News

Allora come ora, oro al due con!

venerdì 20 Settembre 2013

Allora come ora, oro al due con!

ROMA, 20 settembre 2013 – Non si può nascondere che la vittoria di questa barca comporta un retrogusto di tempi gloriosi, quando nel canottaggio italiano riecheggiavano le urla di Galeazzi per le vittorie dei Fratelli Abbagnale. Dopo il mondiale coreano il remo azzurro, tutta la squadra azzurra, e non solo un equipaggio, ha rialzato la testa ed è tornato a guardare dritto negli occhi i colossi internazionali. È tornato a dire la sua. E questo è stato possibile anche grazie ai “ragazzi” del due con.

Con Enrico D’Aniello, Luca Parlato e Vincenzo Abbagnale abbiamo voluto ripercorrere a freddo le emozioni del trionfo coreano: “La mia è stata davvero una bella esperienza – incomincia Enrico D’Aniello, il timoniere – dopo questa vittoria sento di voler dare ancora di più. Voglio continuare su questa strada!”. Enrico in particolare ha disputato un mondiale ricco di soddisfazioni, dal momento che è stato impegnato in due barche e in entrambe è riuscito a centrare il massimo risultato: “L’impegno nel due con è stato molto importante e le soddisfazioni sono state grandi. Abbiamo lavorato duramente ma eravamo preparati a partecipare a questo mondiale. Nell’otto invece non è stato affatto facile. Avevamo contro l’Australia, un avversario ostico. In più, nell’otto il compito del timoniere non è facile, dal momento che deve mettere nove atleti ‘a posto’. I ragazzi comunque sono stati eccezionali ed il risultato è stato straordinario”. Avevamo già sentito dire che se si vuole puntare a risultati importanti, l’impegno deve essere altrettanto importante. Enrico non fa che ribadircelo: “Col programma La Mura si lavora di più e ci si applica di più anche mentalmente. Il lavoro degli atleti è enorme però i risultati si vedono. Io sono alla mia quarta vittoria mondiale e ho intenzione di puntare a migliorarmi ancora”.
 
Veniamo ora a Luca Parlato, altro protagonista di questo mondiale. Lui assieme a Vincenzo, ha disputato una stagione da incorniciare, considerando anche l’impegno di Linz: “Sono molto felice perché questa vittoria è venuta dopo quella nel mondiale Under 23 e in qualche modo è stata completamente inaspettata”. Una vittoria inaspettata seguita a una convocazione conquistata, perché con la nuova impostazione tecnica tutti sono in discussione: “Da parte mia sono andato al raduno premondiale senior con l’idea di dovermi guadagnare il posto in squadra. Nel raduno ho dato il massimo, ho superato le selezioni e ho avuto la mia possibilità. Oggi posso dire di essere soddisfatto di come è andato quest’anno”. Un anno comunque molto pesante per questi ragazzi: “Io e Vincenzo ci siamo allenati molto – continua Luca – anche durante l’inverno siamo usciti parecchio in due senza, quindi avevamo un po’ di assieme. Poi Vincenzo è molto testardo, determinato e per lui, come per me, le cose o sono fatte bene o non le fa per niente. A questo si è aggiunta la caparbietà di Enrico, il cui contributo è stato davvero importante. Nel mese di agosto a Piediluco abbiamo dato più del cento per cento, sostenendoci a vicenda e adoperando il tempo nel migliore dei modi. Non è stato facile, noi infatti quest’anno abbiamo dovuto affrontare due raduni consecutivi, però alla fine i risultati sono stati straordinari”.
 
Ed in chiusura la parola passa al capovoga del due con Vincenzo Abbagnale, stesso ruolo del padre oggi presidente federale. Per Vincenzo la vittoria conseguita nel due con è stata sentita diversamente dalle altre: “Sicuramente è stata una vittoria particolare per tutta la storia che c’è dietro. Noi lo sapevamo e prima della gara sentivamo un po’ di pressione. Da parte nostra abbiamo cercato di accantonare le storie di contorno e di stare concentrati solo sulla gara. Il risultato alla fine è arrivato ed è stata un’emozione un pochino particolare. Poi, dopo la gara, ho visto mio padre particolarmente emozionato…”. Nonostante la lunghissima stagione, questi ragazzi non possono ancora tirare i remi in barca, come ricorda lo stesso Vincenzo: “Dopo una decina di giorni di vacanza completa, abbiamo ripreso ad allenarci, se pur da poco, in vista dei campionati italiani assoluti del prossimo week end a Sabaudia. Prenderemo l’impegno in maniera abbastanza sciolta perché comunque veniamo da una stagione difficile che ci ha richiesto un impegno davvero importante. Quello che verrà, verrà”.
 
Ragazzi pieni di vitalità e di energia che, come avviene sovente, vogliono terminare la loro intervista con i ringraziamenti e le dediche che, a freddo, assumono anche un significato particolare. E’ Enrico, l’erede di “Peppiniello”, a iniziare: “Dedico la mia vittoria innanzitutto alla mia famiglia, specialmente a mia sorella Giusy, al mio allenatore Antonio La Padula, ai miei amici Alessandro e Andrea e all’allenatore Andrea Coppola che è stato un mito ed in fine al mio capo timoniere Peppino Di Capua”. Poi Luca: “Prima di tutto voglio ringraziare la mia famiglia per tutto quello che sta facendo per me. Poi ringrazio il gruppo sportivo della Marina Militare che mi sostiene sempre e che mi consente di portare avanti questo sogno. E poi, ovviamente, dirigenti e tecnici della Federazione Italiana Canottaggio che hanno creduto in me”. Infine Vincenzo: “Mi sento di condividere la vittoria con tutti gli allenatori della Federazione che dall’inizio dell’anno hanno voluto dare fiducia sia a me che a Luca. In particolare voglio ringraziare Antonio La Padula che è anche il mio allenatore societario. Poi, naturalmente, la mia famiglia che mi ha sempre accompagnato. Infine ringrazio tutte le persone che mi hanno sostenuto sia quando ero a Linz e sia quando mi trovavo in Corea. Sono state veramente tante e le voglio virtualmente abbracciare tutte”.