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Your Problem is my Problem

domenica 7 Luglio 2013

Your Problem is my Problem

KAZAN, 07 luglio 2013 – Così rispondeva la ragazza-Volunteers che ieri mattina mi ha accompagnato a ritirare la pettorina da fotografo. Chiede, corre, indica, insiste, fino a quando non ottiene quello che serve al suo accompagnato. L’inglese è fluente (beata lei…), e mi sembra di avere intuito che uno dei decaloghi del volontario è non abbandonare il tuo assistito: parlagli, chiedigli, informalo. Che poi si tratti di come ti trovi a Kazan, dell’indirizzo di studi (della volontaria), che ti spieghi il motivo del disguido, ti inviti a riposarti, o a bere un caffè, questo fa tutto parte dell’ospitalità russa e dell’organizzazione di questa 27esima Universiade. Tatiana, quella che mi ha aiutato a recuperare la pettorina è di Mosca, frequenta l’Università della capitale. Irina invece diciannovenne di Saratov, studentessa al terzo anno dell’Ateneo locale, mi avvicina perché il bus che deve portarci al Media Center è in ritardo, e ci metterà di sicuro più dei previsti 10 minuti ad arrivare. Mi impegna in un discreto idioma germanico al quale rispondo dapprima incerto, poi più sicuro, e quando mi manca qualche vocabolo tedesco, lo sostituisco con l’inglese e il gioco è fatto. Importante è capirsi. Ma soprattutto non pensare al problema del momento (il bus in ritardo). E comunque sia: grazie volontari!

Maurizio Ustolin