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Festival dei Giovani – Da Cuba con simpatia, Waldo Santa Cruz

sabato 6 Luglio 2013

Festival dei Giovani – Da Cuba con simpatia, Waldo Santa Cruz

RAVENNA, 06 luglio 2013 – Impossibile non riconoscerlo sui campi di gara, con quell’accento spagnoleggiante che ispira immediata simpatia, insieme ad un sorriso perennemente stampato in faccia. E’ Waldo Santa Cruz, cubano, allenatore della Solvay di Rosignano.
Waldo, la curiosità principale è ovvia: come ci sei finito in Italia a fare l’allenatore di canottaggio?
Facevo canottaggio a Cuba, ho fatto parte anche della Nazionale del mio paese. Poi nel 2004 mi sono trasferito in Italia, a Roma, e ho ripreso l’attività di tecnico al DLF, seguivo i Master e i soci e io stesso facevo qualche gara Master. Poi nel 2010 mi ha chiamato Piero Bolognesi a Rosignano, e ho accettato la sfida.
Quali differenze trovi tra il canottaggio a Cuba e qui da noi?
Il materiale! A Cuba siamo indietro tantissimo, tutte le società non vanno oltre barche e remi di legno, solo in Nazionale ci sono le barche in carbonio e ultimi materiali che qui manca poco ha anche l’ultima nata tra le società.
Come ti trovi con i ragazzini della Solvay?
Benissimo, i ragazzini mi seguono, e anche se il mio italiano spagnoleggiante non è perfetto, mi capiscono. Mi trovo bene anche con Piero, il mio maestro, che qui in Italia mi ha insegnato tantissimo.
Come sta andando l’attività a Rosignano?
Nonostante le difficoltà, come il fatto che non ci sono troppe risorse per reperire barche nuove, stiamo crescendo tanto. Fin qui ad esempio al Festival abbiamo vinto due ori, e spero tanto anche nel doppio Cadetti, che poi domenica farà parte anche della squadra regionale della Toscana sul quattro di coppia.
Da Cuba con furore, e tanta simpatia, Waldo Santa Cruz.

Niccolò Bagnoli

Nella foto Waldo Santa Cruz in mezzo al suo doppio Cadetti in gara a Ravenna.