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Storia di una gara molto sentita: il Trofeo Caldarulo

giovedì 6 Febbraio 2014

Storia di una gara molto sentita: il Trofeo Caldarulo

BARI, 06 febbraio 2014 – Donato Caldarulo aveva una passione sfrenata per il nostro sport, per il suo lavoro e per la musica. Ma soprattutto aveva una passione sfrenata per la vita.
La sua scomparsa nel 2007 ha colto tutti di sorpresa.
Si è avvicinato al mondo del canottaggio grazie ai figli Simona e Gigi, iscritti al CAS del Cus Bari. Si è subito affezionato a questo sport tanto che a novembre 2006 è voluto entrare nelle fila dei Giudici Arbitri come Aspirante. E’ stata una felice conoscenza per tutti noi colleghi: sempre puntuale e attento, calmo e ricettivo, sempre pronto a occuparsi dei compiti affidatigli con grande impegno e serietà. Ha immediatamente abbracciato i valori fondanti dell’essere Giudice Arbitro: calma e buon senso, preparazione e rispetto delle regole.
Si partiva molto presto per le gare: lui, a volte, aveva appena finito di suonare in un concerto (era un ottimo sassofonista) e, senza alcuna titubanza, prendeva parte alla spedizione avendo preparato la valigia già dal giorno prima.

Su idea del presidente del Comitato FIC Puglia/Basilicata, Pasquale Triggiani e del fratello Giuseppe, nel 2008 è stato istituito il trofeo a lui dedicato.
Quell’anno il trofeo, disputato nella palestra dello Stadio della Vittoria di Bari, è stato vinto dal Promonopoli sul Cus Bari. Stessa classifica nel 2009 nel palazzetto del Cus. Nel 2010 la competizione è stata disputata all’interno dei campionati italiani indoor, sempre nello stesso palazzetto, con vittoria delle Fiamme Gialle. L’anno successivo Finalmente torna nelle mani del Cus Bari. Il Promonopoli lo riconquista nel 2012 e 2013 e, il 26 gennaio 2014 il Cus Bari stravince l’ambita coppa di cristallo; secondo il Monopoli 2005 e terza la Lega navale di Barletta.

Ogni anno si ripete la sfida che apre la stagione agonistica. Le società pugliesi sono molto attente a questo appuntamento, in onore di Donato e del suo sport: solo così il nostro amico rimane sempre presente in un ambiente che amava.

Checcus