Il sistema canottaggio alla prova per salvare la Sisport Fiat
Il sistema canottaggio alla prova per salvare la Sisport Fiat
TORINO, 04 aprile 2014 – Non sappiamo se sia il nome prestigioso e la sua lunga storia fatta di sport e passione oppure il fatto di chiamarsi Fiat a suscitare sorpresa e sconcerto. Dal prossimo 31 luglio nel panorama remiero non ci sarà la Sisport Fiat. Un altro pezzo d’Italia che se ne va battuto da una crisi economica che non risparmia nessuno. Una decisione certamente sofferta, ma che non può passare inosservata soprattutto per i grandi nomi che hanno fatto grande lo sport a Torino e che sono ancora vivi nel ricordo e nell’esempio. Stefano Mossino (nella foto a lato), presidente del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Canottaggio è chiaro. “Noi siamo molto vicini alla Sisport Fiat, agli atleti, agli allenatori, ai dirigenti, ma anche alle loro famiglie, noi non li abbandoneremo. E daremo tutto il supporto possibile ed immaginabile per uscire da questa crisi, ma soprattutto il messaggio che vogliamo inviare, come canottaggio Piemonte, è quello di agire congiuntamente con tutte le realtà remiere regionali e nazionali”.
Il messaggio è forte: non si vuol rimanere con le mani in mano a fronte della scomparsa di una Società dal nome prestigioso. In primo luogo occorre accantonare azioni tendenti a smembrare l’attuale realtà della Società “rossoferrari”. E gli intenti sono molto espliciti: nessun smembramento sarà avallato dal Comitato Regionale Piemonte. “Io non tollererò tecnicamente azioni di singole società che in qualche modo vogliano sviluppare contatti per una campagna acquisti, anche se sono certo che nessuno la farà. Noi agiremo congiuntamente assieme all’intero sistema canottaggio e su questo esiste la convinzione assoluta da parte di Sisport Fiat e del suo Presidente: in tutta la gestione della crisi si avrà come unico interlocutore la Federazione Italiana Canottaggio, sia a livello territoriale che nazionale, con il coinvolgimento diretto del Presidente Giuseppe Abbagnale. È essenziale garantire i moltissimi soggetti che a vario titolo hanno operato ed operano nella società di Corso Moncalieri 346/12 , dai giovani atleti ai tanti campioni. Ovviamente noi non possiamo entrare nel merito delle scelte fatte dalla dirigenza della Sisport Fiat, però assieme al suo amministratore Alberto Ronzan possiamo farci carico di tutti i passaggi per rendere questo momento di difficoltà meno dannoso possibile”.
Ma non è proprio possibile evitare la cancellazione di una delle realtà più significative del remo nazionale e cercare di garantire una situazione di continuità? “Questa è una prospettiva che stiamo provando a costruire giorno dopo giorno sia con la stessa Sisport Fiat, sia come Comitato supportati da Mario Italiano Consigliere Federale territoriale, ma queste iniziative avranno successo solo con l’aiuto di tutti. L’essenziale è accompagnare tutto il sistema Sisport nella maniera più dolce possibile ad una transizione. Quello che posso confermare è che la stagione agonistica verrà completata. Io dico che questa vicenda è una prova per tutti noi e per la tenuta del sistema canottaggio: nel momento in cui diveniamo capaci di gestire una criticità, di gestire le legittime aspettative che ciascun Circolo potrebbe avere, forse daremo prova di come una collettività riesce a superare i problemi di un singolo soggetto. Noi dobbiamo avere le energie, le capacità e l’eticità per poterlo fare. Penso che se riusciremo a muoverci come movimento remiero complessivo, non come somma di singole realtà, ma prodotto del lavoro delle società, allora potremo consentire alla Sisport Fiat di superare questa difficile situazione”.