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Special Olympics, per saperne di più

giovedì 18 Luglio 2013

Special Olympics, per saperne di più

ROMA, 18 luglio 2013 – Pubblichiamo una sorta di decalogo realizzato da Paolo Ramoni al fine di chiarire alcuni aspetti legati alle caratteristiche del movimento Special Olympics. Sono informazioni in grado di chiarire l’aspetto sociale e sportivo proprio dello Special Olympics che garantisce esperienze nuove “diverse” dal normale, ma incredibilmente ricche di valori positivi.

• Special Olympics è un programma di allenamenti e competizioni sportive per persone con disabilità intellettiva presente in 180 paesi del mondo, nato negli Stati Uniti; ogni nazione ha una sua struttura (Special Olympics Italia, Francia, ecc ecc), c’è poi Special Olympics International che coordina i programmi nazionali;
• ogni 4 anni si svolgono i Giochi Mondiali estivi ed invernali; gli ultimi estivi si sono svolti ad Atene nel 2011, i prossimi sono in programma a Los Angeles nel 2015; gli ultimi giochi mondiali invernali si sono svolti in Corea quest’anno; i prossimi in Austria; su YouTube ci sono bei video degli eventi;
• Special olympics non organizza campionati mondiali, nazionali e regionali ma Giochi Mondiali, Giochi Continentali e Nazionali e Giochi Regionali: perché giochi? Perché il Gioco e’ stata la forma più educativa della nostra vita, e gli eventi Special Olympics devono mantenere altissimo il valore educativo e pedagogico. Questi Giochi devono svolgersi secondo regole e protocolli che si ispirino ai principi Olimpici, che, per l’appunto si chiamano Giochi.
• perché non si parla di campionati mondiali, campionati italiani o campionati regionali Special Olympics? Perché non è importante individuare il migliore assoluto, quindi il campione del mondo o il campione italiano o il campione regionale, che e’ la finalità precipua dei Campionati ma è importante valorizzare le abilità di ciascun atleta Special Olympics in condizioni di pari possibilità, anche e in specie delle persone che abbiano difficoltà, premiando tutti, in base alle classifiche, con medaglie d’oro, argento, bronzo o partecipazione; in questo modo tutti saranno premiati per lo sforzo effettuato negli allenamenti e nelle gare, e la medaglia, a prescindere dal colore, sarà motivo di orgoglio e stimolo positivo;
• Non esistono classificazioni e non esistono eliminatorie.
• Esistono prove preliminari che servono a valutare le capacita degli equipaggi, utili a comporre le serie finali, il più omogenee possibili; a seconda dei preliminari spesso creiamo una finale in più piuttosto che riempire tutte le corsie utilizzabili; tutti coloro che effettuano un preliminare parteciperanno di una finale.
• Special Olympics vuole dare la possibilità di gareggiare tutti, anche chi ha maggiori difficoltà facendoli gareggiare con persone di pari abilità;
• lo sport per Special Olympics è un mezzo e non il fine; il mezzo per raggiungere obiettivi di crescita personale;
• esiste un Regolamento Tecnico per il Canottaggio e l’Indoor Rowing Special Olympics con distanze gare, tipi di barca utilizzabili ed altre informazioni tecniche;
• un atleta Special Olympics deve essere in possesso di certificato medico per attività sportive non agonistica, meglio ancora se in possesso di certificato medico sportivo;
• il Para-Rowing ha un’impostazione di tipo agonistico, Special Olympics di tipo promozionale;
• un atleta con disabilità intellettiva può prendere parte a gare in entrambi i settori, purché in possesso della certificazione medica obbligatoria prevista; sarà cura del suo tecnico valutare quale dei 2 settori sia maggiormente adatto al proprio atleta approfondendo le caratteristiche che contraddistinguono i 2 settori;
• una persona con disabilità intellettiva può essere chiamato atleta Special Olympics se gareggia in competizioni Special Olympics seguendo i regolamenti tecnici Special Olympics;
• un’atleta con disabilità intellettiva può essere tesserato alla FIC nella categoria promozionale Special Olympics maggiorenni/minorenni ed avere la relativa copertura assicurativa in allenamento e gara.