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Fabrizio Caselli e il sogno di Rio

mercoledì 22 Maggio 2013

Fabrizio Caselli e il sogno di Rio

ROMA, 22 maggio 2013 – Ci sono Atleti che con le loro prestazioni lasciano senza parole. Che in breve tempo riescono a raggiungere risultati che altri non raggiungono in una carriera intera. Fabrizio Caselli ha incominciato a remare nel marzo del 2011 grazie alla società sportiva Unità Spinale di Firenze che ha dato vita ad un progetto realizzato assieme alla Regione Toscana e alla Società Canottieri Firenze: “Ho incominciato grazie a questo progetto e con mia stessa sorpresa dopo quattro mesi ho gareggiato a livello internazionale a Bled”.

Caselli viene dall’handbike, che pratica tutt’ora, anche se più marginalmente visti gli impegni imposti dal canottaggio: “Oggi sono impegnato su due fronti anche se devo dire che sto mettendo un po’ da parte la bici. Non l’avrei mai detto fino a qualche tempo fa, visto quanto mi piaceva. Ma visti i risultati ottenuti in barca a livello nazionale prima e internazionale poi ho preferito concentrarmi sul canottaggio”.

Una partenza  esplosiva ed una crescita costante in termini di prestazione lasciano intendere che il panorama del Para-rowing potrebbe essere scosso proprio dall’uragano Caselli: “Sto notando che la qualità delle prestazioni cresce costantemente. Questo per me è un incentivo a proseguire. Ovviamente è necessario procedere per gradi, dal momento che il canottaggio è uno sport molto tecnico, differentemente ad esempio dalla bici. Ad ogni modo mi sto affidando alle capacità di tecnici molto preparati e sono fiducioso. Gli allenamenti sono molto pesanti ma li affronto con la consapevolezza che questa fatica va a vantaggio della mia preparazione atletica”.

Oggi Fabrizio ha 44 anni. Nonostante tutto però ha intenzione di pianificare progetti agonistici anche a lungo termine: “Il mio obiettivo è prima di tutto il mondiale in Corea. Attualmente sto portando avanti un programma di allenamento finalizzato a quella competizione. Poi, a dispetto dell’età, mi piacerebbe tentare la partecipazione alle Paralimpiadi di Rio 2016. Nel 2012 sono rimasto fuori per pochissimo e vorrei avere un’ulteriore possibilità. Io continuerò a lavorare al meglio. Vedremo come reggerà il fisico”.