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Le regate TRio ottimo banco di prova in vista del Memorial d’Aloja

martedì 8 Aprile 2014

Le regate TRio ottimo banco di prova in vista del Memorial d’Aloja

ROMA, 08 aprile 2014 – Le TRio dell’ultimo fine settimana hanno dato indicazioni interessanti in merito alla formazione che scenderà in acqua nel “Memorial Paolo d’Aloja” in programma a Piediluco nel prossimo week end. Non ci sono dubbi: la squadra italiana rappresenterà il remo azzurro con una squadra di tutto rispetto. La determinazione, la dedizione e l’orgoglio con cui tutto lo staff tecnico ha lavorato negli ultimi mesi, unitamente al lavoro degli atleti, daranno certamente risultati.

Franco Cattaneo, head coach del settore tecnico federale, ne è sicuro soprattutto perché sta lavorando con ragazzi e ragazze che mostrano giorno dopo giorno la consapevolezza della propria forza. Con quale squadra affronteremo il ventottesimo “Memorial Paolo d’Aloja”? “Presenteremo, come sempre, una buona squadra formata in via sperimentale da atleti più maturi e da giovani per dare modo alla nazionale di consolidarsi in prospettiva dei campionati del mondo. Quindi affronteremo questo Memorial come momento di crescita e di passaggio per l’appuntamento più importante dell’anno che sono appunto i mondiali. In alcune specialità scenderanno in acqua equipaggi già rodati come il doppio senior, il doppio pesi leggeri e il due senza senior. Probabilmente anche il doppio pesi leggeri femminile, però dobbiamo vedere in questo caso come stanno le nostre atlete perché una delle ragazze si sta riavendo da una fastidiosa tendinite. In altre invece gareggeranno equipaggi sperimentali per sondarne il livello in campo internazionale”.

Pensi che il Memorial Paolo d’Aloja sia un buon test? “Questa regata è sempre un buon test perché la presenza di equipaggi stranieri in ogni specialità ci dà modo di confrontarci ad alto livello. Quest’anno ancor di più perché abbiamo numeri importanti, oltre alla qualità, quindi, avremo le corsie piene con molti armi con cui misurarci”.

Quali indicazioni vi hanno dato le regate TRio disputate nell’ ultimo week end? “Le regate TRio hanno dato ottime indicazioni, poiché hanno confermato l’ottima preparazione degli atleti durante l’inverno. Su alcuni equipaggi dobbiamo correggere un pochino il tiro perché queste gare, e meno male che le facciamo, ci hanno dato modo di verificare l’intera squadra nazionale in competizione che è molto diverso dalla valutazione all’interno di un raduno, poiché la gara allena alla gara. La regata ti dà dei segnali che in raduno non riesci a vedere. Non a caso, per parlare di uno sport che tutti quanti conoscono, la nazionale italiana di calcio puntualmente gioca delle partite amichevoli per sperimentare soluzioni anche se il commissario tecnico della nazionale sottolinea che l’amichevole non è la gara in assoluto. Questo a conferma del fatto che una cosa è valutare un atleta ed un equipaggio in allenamento ed una cosa in regata. Ecco perché è fondamentale la TRio all’ interno di un contesto competitivo: sarebbe ben diversa questa regata all’ interno di un raduno. Gli allenamenti cronometrati già li facciamo, ma coinvolgere un’ atleta in una competizione dà stimoli che in allenamento non vengono fuori sia a livello di motivazione che di concentrazione. Il semplice fatto che ci sono le riprese televisive, gli amici della tua società che ti incoraggiano, i dirigenti che ti guardano, ti dà una spinta unica”.