Mornati, Vincenzo Capelli-CC Aniene) 6.32.14, 4. USA 6.33.65, 5. Sud Africa 6.35.15, 6. Canada 6.55.65
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Gran Bretagna 6.27.48, 2. Australia 6.30.12, 3. Olanda 6.30.32, 4. Francia 6.32.88, 5. Romania 6.43.68, 6. Spagna 6.52.08

SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: l’Italia parte bene anche se al passaggio dei 500 metri iniziali è quarta, ma è ancora in contatto con le posizioni valide per il passaggio del turno. A fare l’andatura sempre la barca neozelandese che ha alle spalle Canada e Brasile e a metà gara l’azzurra transita quinta. Giulia Pollini però subito dopo i mille metri sferra un attacco e supera di volata il Canada e al passaggio dei 1500 metri è sempre quarta mentre al comando rimane sempre la Nuova Zelanda seguita dal Brasile e dall’Australia che nel frattempo aveva superato la Serbia. Il finale è un crescendo di colpi di scena poiché, mentre la Nuova Zelanda è saldamente al comando e va a vincere, nelle retrovie si accende la bagarre col Brasile che chiude in seconda posizione e con l’Italia che si scatena e supera l’Australia e accede alla finalissima. Un sussulto di coraggio e determinazione che equivale ad un urlo non rimasto strozzato in gola. Italia in finale. 1. Nuova Zelanda 7.43.14, 2. Brasile 7.45.70. 3. Italia (Giulia Pollini-SC Cernobbio) 7.47.82, 4. Australia 7.47.96, 5. Olanda 7.54.85, 6. Canada 7.58.38
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. USA 7.42.87, 2. Gran Bretagna 7.44.96, 3. Germania 7.52.43, 4. Messico 7.54.14, 5. Lituania 7.58.06, 6. Austria 8.03.27

SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B
: 1. Gran Bretagna 7.02.42, 2. Germania 7.02.44, 3. Nuova Zelanda 7.02.50, 4. Ungheria 7.03.37, 5. Belgio 7.08.34, 6. Polonia 7.11.61
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: partenza in sordina di Marcello Miani che lascia sfogare Serbia, Slovenia e USA che, nell’ordine, passano al primo intermedio davanti all’azzurro. Ma già a metà gara Miani transita terzo dopo aver superato la barca statunitense che sotto i colpi italiani passa in quarta posizione. A 1300 metri l’azzurro attacca ancora e va a prendere i battistrada anche se a 1500 metri è terzo a poco più di un secondo dalla Slovenia che conduce. Nell’ultima frazione la barca azzurra aumenta e colpo su colpo va a insidiare prima la Serbia e poi la Slovenia che reagisce e sul finale sale di ritmo, mentre l’azzurro tenta di contenere anche il ritorno improvviso degli USA. Sul finale l’Italia rimane fuori dalla finalissima per pochissimi centesimi. 1. Slovenia 7.02.72, 2. Serbia 7.03.72, 3. USA 7.03.81, 4. Italia (Marcello Miani-Forestale) 7.04.63, 5. Croazia 7.11.10, 6. Peru 7.17.68

DUE SENZA PESI LEGGERI
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: la Gran Bretagna con 36 colpi al minuto prende un leggero vantaggio fin dalle prime palate, inseguita da vicino dall’Italia che alza il ritmo dei colpi per non perdere terreno. Le due barche procedono praticamente affiancate fino a metà gara, mentre alle loro spalle si accende la lotta tra Repubblica Ceca e Australia per il terzo posto valido per l’accesso in finale. Nel secondo terzo di gara britannici e azzurri si staccano ancora dagli avversari e procedono così di conserva sin sul traguardo, che tagliano nell’ordine. Per il terzo posto alla fine la spunta l’Australia che ha ragione della resistenza dei cechi. Italia in finale. 1. Gran Bretagna 6.43.55, 2. Italia (Petru Alin Zaharia-SC Caprera, Armando Dell’Aquila-Fiamme Oro) 6.46.22, 3. Australia 6.47.58, 4. Repubblica Ceca 6.50.59, 5. Cina 6.54.15, 6. Irlanda 6.53.82
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Francia 6.39.70, 2. Germania 6.40.46, 3. USA 6.41.01, 4. Spagna 6.41.46, 5. Russia 6.50.21, 6. Austria 6.56.36