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L’Ambasciatore d’Italia in Corea del Sud stamane nuovamente  a Chungju

lunedì 26 Agosto 2013

L’Ambasciatore d’Italia in Corea del Sud stamane nuovamente  a Chungju

CHUNGJU, 26 agosto 2013 – Ha telefonato, si è informato, ha presenziato alla Cerimonia d’Apertura ed oggi è nuovamente venuto sulla Lake Tangeum International Rowing Regatta Course per incontrare la squadra e il Presidente Abbagnale. Stiamo parlando dell’Ambasciatore d’Italia in Corea del Sud, Sergio Mercuri, che stamattina ha assistito ad alcune gare dell’Italia ed ha voluto omaggiare tutta la squadra azzurra con una cartolina ricordo che ritrae l’antica sede della Legazione d’Italia a Seoul.

L’Ambasciatore si è complimentato per come l’Italia si sta comportando in questa prima fase del mondiale e ha voluto sapere se c’erano problemi di cui poteva farsi carico. Insomma, un’importante spaccato d’Italia vicino all’Italia del canottaggio tanto da far affermare al diplomatico “azzurro” che: “Essere qui e incontrare in questo contesto il Presidente Giuseppe Abbagnale e il timoniere Giuseppe Di Capua mi riporta alla memoria i bellissimi momenti trascorsi durante le Olimpiadi di Seoul 1988, quando l’Italia vinse sei medaglie d’oro tra cui le due nel canottaggio grazie ai fratelli Abbagnale.

Sono passati 25 anni e posso dire che da quel periodo olimpico i rapporti tra Corea del Sud e Italia sono andati sempre migliorando e sono state sviluppare sinergie comuni sia nell’interscambio commerciale e sia nella cooperazione internazionale. Ritengo che questo sia avvenuto anche per merito dello sport, poiché molte delle cose accadute nella storia moderna della Corea del Sud coincidono con il 1988 e, quindi, con il periodo olimpico. Ancora oggi, ogni qual volta mi trovo in un contesto sportivo, mi vengono ricordate le vittorie italiane nel due con dei ‘fratelloni d’Italia’ nel canottaggio e di Gelindo Bordin nell’atletica”.

L’Ambasciatore, al termine delle gare, ha lasciato Chungju poiché doveva far ritorno a Seoul per recarsi, via Pechino, in Corea del Nord a Pyongyang, in quanto è anche Rappresentante del Governo poiché l’Italia, dal 2000, ha riconosciuto anche il Governo della Corea del Nord. A tal proposito ha detto che: “Sono due paesi che pur vicini non hanno contatti, pensi che io per arrivare a Pyongyang, che dista da qui solo 90 chilometri e quindi un’ora di volo, devo andare prima a Pechino e da li prendere un volo per arrivare in Corea del Nord con dispendio maggiore di tempo e di denaro. Sembra un’assurdità ma è cosi che va il mondo: due paesi che non vanno d’accordo su nulla ma concordano sul fatto che se sono divisi non è colpa loro ma di altri e la storia di questo angolo di mondo parla chiaro”.