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La regata via le mani nasce da una nobile causa

mercoledì 19 Novembre 2014

La regata via le mani nasce da una nobile causa

ROMA, 20 novembre 2014 – Sono le parole di Massimo Iaccarino, direttore del canottaggio del Circolo Canottieri Roma, sono le parole di un canottiere appassionato che si può incontrare ogni giorno sul Tevere impegnato negli allenamenti per le regate master. Nel momento in cui gli organizzatori della regata “Via le mani” si sono trovati in difficoltà a causa della piena tiberina, non ha esitato con il suo Circolo a mettersi a disposizione per la riuscita di un evento particolarmente sentito. Il fango della banchina prospiciente Castel S. Angelo, luogo deputato inizialmente per lo svolgimento della regata, sarà sostituito con il prato verde della Canottieri Roma. Ci mancherà la Mole Adriana, ma l’ospitalità del sodalizio giallorosso, che dal 1919 fa parte della storia del canottaggio capitolino, compenserà la visione superba di uno dei monumenti più famosi al mondo.

Massimo, oltre ad essere uomo di sport, è una persona particolarmente sensibile ed ha sorpreso tutti durante la Conferenza Stampa con un augurio particolarissimo: ”In effetti credo che possa essere considerato il più grande augurio che si possa fare: spero che un giorno non serva più organizzare regate per sensibilizzare tutti sul problema della violenza di genere”. La cosa ha colto di sorpresa un po’ tutti perché gli organizzatori non nascondono l’ intento di inserire stabilmente questo appuntamento remiero nel calendario agonistico nazionale, ma la finalità del discorso esula da ogni intento agonistico. “Noi crediamo nel progetto, avremmo in ogni caso partecipato alle regate previste sotto Castel S. Angelo, quando il vice presidente federale Marcello Scifoni mi ha chiesto la cortesia dell’organizzazione non aveva terminato la telefonata che già avevo accettato, pur riservandomi di chiedere al presidente del CC Roma Andrea Tinarelli il benestare definitivo. Questo nasce dal fatto che la regata “Via le mani” nasce da una nobile causa”.

Cosa state preparando di speciale per il pubblico che sarà certamente numeroso? ”Noi facciamo sempre cose speciali, cercheremo di accogliere nel miglior modo possibile tutti gli ospiti e mettere in condizione gli atleti di gareggiare al meglio. La finalità non è tanto la vittoria quanto la partecipazione. Noi come circolo ci saremo con due equipaggi femminili e questo mi riempie di gioia”. Ma voi contribuite anche con il prezioso contributo del vostro Direttore Tecnico alla preparazione dell’equipaggio di ItalianAttori, del quale, si dice, farà parte anche il presidente federale e campione olimpico Giuseppe Abbagnale. “Questo è quello che si vocifera, non abbiamo la certezza, ma speriamo che possa avvenire. Sabato pomeriggio l’equipaggio degli attori si allenerà presso il nostro galleggiante e sarebbe una graditissima sorpresa la presenza di Giuseppe.

In ogni caso l’allenamento si svolgerà sotto la supervisione di un altro campione olimpico: Bruno Mascarenhas. Il sodalizio giallorosso, quindi, non solo metterà a disposizione la sede, ma anche il proprio personale tecnico. Bruno farà l’allenatore degli attori e altri componenti del nostro staff saranno a disposizione per la manifestazione”. Che cosa vi aspettate da questo evento? “La speranza, come dicevo prima, è che si possa creare una cultura e un comportamento che non dia luogo alla violenza di genere. Io sono rimasto colpito, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento ed anche un po’ sorpreso, leggendo le statistiche che mi ha fornito Isabella Rauti, presidente di Hands off Women. Questo mi fa molto pensare perché nella donna vedo la vita ed avendo una figlia di 22 anni mi sento molto parte in causa”.

 
Nelle immagini: La zona d’arrivo Circolo Canottieri Roma; Massimo Iaccarino con i giovani atleti del CC Roma