Il bilancio di Spartaco Barbo, Capo Settore Under 23 maschile
Il bilancio di Spartaco Barbo, Capo Settore Under 23 maschile
VARESE, 27 luglio 2014 – “Il bilancio di questo Mondiale è bello e positivo poiché abbiamo presentato una squadra forte, coesa e giovane. I ragazzi hanno combattuto con tenacia in ogni specialità, a riprova che il sistema funziona, così come la nostra tecnica. Adesso spetta a noi, a tutto il canottaggio italiano, decidere se proseguire su questa strada. Voglio fare un ringraziamento a tutti quelli che hanno lavorato per questo Mondiale, tra cui i volontari, tutti sempre con un sorriso e pronti ad aiutare e a tifare l’Italia. E’ stata un’emozione unica, ricorderò per sempre questo mese vissuto qui a Varese, grazie a tutti coloro che ci hanno fatto sentire a casa come non mai. Parlando dei risultati, questi rispettano il nostro progetto, ci sono state poche piccole mancanze e grandi prestazioni: mettere in finale l’otto e il quattro di coppia, quest’ultimo poi ha fatto una grandissima gara ed è arrivato così vicino al podio, significa che la squadra c’è e sta crescendo. Le vittorie sono state due emozioni uniche, diverse: il quattro senza aveva una forza esplosiva ed ha fatto 1500 metri con una tattica studiata e ben interpretata; il due senza è stato astuto, ha interpretato la gara perfettamente e, quando l’Australia è partita, ha reagito benissimo, ha fatto ciò che doveva fare e non ce n’è stato più per nessuno. Questo è il lavoro di Andrea Coppola e di tutto il suo staff giù a Piediluco, ed è anche merito di Valter Molea, Rocco Pecoraro, Antonio La Padula, Giovanni Lepore e tutti coloro che hanno lavorato per questo Mondiale, oltre al mio staff e al settore medico che è stato di grande aiuto. Tanti Under 23 hanno preso parte ai raduni propedeutici svolti in inverno e grazie a ciò sono cresciuti tanto. E’ giusto e doveroso ringraziare il dottor Giuseppe La Mura e Franco Cattaneo che mi hanno dato fiducia e consigli utili al momento giusto. Stiamo ricominciando, la squadra è giovane, stiamo seguendo la nostra idea di canottaggio: lavoro, impegno, tecnica italiana”.