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La Lega Navale Italiana, un’eccellenza nel panorama educativo italiano

venerdì 2 Agosto 2013

La Lega Navale Italiana, un’eccellenza nel panorama educativo italiano

ROMA, 02 agosto 2013 – Ieri sera si è svolto a Sabaudia, dove ha sede una delle tante Sezioni della Lega Navale Italiana sparse sul territorio italiano, un incontro tra i tanti giovanissimi ospiti della struttura e l’Ammiraglio Franco Paoli, Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana. Alla serata conviviale erano presenti, oltre alle autorità locali, il Presidente federale Giuseppe Abbagnale, il Comandante Roberto Spada, Direttore della Sezione di Sabaudia della Lega Navale, alcune infermiere volontarie della Croce Rossa di Latina e Giuseppe Antonucci, Coordinatore Tecnico dei Corsi per Istruttori e Aspiranti Istruttori.

“Siamo una realtà educativa che opera in tutta Italia con Sezioni che hanno sempre tante richieste di accesso – spiega visibilmente soddisfatto l’Ammiraglio Paoli – Noi ci poniamo, nei confronti delle famiglie, come educatori dei propri figli. Questo ruolo è molto gratificante poiché lo riteniamo uno dei più importanti impegni che ha assunto la nostra organizzazione. Durante l’anno abbiamo svolto ben 6 turni, da 12 giorni ciascuno, e tutti hanno ospitato ragazzi, sia maschi che femmine, che vanno dai 10 ai 15 anni”. Il Comandate Spada sottolinea, invece, che: “Durante la stagione estiva arriviamo anche a 700 presenze e tutti svolgono un’attività sportiva tra canottaggio, canoa e vela. Ospitiamo anche alcuni ragazzi con disabilità che si sono integrati subito ed è davvero bello vedere questi ragazzi cambiare atteggiamento e non pensare più né ai telefonini e né a vari giochini virtuali lasciando spazio alla loro creatività. Qui socializzano, imparano i valori fondanti della società e, soprattutto, riescono a fare una sorta ‘metamorfosi’ che li rende diversi, in positivo, agli occhi dei genitori nel momento che li vengono a prendere per fare ritorno nelle proprie abitazioni”.

Il Presidente Abbagnale, tra l’altro, è rimasto colpito da come in questi ragazzi così giovani si senta già forte legame con l’Inno d’Italia, che hanno cantato a squarciagola tutti con la mano sul cuore, e con il Tricolore che, nel momento dell’ammaina bandiera, guardavano con ammirazione e senso di appartenenza: “Ho visto nei loro occhi lo stesso sguardo che vedo nei nostri atleti quando osservano la bandiera nel momento in cui si issa sul pennone durante gli appuntamenti iridati – dice Abbagnale – oppure in quello di alcuni di loro quando, al loro primo ingresso nella squadra A, recitano la formula del giuramento toccando la nostra bandiera tra le mie mani. Sono gesti e attenzioni di questa generazione, che è il nostro futuro, e mi fanno sentire ancor più fiero di essere italiano e Presidente del canottaggio nazionale”.

A conclusione sono stati consegnati alcuni riconoscimenti, per il loro impegno, a capo Burello, il più anziano tra gli istruttori nonché ex canottiere degli anni ’70, e a capo Puglisi responsabile del campo.