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Enrico Letta. “Dallo sport la spinta per la ripresa del Paese.  L’Italia può ambire ai Giochi Olimpici 2024”.  Malagò: “Concetti fondamentali per il nostro futuro”

mercoledì 13 Novembre 2013

Enrico Letta. “Dallo sport la spinta per la ripresa del Paese.  L’Italia può ambire ai Giochi Olimpici 2024”.  Malagò: “Concetti fondamentali per il nostro futuro”

ROMA, 13 novembre 2013 – Il 229° Consiglio Nazionale del CONI, presieduto dal Presidente Giovanni Malagò, si è riunito questa mattina alle ore 9.45 a Roma, eccezionalmente alla presenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Hanno partecipato alla riunione anche il Ministro per gli Affari regionali, le Autonomie e lo Sport, Graziano Delrio, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Il Presidente Malagò ha salutato in apertura il Presidente del Consiglio, ringraziandolo per la gradita partecipazione e per le gratificanti parole spese nei confronti del movimento agonistico nel discorso programmatico alla Camera dei Deputati dello scorso aprile, sottolineando la volontà dello stesso mondo sportivo di rappresentare un fattore di crescita e di sviluppo del Paese. “Grazie Enrico a nome dello sport italiano”, ha chiuso Malagò prima di cedere la parola al Premier.

Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha conquistato la scena con un discorso semplice e diretto. “Per è un’emozione partecipare a questa riunione, davanti a gente che ha fatto e continua a scrivere la storia dello sport. Sono qui per lavorare, per favorire un salto importante nel rapporto tra sport e Governo. Avverto questa responsabilità e confermo le frasi spese nel mio discorso di insediamento, perché il Paese sta scoprendo tardi l’importanza dello sport nella sua accezione più ampia, e parlo anche di valori su cui costruire una crescita educativa e non solo fisica. Negli ultimi giorni si è parlato molto dei fatti di Salerno, che hanno arrecato un notevole danno d’immagine. In merito a quell’episodio serve tolleranza zero, lo sport è portatore di valori positivi, deve trasmettere il rispetto delle regole, del merito, dimostrando che non serve alcun tipo di scorciatoia. Ci sono effetti moltiplicati della pratica sportiva a livello di salute, di sociale e di impatto economico. I macrodati attuali ci dicono che la ripresa è a portata di mano nel 2014, e il vostro mondo ha la capacità di trascinare l’economia e la ripresa ma con l’impegno del pubblico. Nonostante il momento difficile abbiamo voluto dare un segnale sotto il profilo dell’edilizia scolastica e sportiva, con un investimento di 150 milioni che valgono 692 progetti, relativi anche alle ristrutturazioni delle palestre. Esiste poi un piano per rilanciare in particolare l’impiantistica nel Sud, accedendo a fondi comunitari.

In questo senso ricordiamo, nell’anno della sua scomparsa, le parole di Pietro Mennea dopo il record sui 200 metri, quando sottolineò che non aveva piste dove correre. Quelle parole valgono ancora oggi come modello del progetto da perseguire. Il governo presenterà nella legge di stabilità un emendamento con norme fondamentali che riescano a risolvere definitivamente il problema dell’impiantistica obsoleta: è un discorso che mi impegno a chiudere, varando un quadro normativo che consenta investimenti per essere più competitivi nel futuro. Con il ministro del MIUR Carrozza stiamo portando avanti anche il discorso relativo alle palestre. La forza del nostro Paese è la diffusione della pratica sportiva e questo obiettivo si può raggiungere proprio attraverso strutture polifunzionali, utilizzabili durante l’intero arco della settimana, capaci di abbattere le barriere architettoniche e in merito a questo argomento ringrazio Luca Pancalli. Credo che ognuno di voi possa raccontare la distanza abissale fra i nostri impianti e quelli degli altri Paesi che sono più convincenti per ospitare manifestazioni e quindi creare investimenti e crescita. È un aspetto su cui possiamo fare un passo avanti decisivo.

Nella legge di stabilità è previsto il finanziamento 5×1000, attraverso il quale si evidenzia l’attenzione nei confronti delle associazioni di base, per le quale serve flessibilità e attenzione. La legislazione in campo sportivo è drammaticamente frammentaria e dobbiamo dunque mettere ordine in un complesso normativo che fa sì che tutto resti fermo e imballato. Occorre in questo senso un quadro più chiaro e definito. Attualmente c’è una situazione che non consente nemmeno di sapere compiutamente qual è lo stato dell’arte. E un sistema che assegna a Regioni ed Enti locali molto poteri crea anche dubbi sulla costituzionalità delle norme. C’è un caso proprio di pochi giorni fa, quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale il fondo per lo sport presso la Presidenza del Consiglio cui avevamo destinato molte risorse. Tuttavia, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale quelle risorse verranno comunque destinate ad attività simili, non se le è riprese la Ragioneria. Abbiamo messo a punto il Forum “Destinazione Sport”, un tavolo di lavoro istituzionale composto dal Ministero della Salute, dal Ministero della Salute, dal MIUR, dal CONI e dal CIP, coordinato dal Ct della Pallavolo, Mauro Berruto. Caro Giovanni, abbiamo una grande occasione per ottenere grandi risultati. Il semestre di Presidenza UE, l’Expo 2015, in più l’obiettivo di portare i Giochi Olimpici in Italia, una partita da giocare, all’altezza di ambizioni che sono alla nostra portata. Dobbiamo trasformare questa legislatura iniziata un po’ zoppicante in una legislatura costituente per lo sport italiano, superando l’arretratezza normativa, e questo sarà possibile anche grazie al fatto che il Governo non è di parte ma di larghe intese. Lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro Paese che ha una tradizione sportiva straordinaria”, ha chiuso Letta, salutato dall’ovazione del Consiglio Nazionale.

Il Presidente Malagò ha sottolineato l’importanza dell’applauso del Salone d’Onore, sintesi di condivisione assoluta del discorso del Presidente del Consiglio. “Ci ha commosso ed emozionato. Non è mai accaduta una cosa del genere e lascia molto ben sperare: si e’ sbilanciato su temi per noi fondamentali a 360 gradi. E difficile immaginare un Premier più attento, sensibile e preparato sugli argomenti del nostro mondo. Che gli ha tributato la sua felicità, perché ha detto cose fondamentali. La definizione del discorso relativo all’impiantistica, con il limite della capienza minima abbassato a 500 unità, il rilancio del sogno olimpico, come segnale di ottimismo e positività per il nostro futuro, e la definizione di una legge quadro che metta ordine nel nostro mondo. Il CONI deve pensare alle medaglie ma soprattutto alla diffusione del movimento sportivo di base che è l’architrave del sistema”. Il Premier Letta, dopo aver ascoltato alcuni interventi, ha lasciato i lavori, che sono ripresi successivamente con gli argomenti all’ordine del giorno tra i quali la rimodulazione del budget 2013 che prevede, in sintesi, maggiori trasferimenti alle Federazioni Sportive Nazionali a fronte di maggiori ricavi derivanti da contributi dallo Stato e di trasferimenti ricevuti dalla Fondazione per la mutualità generale degli sport professionistici a squadre, questi ultimi destinati alle specifiche progettualità federali, già esaminate nel merito ed autorizzate dal CONI. Per quanto riguarda il budget 2014, le risorse disponibili sono quelle provenienti dallo Stato, sostanzialmente in linea con quelle 2013, alle quali si aggiungono i trasferimenti risultanti dai protocolli di intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (PCM) e con il MIUR, incentrati principalmente sullo sviluppo di progetti di educazione motoria e sportiva giovanile. L’allocazione delle suddette risorse nei trasferimenti istituzionali agli enti finanziati e nel corrispettivo del contratto di servizio con Coni Servizi SpA è in linea con gli stanziamenti previsti nel budget iniziale 2013.

Fonte: CONI