News

Antonio Colamonici: buoni riscontri negli junior

mercoledì 24 Aprile 2013

Antonio Colamonici: buoni riscontri negli junior

ROMA, 24 aprile 2013 – Al termine del Memorial d’Aloja, e in vista degli Europei di Minsk programmati per il prossimo 25 e 26 maggio, abbiamo dialogato con Antonio Colamonici, capo settore junior maschile, per conoscere quali sono le peculiarità di questo settore ed a che punto è la preparazione degli atleti: “Gli atleti junior maschili, fino ad oggi, si sono ben preparati soprattutto grazie ai tecnici societari. Quello junior, come tutti sanno, è un settore ciclico per cui attualmente all’interno della squadra non vi sono grandi potenzialità, ma buoni elementi che possono far parte di equipaggi multipli sia nella coppia e sia nella punta“.

Ma in quale settore l’Italia possiede più elementi dotati? “Sicuramente nella vogata di punta dove posso contare su alcune individualità che, nell’ultimo periodo, sono emerse prepotentemente”. Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi di raggiungere nel settore di tua competenza? “La Federazione intende allargare la base sempre più favorendo molto le barche corte in cui emergono le individualità ed i talenti fornendo così atleti pronti per poter iniziare il percorso del canottaggio di vertice nelle squadre superiori. Le barche lunghe, invece, sono considerate un ottimo strumento per permettere a ragazzi non ancora maturi di crescere. Insomma un sistema in cui la preparazione dei nostri giovani atleti deve essere finalizzata a lanciarli nelle squadre maggiori”.

Per gli Europei di Minsk quale nazionale vedremo all’opera? “Il primo Meeting Nazionale ed il Memorial d’Aloja già ne hanno tracciato quasi tutta la struttura. La Bielorussia è un paese difficile da raggiungere in tempi ristretti, per le pratiche burocratiche ed i visti necessari il secondo meeting era troppo a ridosso della partenza della nostra rappresentativa. Il secondo Meeting Nazionale potrà integrare leggermente la squadra e sarà, invece, indicativa per la convocazione degli atleti che dovranno comporre il team che parteciperà ai mondiali junior ed anche come banco di prova per atleti ed equipaggi che parteciperanno agli Europei. Ritengo, inoltre, questa gara internazionale come un ‘raduno allungato’ in funzione mondiale poiché non abbiamo avuto modo di farne alcuno quest’anno se non con gli accessi regionali che ho sviluppato nei mesi scorsi”.

Oltre a partecipare per il conseguimento del risultato, quali sono gli obiettivi che ti prefiggi di raggiungere all’Europeo? “Durante gli europei potrò avere l’occasione di sperimentare equipaggi che, se validi saranno un riferimento oggettivo con cui misurare le altre barche durante il raduno preparatorio per i campionati del mondo. Inoltre avrò modo di fare una conoscenza più accurata di ogni singolo atleta iniziando quel percorso comunicativo indispensabile per un buon lavoro tecnico.
Voglio precisare con forza, che tutti coloro che faranno parte della nostra rappresentativa in Bielorussia si sono guadagnati sul campo la maglia azzurra e tra questi ci sono anche atleti che pur non avendo delle grandi potenzialità da poter sfruttare ai prossimi campionati del mondo hanno dimostrato un grande impegno ed una gran determinazione che deve essere premiata. Quindi la Federazione guarda con attenzione non solo chi riesce a vincere ma anche e soprattutto chi è in crescita. L’europeo di Minsk è, inoltre, un punto di partenza e non di arrivo poiché con il secondo Meeting Nazionale, e con le prove selettive, altri possono eccedere alla nazionale oppure uscirne. La direzione tecnica vuole allargare la base il più possibile per favorire al maggior numero di atleti di fare esperienze internazionali permettendogli non solo di confrontarsi con atleti di altri paesi ma soprattutto dando loro il modo di sperimentare programmazioni e cicli di preparazioni necessari per affrontare impegni del genere”.