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Paolo Dinardo: pronti per Kazan!

martedì 25 Giugno 2013

Paolo Dinardo: pronti per Kazan!

ROMA, 25 giugno 2013 – Dal 6 all’8 luglio gli universitari saranno in gara nella 27esima Universiade di Kazan (Russia). Un appuntamento al quale gli atleti, uomini e donne, si stanno preparando già da tempo e dalle ore 19 di mercoledì 26 giugno la loro preparazione sarà definita nel collegiale che anticipa, di fatto, la partenza per la Russia. Il punto della situazione ce lo offre il Caposettore Universitario Paolo Dinardo che, insieme ai collaboratori Vittorio Scrocchi e Francesco Esposito, seguirà la squadra negli allenamenti di rifinitura dei vari equipaggi. Come sono state operate le selezioni per comporre la squadra? “Durante la stagione abbiamo monitorato tutti gli atleti universitari italiani. Abbiamo valutato le varie gare, i risultati e la condizione di ciascuno. Quindi, in accordo con il Direttore Tecnico, abbiamo operato una scrematura. Fatta eccezione per qualche raro caso, abbiamo evitato di convocare chi fa parte della squadra A e della squadra Under 23 per dare spazio anche ad altri atleti, in modo che possano fare ulteriore esperienza internazionale”.

Di quanti atleti disporrà la squadra e quali equipaggi vedremo? “Andremo in Russia con 22 atleti tra uomini e donne. Nelle donne porteremo il singolo pesi leggeri, il doppio senior e il quattro senza senior. Gli uomini saranno impegnati, invece, nei pesi leggeri col quattro senza e col doppio, mentre nei senior è prevista la partecipazione del singolo e del doppio, mentre per le barche di punta scenderanno in acqua il due senza e il quattro senza”. Cosa potremo aspettarci da questa squadra? “Abbiamo alcuni equipaggi di buon livello che sicuramente punteranno a fare bene. Altri andranno per maturare un’esperienza che possa essere utile per il futuro. Nel complesso, si tratta di una squadra mista fatta con molti giovani e alcuni atleti un po’ più esperti che possono trasmettere le competenze acquisite in ambito internazionale ai più giovani in maniera da consentirne una completa maturazione agonistica”. 

Come sta nel complesso il settore universitario italiano? “Diciamo che a livello universitario in questi anni, anche grazie alla presenza di un Caposettore specifico, si è fatto abbastanza. Ritengo tuttavia che qualcosa si possa ulteriormente migliorare. Gare all’estero nell’ambito di questo settore ce ne sono parecchie. Purtroppo dobbiamo fare i conti con un budget ristretto, che è una vera e propria spada di Damocle sulle nostre scelte. Si potrebbe fare davvero moltissimo, purtroppo siamo limitati dalle ristrettezze economiche che spero, in futuro, si possano ripianare e consentire anche agli atleti universitari una crescita più armonica”.