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A 98 anni è scomparso il dottor Vittorio Pirlo

mercoledì 16 Gennaio 2013

A 98 anni è scomparso il dottor Vittorio Pirlo

ROMA, 16 gennaio 2013 – Ieri mattina, a Salò, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, e dei tanti amici del canottaggio, il dr. Vittorio Pirlo. Un uomo di sport che si è spento a 98 anni e che ha sempre seguito le vicende del canottaggio nazionale. I funerali si terranno domani alle 15 nel Duomo di Salò.

Il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, nel ricordare la figura dell’illustre dott. Pirlo, formula alla Famiglia Pirlo, a nome personale e di tutto il canottaggio italiano, le più sentite condoglianze.

Di seguito pubblichiamo una nota biografica redatta nel gennaio 2009 dal decano dei giornalisti italiani, Ferruccio Calegari, nella quale è possibile inquadrare lo spessore del dott. Vittorio Pirlo.

 

IL SALODIANO VITTORIO PIRLO E GABRIELE D’ANNUNZIO
UNA PASSIONE PER IL CANOTTAGGIO E LA LETTERATURA

Lo scorso anno la Federazione canottaggio ha celebrato i propri 120 anni di vita intensamente attiva, un importante risultato dovuto all’impegno e alla passione dei tanti che in questo lungo arco di tempo hanno dedicato allo sport del remo un amore sviscerato. Dico amore, perché quanto intensamente dato dagli atleti, dai dirigenti e comunque da tutti coloro che hanno curato con attenzione la crescita di questa disciplina sportiva non può definirsi con termine più appropriato.

Un amore certamente corrisposto, ma in qualche caso dimenticato. Una passione che ha portato ad impegnarsi oltre ogni limite per vedere crescere la propria creatura, ma che talvolta la nebbia del tempo ha fatto scordare. E quanti di questi uomini se ne sono andati in silenzio, portando nel loro cuore il ricordo di importanti momenti della loro vita, momenti in cui sono stati al centro di attenzione, magari per un avvenimento la cui reminiscenza ancora oggi richiama qualche eco, anche se ai più risuona come cosa lontana.

E tra i molti che hanno portato il loro formidabile impegno allo sviluppo del canottaggio italiano e che grazie alla loro longevità possono ancora raccontarci storie di remi e di regate, ricordiamo con piacere, ed anche riconoscenza per i rapporti personali di grande cordialità sviluppati nel tempo, un personaggio che non pensiamo di sbagliare definendolo “decano” del Collegio Arbitrale italiano che proprio questa settimana si riunirà nella tradizionale assemblea istituzionale.

Il personaggio (e mi auguro che non si risenta di questa definizione, comunque meritata) è Vittorio Pirlo, farmacista a Salò, classe 1915, che certamente ha vissuto in prima persona gli anni felici del canottaggio italiano, ma anche è stato partecipe dei grandi avvenimenti culturali (a parte l’intermezzo politico che ha coinvolto la sua città) che nella splendida città sul lago di Garda e nella vicina Gardone ancora oggi rivestono un profondo significato.

Il dr. Pirlo, col quale pochi giorni fa abbiamo scambiato alcune opinioni al telefono, proprio nel settore arbitrale, al di là delle sue eccezionali doti di organizzatore sportivo, ha svolto incarichi di eccellenza anche in campo internazionale. Il mio buon rapporto con l’amico Vittorio risale a molti anni fa, quando prima mi recavo a Salò per le spettacolari regate degli “Agonali” e poi ne fui anche collaboratore in svariate occasioni, sia in Salò che a Milano, quando fu importante dirigente nell’organizzazione delle grandi regate all’Idroscalo. Occasioni in cui appresi da lui un modo concreto nel trasmettere le informazioni ai colleghi giornalisti, sia sul piano della qualità che della tempestività, ma anche nella divulgazione delle notizie al pubblico. Aveva il senso della comunicazione e voleva che questo particolare capitolo della organizzazione fosse preminente, specialmente all’epoca in cui non esistendo ancora la televisione l’informazione del cronista (su motoscafo al seguito degli equipaggi e spesso inzuppato dagli spruzzi d’acqua) doveva surrogare concretamente la visibilità degli equipaggi in lontananza.

Su un giornale bresciano appare una significativa descrizione di Vittorio Pirlo e della sua opera: “La Comunità del Garda ha attribuito al dottor Vittorio Pirlo il riconoscimento di “Cittadino benemerito del Garda. Vittorio Pirlo, ha detto il presidente della Comunità Aventino Frau, è una sorta di archivio vivente della vita culturale, civile, amministrativa e sportiva del Garda”. E riprendiamo, in forma forzatamente succinta, il suo lungo curriculum:

1948: con l’Automobile Club, inizia la serie dei Circuiti automobilistici del Garda;
1955 – 1960: sindaco di Salò
1975 – 1980: assessore allo sport e turismo di Gardone Riviera
1956: fonda il Festival internazionale “Estate musicale salodiana”
1977 – 1986: presidente della Azienda autonoma di soggiorno di Gardone e Salò
1994 – 2002: presidente dell’Ateneo di Salò
1992 – 2009: consigliere della Fondazione del Vittoriale, con la realizzazione di importanti studi su D’Annunzio
1950 – 1973: presidente della Canottieri Garda
1968 – 1980: presidente del Panathlon di Brescia

Coordinatore ed organizzatore di numerose manifestazioni sportive di eccellenza, tra cui più volte i Campionati italiani di canottaggio sia a Salò che all’Idroscalo di Milano, delle tappe locali del Giro ciclistico d’Italia, nella Motonautica la “Coppa dell’ Oltranza”. Con Alfredo Binda nel 1962 ideò e promosse Campionati del Mondo di ciclismo su strada a Salò. E’ stato anche promotore ed organizzatore di altri importanti eventi nazionali ed internazionali nella cornice gardesana: vela, motociclismo, motocross, sci nautico.

E naturalmente, a conclusione di questi impegni tutti portati con successo sono seguiti anche i riconoscimenti di merito, tra cui Commendatore al merito della Repubblica, premio Rosa Camuna della Regione Lombardia, Stella al Merito Sportivo del Coni, l’Aquila d’Oro del C.A.I., il premio “Gasparo da Salò” e per ultimo la nomina a “cittadino benemerito”. Ricordiamo anche una fase di attenzione civica, ora capitano, quando ufficiale di sanità partecipò alla campagna di guerra sul fronte greco-albanese e fu decorato con la croce di guerra.

Tra i numerosi incarichi ricoperti ricorda con grande soddisfazione quelli in campo remiero ed in particolare internazionale: dal 1958 Giudice Arbitro internazionale della F.I.S.A., con impegni arbitrali ai Campionati Mondiali ed Europei a Vichy, Lucerna, Milano, Duisburg ed altri, ai Giochi del Mediterraneo a Napoli, 5 Campionati italiani a Salò e varie edizioni della Coppa d’Annunzio per gli Agonali del remo. Ed ancora sul piano federale nazionale dal 1960 al 1975 presidente del Collegio federale dei Revisori del Conti, ma anche giudice arbitro internazionale di nuoto dal 1948 e della canoa fluviale. Uno degli aspetti più significativi del suo impegno nel mondo del canottaggio e che ricorda con piacere è di essere stato membro del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi remiere del 1960 a Castelgandolfo.

Nell’ambito regionale lombardo fu Vice Presidente del Comitato III Zona dal 1953 al 1974, ma anche per 10 anni Commissario di Gara della Federazione Motonautica, e successivamente Console della medesima. Nipote del dr. Antonio Duse, che fu medico personale di d’Annunzio, visse da giovane il felice periodo della vita del grande poeta sulle rive del Garda (e d’Annunzio fu anche assai vicino al mondo del canottaggio). Amabile conversatore, da studioso Vittorio Pirlo ha fatto prezioso tesoro delle sue conoscenze giovanili, trattando successivamente temi di carattere dannunziano e sportivo, sia al “Vittoriale” che in convegni a Nizza, alla Società del Giardino di Milano, al Panathlon di Venezia (ed in quella occasione aveva ricevuto dalle mani del Patriarca Luciani, futuro Papa, il “Leone Veneto”).

Ha sviluppato anche un intenso impegno letterario, curando L’Epistolario D’Annunzio-Duse ed ha pubblicato le seguenti opere: Inezie squisitissime, La Storia della Canottieri Garda, Gabriele d’Annunzio e il Canottaggio, Storia di una coppa, D’Annunzio gardesano, La Città di Bènaco, La recita della “Figlia di Iorio” (del 1927), D’Annunzio ed il mito della rapidità pura, D’Annunzio gastronomo acquatile, D’Annunzio e lo sport, D’Annunzio e la moda, e L’Automobile è femina.

Ferruccio Calegari

Nelle foto: Vittorio Pirlo; Pirlo agli Agonali del Remo con il presidente Giovannetti (cliccare sulle immagini per ingrandirle)