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Incendio alla Canottieri Nettuno: la testimonianza di Fabio Bolcic

lunedì 11 Novembre 2013

Incendio alla Canottieri Nettuno: la testimonianza di Fabio Bolcic

TRIESTE, 11 novembre 2013 – Questa sera le raffiche di vento di bora fortissime sferzano il mare a Barcola, quasi a leccare le ferite della Canottiera biancoverde, dopo l’incendio di oggi pomeriggio. A vederla dall’esterno, alla luce pallida di un lampione, e di una luna che fa capolino dietro una selva di nubi, tutto sembra essersi calmato, solo l’odore acre del fumo ancora percettibile se ci si avvicina, ed i grandi portoni bianchi dal lato mare anneriti lungo il loro perimetro testimoniano l’inferno che si è scatenato nella centenaria sala barche della Nettuno a Trieste.

Erano quasi le 17, quando mi ha chiamato il Presidente Giovanni Miccoli, che la società stava andando a fuoco”, racconta Fabio Bolcic, vicepresidente del glorioso circolo triestino e giudice arbitro internazionale, “e ci siamo precipitati a Barcola. 2 camion dei pompieri erano già all’opera, e dopo aver verificato l’alta temperatura del portone in legno, si aprivano un varco tagliandolo con una flex. Dentro non si vedeva nulla, invaso com’era il locale dal fumo, tanto che i vigili del fuoco dovevano entrare con le maschere. La visione all’interno era desolante: oltre i 2/3 delle barche, sia quelle appese al soffitto che quelle appoggiate ai sostegni, in particolare quelle da regata in vetroresina, si erano sciolte per il grande calore, mentre il fumo aveva annerito tutto il locale.”

Sono state fatte delle ipotesi in merito all’accaduto?
Sembra un corto circuito proprio in sala barche, che ha sviluppato un grandissimo calore, ed ha distrutto tutto quello che ha trovato sul suo cammino.

Danni alle persone?
Il lunedì la società rimane chiusa ai soci, e quindi al suo interno non c’era nessuno.

Il patrimonio sociale: le imbarcazioni?
Solo nei prossimi giorni potremo valutare con precisione. Le barche in vetroresina si sono sciolte quasi tutte, per assurdo potrebbero essersi salvate alcuni scafi in legno. Tra questi, speriamo non abbia subito danni l’ultima yole ad 8 vogatori costruita in Italia dal Cantiere Salani.”

Il primo piano?
Non sarebbe stato possibile entrare, ma lo ha fatto il Presidente Miccoli accompagnato dai vigili del fuoco, che salito al piano superiore dove hanno sede gli spogliatoi, la segreteria, il salone e la terrazza, ha potuto constatare che era tutto sporco di fuliggine, lasciando a domani ulteriori approfondimenti della situazione”.

Cosa succederà nei prossimi giorni?
Domattina ci sarà un sopralluogo dell’ingegnere dei Vigili del Fuoco, per appurare l’origine dell’incendio e valutare non siano compromesse le strutture in cemento armato. Faremo denuncia alla nostra assicurazione, cercando di accorciare i tempi per rendere agibile la nostra sede

Non smette di soffiare la bora a Barcola. Sul pennone della Canottieri Nettuno, la bandiera italiana accanto allo stendardo sociale garriscono al vento gagliardi, a garanzia che la riconosciuta grande forza d’animo dei canottieri biancoverdi avrà la meglio su quanto accaduto.
 

Maurizio Ustolin