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Giovani allenatori crescono … in azzurro

domenica 28 Luglio 2013

Giovani allenatori crescono … in azzurro

LINZ, 28 luglio 2013

Paolo Braida, dal novembre 2012 Direttore Tecnico della Sisport Fiat
La partecipazione a questo mondiale è stata per me la seconda esperienza all’interno della squadra nazionale. La prima nel 2010 al seguito della compagine che partecipò al mondiale junior di Racice (Repubblica Ceca). Devo dire che questa esperienza è stata totalmente diversa dall’altra poiché qui mi sono trovato a gestire il gruppo e, quindi, è stata senza dubbio più stimolante anche perché ho avuto la fiducia di Claudio Romagnoli e, quindi, mi sono sentito maggiormente responsabilizzato. Per quanto riguarda i risultati posso solo dire che sono soddisfatto della medaglia vinta dalle ragazze del due senza, che è arrivata al termine di un percorso di sei mesi in cui abbiamo lavorato molto. Poi c’è il quarto posto del quattro di coppia che, per un soffio, non sono arrivate sul podio, peccato ma va da sé che lo sport è anche questo. In estrema sintesi, lasciando l’analisi a Claudio come è giusto che sia, posso solo dire che a livello personale torno a casa ancora più ricco e motivato e questo grazie a questa nuova gestione tecnica”.

Leonardo Antonini, tecnico della VV.F Billi
Questa per me è stata in assoluto la prima esperienza in nazionale e devo dire che la ritengo estremamente positiva e, soprattutto, formativa. Mi sono trovato ad essere allenatore parte di un gruppo e non uno che, come a volte si dice, porta la benzina. Qui siamo tutti coinvolti in tutto quello che c’è da fare intorno alla squadra. C’è molto dialogo fra noi tecnici, giovani e meno giovani, e con il capo settore Claudio Romagnoli che ci tiene in considerazione, tant’è che quando è arrivato venerdì, essendo lui il capo, ha solo chiesto, guardato, consigliato e poi ci ha lasciato fare. Questo è stato un grande riconoscimento per il lavoro che abbiamo fatto intorno a questa squadra molto giovane e con tantissime individualità che sono la ricchezza della nazionale under 23. Al successo per i risultati, a mio avviso, va affiancato il valore aggiunto che è il dialogo intorno al gruppo”.

Diego D’Arrigo, tecnico della Canottieri Jonica di Catania
Sono alla prima esperienza internazionale come tecnico azzurro. Credevo di trovarmi spaesato e invece i miei colleghi tecnici mi hanno messo a mio agio e mi sono rilassato lavorando molto per imparare e soprattutto per far sì che alle nostre atlete non mancasse nulla. Nel momento in cui sono stato convocato mi sono sentito subito parte di un progetto, di un gruppo e questo mi inorgoglisce e quando tornerò in Sicilia non sarà più come prima poiché, non posso negarlo, questa esperienza mi ha arricchito e mi ha fatto crescere facendomi vedere il canottaggio da un’altra angolatura e io avevo bisogno di questo. Un’esperienza che mi ha arricchito poiché ho vissuto al fianco di un gruppo fantastico, e all’interno di una squadra di ragazze stupende soprattutto sotto l’aspetto umano. Ora quando parlo della nazionale posso dire che il canottaggio in azzurro è visto in maniera estremamente professionale e nulla è lasciato al caso”.

Nella foto (© Canottaggio.org – ph mimmo perna): Diego d’Arrigo, Lorenzo Antonini, Paolo Braida