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La nazionale maggiore in pillole (prima parte)

sabato 3 Agosto 2013

La nazionale maggiore in pillole (prima parte)

PIEDILUCO, 03 agosto 2013 – Due giorni di convivenza con la nazionale assoluta e pesi leggeri, rimanendo a margine delle loro attività, hanno portato alla luce molte individualità, alcune certezze, ma ancora molte attese da parte degli atleti che ogni giorno devono dimostrare di essere sempre pronti a rispondere alle varie sollecitazioni. Volevamo parlare con tutti, ma non è stato possibile e ce ne dispiace, però è emerso uno spaccato in “pillole” che proponiamo per tentare di far comprendere al lettore, al giornalista e al tifoso come si sta preparando la squadra azzurra in vista di un mondiale difficile e lontano – il primo del Progetto Azzurro – che si svolgerà in Corea del Sud e, quindi, tra l’altro sarà necessario anche metabolizzare il jet lag oltre a una quindicina di ore si volo.

Francesco Rigon (GS Forestale): ancora detentore del record del mondo under 23, stabilito a Racice nel 2009 nel quattro di coppia pielle. “Attualmente esco in quattro di coppia, al numero due, ma sono pronto a salire su qualsiasi barca se ce ne fosse la necessità. Sono il più anziano dell’equipaggio e quindi sono anche il punto di riferimento per quanto riguarda l’esperienza (nove mondiali alle spalle tra i quali tre vinti ndr). Sono soddisfatto, essendo una delle prime uscite in barca con questa formazione. Conoscevo i metodi di allenamento del dott. La Mura e posso dire che da senior questi carichi di lavoro sono sopportabili, mentre da junior avevo qualche problema nel metabolizzarli, però per vincere c’è bisogno di formazione e preparazione quindi va bene. Andremo al mondiale coreano con l’obiettivo di tentare il colpaccio e far tornare questa specialità ai vertici mondiali”.

Pietro Ruta (Marina Militare): “Stiamo curando la tecnica, perché siamo un po’ indietro, e l’assieme che ci permetterà di sviluppare meglio la nostra velocità. Stiamo lavorando bene e la barca migliora giornalmente. Con Andrea mi trovo molto bene, c’è un buon feeling e questo ci permette di aiutarci a vicenda per superare le difficoltà di questa preparazione attenta e scrupolosa. Con questa direzione tecnica nulla è lasciato al caso e questo è uno dei valori aggiunti. I risultati raggiunti fin qui mi hanno fatto comprendere che lavorando con attenzione nulla è impossibile, difficile ma non impossibile”.

Elia Luini (CC Aniene): “Mi sto allenando da pochi giorni con Martino Goretti, prima invece ero in singolo perché Martino era ancora convalescente. Devo dire che mi trovo molto bene con lui. Questo per me è un anno particolare e qualsiasi barca faccio mi va bene anche se, inizialmente, avrei potuto recriminare di non essere stato mai provato con Ruta, mio compagno di barca alle scorse Olimpiadi. Devo solo essere pronto e allenato per salire su una barca olimpica qualora ci fosse la possibilità. Siamo all’inizio del quadriennio e, quindi, va bene anche il due senza, però in futuro lavorerò con attenzione e determinazione perché possa avere altre opportunità di salire su una barca olimpica. Sarebbe impensabile per me allenarmi quattro anni senza l’obiettivo olimpico. Vogare di punta è comunque uno stimolo per iniziare un nuovo percorso e, per ora, se Martino si riprende bene, può essere una buona soluzione”.

Martino Goretti (Fiamme Oro): “Sono davvero contento mi sto riprendendo alla grandissima e questo mi fa stare bene anche mentalmente. Ora esco con Elia e, quindi, piano piano sto riprendendo la forma. Pensa che una settimana fa ero ancora ossa e pelle, un peso leggero ancora più leggero. Fare il due senza mi stimola molto e sono curioso di vedere come andrà a finire. Stiamo facendo le prime uscite, ma già sento che la barca sta su e ci troviamo bene. Il mio problema fisico mi ha fatto stare fermo, anche se con la mente e il cuore ero in gara con loro e non posso perdermi questo mondiale. Vediamo nei prossimi giorni come procede la preparazione”.